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LINUX, microcorso

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view post Posted on 27/12/2006, 15:35     +1   -1

viaggiare o stare fermi è solo un'intenzione

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vai, daniele, spara tutto quanto!
 
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g@sp
view post Posted on 27/12/2006, 15:59     +1   -1




CITAZIONE (vic vega @ 27/12/2006, 15:28)
che versione usi di openoffice? aggiorna alla 2 o successiva, ora c'è anche un sostituto per access, "base"!

ti ho convinta a informarti di più? wow! medagliamedagliamedaglia!

uh, no!! era una versione dello scorso anno, scaricata lo scorso anno da internet.... ora sto usando office (è quello il pacchetto che regalavano con jimi, quando l'ho comprato).....


Madaglia sia, va bene... -_-


image


Come? image
Quale? image
Ma tutte e tre, ovviamente.... -_-

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view post Posted on 27/12/2006, 17:58     +1   -1
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Noi troppo odiammo e sofferimmo: AMATE! La vita è bella e santo è l'avvenir (G.Carducci)

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CITAZIONE (vic vega @ 27/12/2006, 15:35)
vai, daniele, spara tutto quanto!

Già, sarebbe bello, ma se poi sparo a salve?
Aspetterò ancora un po' a sparare: prima devo correggermi dal mio vizio di non leggere MAI le istruzioni. Ho scaricato da qualche parte un tutorial (è per un'altra versione di Mandriva, ma non dovrebbe essere un problema): primo le leggo, poi lo provo, poi, quando mi sarò reso conto che non ho capito un c.... chiederò aiuto.
Grazie Vic per la disponibilità: credo che ti sommergerò di domande, tieniti libero per i prossimi due mesi... :tl_inc:
 
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view post Posted on 27/12/2006, 19:54     +1   -1

viaggiare o stare fermi è solo un'intenzione

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3. partizionare il disco

mi sembra opportuno partire da qui. a meno che non abbiate un hard disk nuovo o non desideriate fare un bel "format c" del vostro, questa sarà infatti la prima cosa da fare.

in sè, linux non richiede molto spazio (dipende dalla distro, ma se non caricate sul pc tutto il software dell'universo basteranno pochi giga... visitate preventivamente il sito della distro che volete installare o qualche forum di supporto, di sicuro qualche consiglio su quanto spazio libero lasciare lo trovate). poniamo che, per una distro da 5 cd (come le suse più recenti) vogliate lasciare liberi 10 giga (5 cd da 700 mega sono più o meno 3,5 giga... tolto 1 giga di swap -ammazza!- avrete 5,5 giga liberi).
windows ha il pessimo vizio di seminare pezzi di file per ogni dove sull'hard disk, così dovrete innanzitutto deframmentare. poi dovrete deframmentare. e così via fino a che non avrete una situazione umanamente accettabile. ogni tanto capita di trovare, nel programma di defrag di windows, delle colonnine verdi, che sono file inamovibili. se stanno in una posizione che non rompe le balle, lasciateli dove sono. altrimenti dovrete cercare di capire che file sono e se si riesce a forzare lo spostamento (con qualche programmino reperito in rete, non ho consigli da darvi).

ok, ora ci sono i 10 giga di cui sopra. ci sono due possibilità, per fare le cose per bene:
1) utilizzare una distro live (per esempio knoppix) e da qui usare parted (strumento a riga di comando per gestire le partizioni)
2) inserire il primo cd della distro che volete installare e dire direttamente al programma di installazione quanto ridurre la partizione windows e quanto spazio usare per le partizioni linux.

ma, prima di tutto, fate un backup di windows (e se usate xp -non so se vale anche per i sistemi precedenti- create un punto di ripristino)! se il partizionamento dovesse dare qualche problema, infatti, rischiereste di rimanere a piedi...

vabbè, anche se non è difficile da usare vi risparmio parted. inserite il (primo) cd della vostra distro nel lettore e fate partire. giusto perchè è meglio spiegare tutto, il procedimento è il seguente:
1) all'avvio del pc entrate nel bios (con f2 oppure esc oppure del, dipende dal pc) e controllate la sequenza di avvio
2) se è diversa da floppy-cdrom-hard disk fatela diventare così
3) prima di uscire dal bios inserite il cd
4) uscite dal bios salvando le modifiche (non toccate altro, lì sta il cuore pulsante del pc!).

