Come promesso sciolgo "l'arcano".
Ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia, portare la spada alla cintura era uno status-symbol: significava non solo che la persona era pronta a difendersi da attacchi e provocazioni, ma che era anche un nobile o aveva un rango sociale importante.
Dunque, chi poteva esibirla non usciva mai senza.
La spade, però, "infastidiva" gli elegantoni e i "cicisbei" dell'epoca, specie quando indossavano vestiti primaverili ed estivi, assai leggeri ed eleganti.
Costoro presero, così, l'abitudine di portare la spada "vera" solo d'inverno per sostituirla, nelle altre stagioni, con una "spadina" di latta: inutile, ma assai più civettuola.
Così, come spesso accade, il "dettaglio" diede il nome "al tutto" ("pars pro toto") e nacque il modo di dire "mettersi in spadina" per dire "vestirsi in maniera elegante ma leggera"...
Forse "troppo" leggera, dato che questo detto sopravvive per indicare chi in pieno inverno, si mette imprudentemente in maniche di camicia, col rischio di beccarsi un malanno.
Insomma, gente, in questo periodo, non "mettetevi in spadina"!