Tema Libero

Depressione femminile, (ma forse è rincoglionimento).

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lattedicocco
view post Posted on 3/7/2008, 13:00     +1   -1




ti adoro!! :tl_roflt: :tl_roflt:
 
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Libre
view post Posted on 3/7/2008, 15:19     +1   -1




CITAZIONE (lattedicocco @ 3/7/2008, 14:00)
ti adoro!! :tl_roflt: :tl_roflt:

:tl_hands:
 
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Amantide_Religiosa
view post Posted on 4/7/2008, 15:43     +1   -1




CITAZIONE (lattedicocco @ 2/7/2008, 09:03)
Ma ripeto: che senso ha fare ancora scena con me?

perchè ti ha perso definitivamente. Questo tipo non sa che significa amare, ha solo bisogno di conferme, e anche il fatto che adesso sta con una 23enne (cosa che dubbito) è solamente una conferma ulteriore, che non gli servirà nulla, ha bisogno di essere cercato, adorato, amato, ammirato, coccolato etc.etc. perchè incapace di trasmetere e dare tutto ciò.


p.s. farei 1000 km per bere il caffè con te.
:tl_kiss:


CITAZIONE (SirLancillotto @ 2/7/2008, 17:49)
Se accetti l'abbraccio sincero di un uomo, semplicemente amico, senza nessuna implicazione sentimentale, considerati abbracciata, stritolata...

...ma, dopo l'abbraccio, permettimi un "ceffone"... e non sentirti tradita per questo... è un ceffone amichevole, a 38 anni NON PUOI E NON DEVI rinunciare a nulla, non ci provare nemmeno.
Sei bella, sei intelligente, sei simpatica... sarebbe un vero peccato gettarti via così.

:tl_kiss: :tl_kiss: :tl_kiss:

dagli retta, ha ragione.

CITAZIONE (lattedicocco @ 3/7/2008, 11:52)
Comunque ho cominciato a provare tenerezza per lui quando, dopo la separazione da sua moglie e poi pure da me (che in quel periodo ero spaccapalle peggio di una moglie e pure cesso), l'ho visto parlare di tatuaggi che intendeva farsi, comprarsi la moto ed iscriversi in palestra. E' stata l'unica volta in cui l'ho visto davvero "vecchio" e in cui ho capito che la differenza tra di noi era tanta e lentamente la passione che provavo ha iniziato a trasformarsi in quello che è ora: affetto.

sentirsi o rimanere giovani è Vivere l'età che hai.
A quanto pare per lui non è stato cosi e mai lo sarà.....un pò di tenerezza in effetti lo merita.
 
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Libre
view post Posted on 4/7/2008, 16:26     +1   -1




CITAZIONE (Amantide_Religiosa @ 4/7/2008, 16:43)
... un pò di tenerezza in effetti lo merita.

Ahivoglia!! Abbiamo tutti bisogno di conforto e ognuno lo cerca come può. Direi che se conoscessimo la compassione nell'accezione buddista del termine, anzichè la misericordia cristiana, la capacità di giudicare il prossimo e se stessi si affinerebbe in maniera esponenziale :P
 
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paola_kc
view post Posted on 6/7/2008, 16:45     +1   -1




Per prima cosa un abbraccio alle sorelle, tardivo lo so, ma non per questo meno sentito.

E un grazie ai fratelli, che almeno qui non ti abbandonano al tuo destino. :)

Era da un po' che avrei voluto raccontarvi della mia nuova vita da single, ma ancora adesso non so bene cosa dire. Sono riuscita a farmi mollare per telefono una domenica sera verso mezzanotte e mezza, dopo quasi vent'anni di vita accanto e qualche momento vissuto insieme. Almeno, credo.