ora, il pc si dovrebbe avviare dal cd (la sequenza di avvio del bios dice al pc di cercare un sistema operativo prima nel floppy, altrimenti nel cd e da ultimo sull'hard disk; appena ne trova uno, e così è nel caso del cd, lo avvia e non cerca oltre).
a seconda che il sistema sia utilizzabile anche live oppure no, vi si presenterà (nel primo caso) l'interfaccia grafica di linux o (nel secondo caso (il programma di installazione). nel caso in cui compaia l'interfaccia grafica ci sarà quasi certamente un'icona "install"... indovinate un po'? ci cliccate sopra e parte il programma di installazione.

dell'installazione vera e propria (o meglio, delle problematiche ad essa legate) parlerò più avanti, ora interessa solo il momento in cui dovete scegliere numero, dimensione e filesystem delle partizioni da creare.

3a. quante partizioni?

di sicuro serviranno almeno 2 partizioni (la cosiddetta "root", che d'ora innanzi indicherò col simbolo "/") e la partizione di swap. a dirla tutta, quest'ultima non è necessaria, si può creare successivamente uno swapfile, ma è bene sapere che normalmente le partizioni "base" sono queste due. poi, potete crearne quante volete. magari una per /boot (in cui andranno i file di avvio) o una per /home (grossomodo l'equivalente della cartella "documenti" di windows), o altre, se vi possono tornare utili. il mio consiglio (specie se usate veramente poco spazio per linux) è di creare solo / e swap.

*fateci caso: quando indico un nome di directory uso sempre il carattere / davanti al nome. la notazione unix è così, si rifà a specifiche standard, più avanti spiegherò bene la differenza fra cercare /bin, ./bin o ../bin (sono tre cose ben diverse).

3b. quanto grandi?

bene... due partizioni... ma di che dimensione? fate un paio di conti: la swap si consiglia di crearla il doppio della ram, ma se avete molta ram ne basta anche meno. con i pc moderni basta anche 1 giga di swap, indipendentemente dalla quantità di ram. e il resto va per / .

3c. formattate come?

qui viene il bello... come le formattiamo? esistono molti filesystem per linux, e ognuno ha i propri pro e i propri contro. ad ogni modo i filesystem più usati sono ext3 ("third extended") e reiserfs. sono pressochè equivalenti a prestazioni (reiser è un filesystem più giovane ma sta rapidamente raggiungendo l'ormai stabile ext3); solo, reiser è più indicato per maneggiare tanti file di piccole dimensioni, mentre ext3 lavora meglio (dice chi conosce meglio queste cose) su directory con "pochi" file ma più grossi. se proprio avete voglia di acculturarvi e di decidere consapevolmente, visitate pure qualche sito, altrimenti fate un po' a pelle (io ho sempre formattato in ext3 e non ho mai avuto problemi coi file piccoli... sono solo indicazioni di massima).

un ultimo consiglio. mentre partizionate il disco, lasciate una partizione windows formattata fat32 (normalmente winxp va su partizioni ntfs). in questo modo avrete una partizione utilizzabile senza problemi sia da windows che da linux (linux supporta da pochissimo tempo la scrittura su ntfs)
 
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g@sp
view post Posted on 29/12/2006, 10:53     +1   -1




Sembra impossibile, per un'imbranata come me...... :unsure:


Ma ho capito tutto e non ho domande!!! (almeno in teoria... ihihihi)
NON E' MERAVIGLIOSO??? image




Forza, maestro Vic.... prosegui che noi ti seguiamo!!! image
 
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red5lion
view post Posted on 5/1/2007, 19:47     +1   -1




x danielegr
se hai problemi a scaricare con il modem, è sufficiente recarsi in edicola.

