Da gennaio pensione dal tabaccaio«Un Bancomat sotto casa per milioni di anziani a basso reddito»
di R. Giovannini (La Stampa)
Potrebbe essere una specie di carta di credito ricaricabile, il «Bancomat pensione» con cui dal prossimo gennaio i pensionati italiani potranno andare dal tabaccaio e ritirare somme anche minime di denaro, fino ai 10 euro. È la novità forse più interessante del pacchetto «Reti amiche» annunciato ieri dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta. Un progetto di cui già si conosceva il succo: adoperare (attraverso accordi e convenzioni) le diverse reti informatiche pubbliche o parapubbliche (dai Carabinieri alle ferrovie, dalle Poste ai tabaccai, dalle banche alla grande distribuzione commerciale) per consentire ai cittadini di usufruire di una serie di servizi pubblici in modo più o meno «virtuale», senza il fastidio di doversi recare in lontani uffici o dover padroneggiare perfettamente computer e Internet. Un vantaggio anche per l’amministrazione, che potrà chiudere sportelli pubblici a basso traffico e ridurre i costi di gestione mettendo «in concorrenza» istituzioni e burocrazie.
Brunetta parlava di fronte alla platea della Federazione Italiana Tabaccai, che metteranno a disposizione dal prossimo gennaio i loro negozi per fungere da «bancomat» per molti milioni di anziani italiani. In realtà per adesso i dettagli dell’operazione - frutto di una convenzione tra Inps e la categoria - non sono stati resi noti o messi a punto: quali fasce di pensionati potranno fruire del servizio, quanto si potrà ritirare, il guadagno per i tabaccai, se la carta sarà un Bancomat o una ricaricabile, gli eventuali costi per gli utenti. Il ministro ha parlato di «pensionati a basso reddito» e di «un servizio personalizzato tipo Bancomat in modo che in qualsiasi posto ci si trovi sarà possibile recarsi presso un punto della Rete e chiedere di prelevare cifre anche modeste, fino a 10 euro, annullando il rischio di scippi». Ancora, si sa che il servizio non sarà disponibile subito in tutti i tabaccai e che sarà esteso gradualmente.
Si comincia a settembre con tabaccherie e uffici postali ma presto, ha annunciato Brunetta, saranno coinvolti nel progetto altre reti molto radicate sul territorio: «le stazioni dei Carabinieri, le stazioni ferroviarie, le banche, le farmacie, i centri commerciali e i consolati». Per adesso, però, con l’avvio delle convenzioni da settembre grandi cambiamenti dirompenti non ce ne sono, in concreto: con Poste e tabaccai si parte con servizi oggi già forniti, magari in modo non organizzato e organico, o servizi non particolarmente utili: estratti conto Inps, pagamento di contributi previdenziali, compresi per i collaboratori domestici regolarizzati o i lavoratori stagionali. Se funzionerà, invece, saranno novità di un certo rilievo la possibilità di rilasciare certificati anagrafici, il rilascio dei passaporti o di visti, la gestione delle domande per i concorsi pubblici.
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