Esistono diverse riviste: Linux&C, per esempio. Oppure Gnu/linux.
Quasi sicuramente nei cd di queste riviste troverai openoffice 2.0.4.
Ed i vari Gimp (programma di fotoritocco)
Firefox (browser nettamente migliore di ie)
Thunderbird (meglio di outlook express)


Per quanto riguarda la scelta di quale gnu/linux scegliere, per un neofita consiglio Ubuntu (ed i suoi fratelli Kubuntu et simila).
Ubuntu è facile, immediato e soprattutto poco tecnico.
 
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view post Posted on 7/1/2007, 01:02     +1   -1

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4. installare linux

sull'installazione in sè e per sè, in realtà, non c'è molto da dire. la cosa più importante è il partizionamento, per il resto basta quasi sempre seguire quello che chiede il programma (beh, se volete installare gentoo, auguri con l'installer testuale! tutte le altre distro invece hanno installer che, mal che vada, sono perlomeno semi-grafici).

di conseguenza mi limito a dare qualche consiglio per i casi che "non si sa mai". prima di installare la vostra prima distro linux, aprite il pc (o il pannello di controllo di windows) e segnatevi quante più informazioni potete sul vostro hardware. in particolare:
- processore (marca-modello-frequenza)
- scheda video
- scheda audio
- scheda di rete
- modem (interno? esterno? winmodem?)
- monitor
- stampante
- mouse
- scanner
- altri dispositivi (per esempio joystick)

per un aiuto pratico (vecchiotto, oramai, ma io l'ho trovato sempre utilissimo) stampate questo link

ultimamente linux sta moltiplicando a dismisura la propria lista di compatibilità, e le distro non incontrano particolari difficoltà a riconoscere l'hardware in fase di installazione, ma potreste dover scegliere un modello da una lista, e sbagliando modello rischiereste di installare un driver che non funziona con la vostra periferica.

ciò detto, quali problemi si possono presentare? sostanzialmente uno: avete qualche periferica non compatibile con linux. e, in genere, ci sono due tipi di periferiche che fanno a pugni con linux: le periferiche usb e i winmodem.

4a. periferiche usb

linux ha ancora qualche difficoltà con l'usb. nonostante ultimamente sia stato fatto un buon lavoro verso questo tipo di periferiche, queste vengono ancora trattate dal kernel come periferiche scsi. e, per di più, spesso non esistono (o si trovano a fatica) driver per queste periferiche. non è il caso di allarmarsi (io ho un mouse ottico usb microsoft (!) e una stampante usb lexmark di quelle a prezzo stracciato, e funzionano entrambi - beh, per la stampante è stato un po' laborioso...), solo c'è da fare un po' di attenzione (e magari da dare un'occhiata in qualche lista di compatibilità in giro per la rete).

4b. winmodem

qui sì che si entra in un campo minato!

cominciamo a capire cos'è un winmodem. dicesi winmodem un modem (generalmente interno, e più comune sui portatili che non sui fissi) con struttura hardware molto semplice e il cui "lavoro da modem" è svolto da un software. come dice il nome, questo tipo di modem è fatto per lavorare sotto windows, e spesso non è possibile trovare il giusto software anche per linux. in gergo linuxiano, i winmodem compatibili anche con linux sono detti linmodem, casomai doveste scoprire che il vostro modem interno è un winmodem, controllate che rientri in quest'ultima categoria.

4c. un ulteriore consiglio

una cosa molto bella di linux è la possibilità di scegliere. non vi obbliga ad una interfaccia grafica prestabilita come win o mac, potete scegliere voi quale usare (sono proprio programmi diversi, non parlo solo del tema!); e lo stesso vale per il browser, la office suite e molto altro.

ciò detto, un consiglio che mi sento di dare è quello di non oberare il vostro pc con 12 interfacce grafiche, 37 browser, 15 office suite e 24 programmi per ascoltare gli mp3. già in fase di installazione, se decidete di installare una distro che offre più ambienti grafici, operate una scelta fra (sostanzialmente) kde e gnome. nessuno vi vieta in seguito (quando ci avrete preso un po' la mano) di installare tutto il resto degli applicativi conosciuti, ma almeno inizialmente state leggeri (anche per diminuire i tempi di installazione...)!

Edited by vic vega - 8/1/2007, 19:21
 
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view post Posted on 20/2/2007, 19:45     +1   -1

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5. prendere confidenza col nuovo ambiente

benissimo! ora avete un pc presumibilmente con una prima partizione per windows e una seconda per linux!

accendetelo e cominciate ad abituarvi alle novità...

5a. dual boot

mi scuso a priori con chi avesse un mac, ma non ne ho mai posseduto uno, quindi le indicazioni valgono solo per pc con processore intel/amd. (avrei dovuto fare questa precisazione già un paio di lezioni fa, quando ho parlato di bios... meglio tardi che mai, comunque...)

finchè c'era solo win sul vostro computer, l'accensione era una cosa abbastanza banale: si pigiava il pulsantone sul case e si attendeva che partisse il sistema operativo. ora c'è un passaggio in più. in fase di installazione, sulla vostra macchina è stato messo anche un programmino (lilo o grub, a seconda delle distribuzioni... comunque cambia poco, ne parliamo più avanti) che serve a caricare linux (o windows, se e quando vi serve, o altri s.o., se ne avete installati). all'accensione della macchina, fatti tutti i controlli sulla memoria, vi verrà visualizzata una schermata in cui sono presentati i vari sistemi operativi presenti sul disco fisso, e a voi starà solo di scegliere quale avviare. ovviamente scegliete linux (ci saranno diverse opzioni... tralasciamo failsafe)...

5b. le sessioni

tutti sapete cambiare utente in windows: si disconnette l'utente pippo e si riavvia con l'utente topolino. in linux non è così.

dopo aver scelto il sistema operativo, vi apparirà la schermata di login (il programma che la gestisce è gdm se usate gnome, kdm se usate kde... c'è anche xdm, ma è pochissimo usato). qui entrate col vostro nome utente (supponiamo che in fase di installazione abbiate creato l'utente pippo) e relativa password. dando invio vi trovate sul desktop dell'utente pippo. se ad un certo punto vi serve di entrare come utente topolino (magari è l'utente di qualcun altro che usa quel pc), vi basta (parlo per ubuntu, ma il procedimento è simile per un po' tutte le distro) cliccare sull'icona di spegnimento e selezionare "cambia utente" (o qualcosa del genere).la sessione di pippo rimane aperta, e i programmi che pippo ha aperti continuano a lavorare (se state installando qualcosa l'installazione non si ferma), ma nel frattempo potrete lavorare come topolino. se poi volete chiudere solo la sessione topolino, basta selezionare "chiudi sessione": la sessione topolino verrà chiusa e tornerete alla sessione pippo.

ci sono, ovviamente, scorciatoie da tastiera per passare da una sessione ad un'altra: usando alt+fn passerete agilmente da pippo a topolino e ritorno (in ubuntu mi pare sia f7 la prima sessione e così via, con f6 sessione testuale).

5c. desktop multipli

in basso a destra, nella barra delle applicazioni, trovate 4 quadratini. ogni quadratino è un desktop diverso (sempre dello stesso utente, però). fate una prova: avviate firefox, poi cliccate sul secondo quadratino. firefox non c'è più! c'è, c'è, ma sta sul primo desktop. ora qui avviate un altro applicativo a vostra scelta (che so io... openoffice...). cliccando sul desktop 1 o sul desktop 2 vi si apriranno firefox o openoffice, rispettivamente. è comodo per tenere i desktop in ordine (si può impostare un numero variabile da 1 a 16 desktop).

5d. dove sono le icone?

windows ci ha abituati ad avere tutto sotto mano: risorse del computer, cestino, internet explorer, ...

ubuntu (e come lei anche altre distro) è estremamente minimalista: il desktop è completamente libero, senza neppure il cestino.

la posizione delle cose principali è la seguente:
- cestino: in basso a destra, vicino ai desktop multipli
- home e filesystem: nella seconda linguetta in alto (risorse)
- firefox: è l'icona tonda e blu (non hanno usato quella ufficiale per questioni di licenza!)

gli applicativi li trovate, ovviamente, nella linguetta "applicazioni", ben suddivisi (pure troppo...).

se usate altre distro le cose potrebbero essere un po' diverse, ma non dovrebbe essere difficile trovare tutto l'occorrente.

localizzate prima di tutto il terminale (o shell - d'ora in poi userò indifferentemente i due termini - ... per fare un paragone con windows è grossomodo l'equivalente del prompt di dos). in ubuntu si trova in applicazioni->accessori, nelle altre distro può trovarsi altrove (o potrebbe essercene più di uno... usate quello che vi è più congeniale).

5e. la struttura del filesystem

entrando in risorse->filesystem avete la possibilità di esplorare i meandri del vostro linux. ci sono molte directory con nomi strani, che in ordine sparso sono:
- / :è la radice del sistema
- /boot: contiene i file che servono per avviare il sistema
- /bin e /sbin: contengono gli eseguibili, sbin è solo per il superuser (root)
- /mnt e /media: sono le partizioni e i dischi rimovibili (cd, dvd, floppy)
- /dev: contiene i file di device (le astrazioni dell'hardware)
- /usr: programmi dell'utente; è un vero e proprio filesystem
- /home: contiene le cartelle personali dei singoli utenti; è un vero e proprio filesystem
- /proc: è uno pseudo-filesystem, in realtà non esiste, e serve a monitorare tutto il sistema
- /opt: altri applicativi
- /var: contiene i file che vengono modificati durante l'uso normale del computer; è un vero e proprio filesystem
- /tmp: file temporanei
- /root: home del superutente root
- /etc: contiene i file di configurazione del computer
- /lib: contiene le librerie condivise
 
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view post Posted on 15/3/2007, 01:48     +1   -1

viaggiare o stare fermi è solo un'intenzione

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6. il terminale (1)

a differenza di windows, linux non è primariamente un sistema operativo grafico. la grafica la fa ormai da padrona, ma i paranoici duri e puri lo usano ancora in testuale. senza essere paranoici, è comunque possibile (e spesso consigliato) utilizzare la riga di comando per interagire col sistema, quindi è il caso di conoscere i comandi principali. dove i comandi sono preceduti da "$" significa che possono essere eseguiti da qualunque utente, dove sono preceduti da "#" significa che possono essere eseguiti solo da root (il superutente). ovviamente $ e # non dovranno essere digitati, sono semplicemente simboli convenzionali che il terminale mostra a seconda del tipo di utente attivo. i comandi devono essere digitati rispettando maiuscole e minuscole (e spazi e trattini), linux è case sensitive.

6a. ls

aprendo una finestra di terminale e digitando il comando ls seguito da un percorso, si otterrà il contenuto della directory. quindi

CODICE
$ ls /home/pippo


produrrà come output a video il contenuto della home dell'utente pippo.

ha alcune opzioni importanti:

ls -l dà un elenco dettagliato (con permessi, proprietari, date di creazione, dimensione)
ls -F visualizza informazioni sul tipo di file
ls -a visualizza anche i file nascosti
ls -lh estende ls -l, nel senso che la dimensione dei file viene data in unità comprensibili (h sta per human-readable)

come mostra l'ultimo esempio, più opzioni possono essere concatenate.

6b. cp

il comando cp effettua la copia di un file.

nella forma

CODICE
$ cp file1 file2


copia il contenuto di file1 in file2 (in pratica esegue una copia di file1 intitolata file2).

nella forma

CODICE
$ cp file1 /directory


copia file1 nella cartella /directory.

è possibile fare quest'operazione su più file:

CODICE
$ cp file1 file2 /directory


ovviamente se file1 sta in una directory diversa da quella attuale bisognerà farlo sapere al terminale...

CODICE
$ cp /percorso/di/file1 /directory


opzioni importanti di cp sono:

cp -l crea un link fisico al file
cp -s crea un link simbolico al file
cp -f forza la copiatura
cp -r o cp -R copia le directory in modo ricorsivo (cioè copia anche le sottodirectory e così via)
cp -u copia il file solo quando il file sorgente è più recente della copia (u sta per update)

qualche parola su link fisici e simbolici: un link fisico è un vero e proprio file che occupa un suo spazio sul filesystem, mentre un link simbolico è un rimando al file linkato, ma per il filesystem non esiste. bisogna abituarsi a questi "fantasmi" di linux...

6c. mv

se cp copia, mv sposta. in pratica ha la funzione del taglia-incolla. può anche servire a rinominare un file.

in pratica

CODICE
$ mv file1 file2


rinomina file 1 in file2, mentre

CODICE
$ mv file1 /directory


sposta file1 in /directory.

per il resto vale quanto detto per cp.

le opzioni principali sono:

mv -f forza lo spostamento (o la rinominazione)
mv -u come cp -u, ma sposta il file invece di copiarlo.

6d. touch

il comando touch crea un nuovo file col nome indicato.

CODICE
$ touch nuovofile


creerà un file chiamato nuovofile. se nuovofile esiste già, non lo cambierà, se non nella marcatura temporale (in pratica gli cambia la data che compare usando ls -l).

6e. echo

echo stampa sull'output standard gli argomenti che gli vengono passati. dato che in genere l'output standard è il terminale stesso, il comando

CODICE
$ echo ciao alunni


stamperà a video "ciao alunni" (senza virgolette).

un'opzione molto importante (più che altro se si devono scrivere shell scripts che diano messaggi a video) è:

echo -e abilita le scorciatoie inizianti col carattere \

le principali sono:
\n stampa una linea vuota (insomma, va a capo)
\\ stampa il carattere \
\h tabulatore
\0nnn stampa il carattere che ha codice ascii nnn

6f. cd

il comando cdcambia la directory in cui ci si trova.

con

CODICE
$ cd /directory


ci si sposta nella directory /directory

se si è già in una directory diversa dalla home, digitando

CODICE
$ cd


senza argomenti si torna alla home.

digitando

CODICE
$ cd ..


si torna alla directory gerarchicamente superiore (ovvero, se si è in /dir1/dir2, quel comando ci porterà in /dir1). a differenza del prompt di msdos, che accetta anche la sintassi cd.. (senza spazio), in linux lo spazio è obbligatorio.

con il comando

CODICE
$ cd ../dir3


si arriva nella directory /dir3, che a sua volta è una sottodirectory della stessa directory di cui è sottodirectory quella in cui siamo. è più semplice di quello che sembra: abbiamo una directory /dir1 che ha le sottodirectory /dir1/dir2 e /dir1/dir3; se noi siamo in /dir1/dir2, quel comando ci porta in /dir1/dir3.

attenzione! potreste dover usare il comando

CODICE
$ cd ./dir3


(anzi, è molto molto frequente l'uso di questo comando...).

notate bene: prima della barra c'è un solo puntino (non due come nel caso di prima). il puntino indica la directory corrente, quindi, con un albero delle directory strutturato come nell'esempio precedente, questo comando avrà effetto solo se vi trovate in /dir1.

6g. mkdir

col comando mkdir si crea una nuova directory.

in pratica

CODICE
$ mkdir nuovadirectory


crea la directory /nuovadirectory come sottodirectory di quella in cui ci si trova.

6h. whoami

whoami è un comando apparentemente privo di senso, ma può tornare utile negli shell script.

digitando

CODICE
$ whoami


otterrete come risposta il nome dell'utente che si è loggato (e salvo casi di schizofrenia dovreste saperlo...)

6i. pwd

pwd è un altro comando più da script che da uso quotidiano.

digitando

CODICE
$ pwd


otterrete come risultato la stampa a video della directory in cui vi trovate.

whoami e pwd sono poco utili anche perchè il prompt del terminale generalmente inizia con una stringa tipo

CODICE
utente@dominio:directory$


oppure

CODICE
root@dominio:directory#


utente è l'utente loggato nel terminale (potrebbe essere diverso da quello loggato nella sessione)
dominio è il nome assegnato alla macchina (se non è stato settato, il default è localhost)
directory di default è la home dell'utente che ha aperto la sessione (non per forza di quello loggato), indicata con una tilde (~).
l'apparenza dell'"indirizzo" può variare lievemente da distribuzione a distribuzione, ma le informazioni sono quelle.

6j. df

df indica lo spazio disco utilizzato.

usato nella forma

CODICE
$ df


indica lo spazio occupato su tutti i filesystem montati, mentre nella forma

CODICE
$ df /dev/hda1


indica lo spazio utilizzato sulla partizione /dev/hda1 (o su qualunque altra, modulando l'argomento secondo necessità).

opzioni importanti sono:

df -h esprime lo spazio occupato 8e quello libero) in unità leggibili
df -T indica anche il tipo di filesystem con cui il singolo disco è formattato.

6k. su

su è un comando in via di estinzione, per via dell'introduzione del ben più potente sudo (del quale parlerò più avanti).

se siete l'utente pippo, digitando

CODICE
$ su topolino


vi loggherete nel terminale come utente topolino (solo nel terminale, però!).

se invece siete un qualunque utente normale e digitate

CODICE
$ su


senza argomenti, diventertete root.

ah, ovviamente su vi chiederà la password dell'utente che volete impersonare...

6l. file

file vi dà informazioni del formato del file argomento
per esempio, lanciando questo comando

CODICE
$ file Schermata.png


su un file della mia home, ho ottenuto come risultato

CODICE
Schermata.png: PNG image data, 1024 x 768, 8-bit/color RGB, non-interlaced


6m. exit

il comando <b>exit<b> fa quello che sembra debba fare.

se impersonate root e digitate

CODICE
# exit


tornerete ad essere l'utente precedente.

una volta chiusa tutta la catena di impersonificazioni, digitando

CODICE
$ exit


uscirete dal terminale.

Edited by vic vega - 15/3/2007, 12:58
 
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g@sp
view post Posted on 16/3/2007, 09:09     +1   -1




vic.... io mi sto seriamente spaventando.... :unsure:
mi piacerebbe, eh? ma mi sa che non ce la farò mai! non è semplice per niente, sto Linux!! :cry:
 
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view post Posted on 16/3/2007, 12:49     +1   -1

viaggiare o stare fermi è solo un'intenzione

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guarda, sembra più complicato di quello che è... è questione di prenderci la mano i primi tempi, poi anche i comandi testuali ti vengono spontanei (quando li devi usare). le prime volte che usavo mandriva (una delle distro più da novellini), anche l'installazione di un applicativo era una pena... vatti a ricordare, le prime volte, il mantra

CODICE
$ tar xjvf programma.tar.gz && cd ./programma && ./configure (invio)
$ make (invio)
$ su (invio-password di root-invio)
# make install


poi ti accorgi che in realtà è molto più banale, o impari a usare gli strumenti per installare i pacchetti precompilati, o semplicemente ti entrano in testa via via tutte le cose... quando sei passata (poniamo) da win98 a winxp non hai fatto fatica? io personalmente sì, e non si può pretendere di non farne passando ad una filosofia d'uso del pc completamente diversa... tu poi che hai usato anche mac (fino a macos9 o anche macosx?) dovresti saperlo bene... non disperare! :tl_kiss:
 
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anonimo spagnolo
view post Posted on 17/5/2007, 10:52     +1   -1




CITAZIONE (g@sp @ 16/3/2007, 10:09)
vic.... io mi sto seriamente spaventando.... :unsure:
mi piacerebbe, eh? ma mi sa che non ce la farò mai! non è semplice per niente, sto Linux!! :cry:

se ti installi ubuntu tutti i migliori programmi sono già impacchettati .deb e già compilati basta cliccarci sopra e si intallano da soli (dopo aver inserito la password di root)

per imparare i comandi di intallazione da termianle c'è tempo

Ubuntu, Linux for Human beings
 
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view post Posted on 17/5/2007, 17:20     +1   -1

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vero, ma se da ubuntu vuole passare a slack deve saper compilare... :)
 
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g@sp
view post Posted on 17/5/2007, 17:47     +1   -1




io ci ho un cerchio alla testa.... :unsure:

ihihihih :lol:
 
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g@sp
view post Posted on 7/6/2007, 16:07     +1   -1




qui le lezioni languono da un mese.... <_<
c'è qualcuno che dovrebbe tornare a darsi da fare, prima o poi... :P
(visto ora in barra, quindi "lo pizzico" subito! :lol: ...)
 
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95 replies since 21/12/2006, 00:03   1177 views
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