Nessun litigio, l'amore non c'era più - già da tempo. Per me è stata comunque una bella botta, da un giorno all'altro ho dovuto cambiare le mie abitudini, cancellare le mie poche certezze, provare a imparare un nuovo modo di vivere. Confesso che mi sarei aspettata un po' di appoggio da parte sua, invece no, è sparito e basta. Ci siamo visti una volta perché io volevo indietro le chiavi di casa mia, qui invece ci sono ancora le sue cose (quelle che ancora non ho buttato). Dopo l'incontro, un bel sms: "Dammi qualche giorno, poi ti chiamo". (Qualche giorno? La sedia elettrica, ti darei...).

Ieri pomeriggio ho deciso che tre settimane erano ben più che qualche giorno, l'ho chiamato io. Due ore al telefono, per sentirlo accampare scuse e giustificazioni tanto strampalate quanto non richieste, per sentirlo sempre più lontano, un estraneo alla fine. Una chiacchierata cordiale, sarei capace di farla anche con quelli che telefonano per offrire vini/viaggi/mobili/abbonamenti. E' che normalmente non rispondo alle chiamate anonime.

Non ho in realtà niente di particolare da recriminare, sapevo o credevo di sapere con chi stavo e anche perché (per il bisogno di pensare che ci fosse qualcuno e la paura di stare da sola, soprattutto; e anche perché pensavo ci conoscessimo abbastanza, e che per alcune cose potessimo contare uno sull'altra).
Ogni volta che qualcosa per me non andava ne ho sempre parlato, lui è sempre stato in silenzio, sempre. Ed ora sono disorientata perché solo ora ho scoperto che quel silenzio, anche se lui afferma il contrario, conteneva anche un mare d'indifferenza.

Credo che nel mio caso sia perfetto il detto "chi è causa del suo mal, pianga sé stesso". Piangere, ho pianto. E magari piangerò ancora. Nel frattempo, sto arrancando verso la mia nuova vita.

E' più che evidente che sono l'ultima persona in grado di dare consigli, sensati o meno.

Sono convinta che le mie amiche sappiano benissimo quanto valgono (sorbole, sembro mica la pubblicità dello shampoo?), e di meritarsi tutto il buono e il bello della vita. Parlando per me stessa, sentirmi libera di desiderarlo, cercarlo e prendermelo, sarebbe già un bel passo avanti. Spero, e credo, che su questa strada voi siate già molto più avanti di me. :tl_kiss:

CITAZIONE (Libre @ 4/7/2008, 17:26)
Ahivoglia!! Abbiamo tutti bisogno di conforto e ognuno lo cerca come può.

Parole sante! :P

CITAZIONE
Direi che se conoscessimo la compassione nell'accezione buddista del termine, anzichè la misericordia cristiana, la capacità di giudicare il prossimo e se stessi si affinerebbe in maniera esponenziale :P

Io per compassione conosco un solo significato, "patire con", cioè sentire la sofferenza altrui dentro di sé. Per tutto il resto, compreso il termine "giudicare", se hai voglia di approfondire, io ascolto.
 
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view post Posted on 6/7/2008, 16:49     +1   -1
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Noi troppo odiammo e sofferimmo: AMATE! La vita è bella e santo è l'avvenir (G.Carducci)

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Paola, hai chiuso un capitolo. Ma il libro è ancora lungo, ci sono ancora tanti capitoli. Alcuni saranno belli, altri, forse, un po' meno.
I capitoli chiusi sono passati, non ci sono più, li abbiamo già vissuti. Non vale la pena di pangerci sopra o di andarli a rileggere. Ce ne sono altri che ci aspettano e che, magari, saranno molto più interessanti. E i libri, di solito, hanno un finale positivo.
:tl_kiss:
 
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paola_kc
view post Posted on 6/7/2008, 17:13     +1   -1




Grazie, Daniele. :tl_kiss:

Naturalmente tu hai ragione, ma io prima di farmene una ho dovuto "ripassare" un po', visto che la decisione di chiudere così il capitolo non solo non è stata mia, ma è arrivata all'improvviso.

La lunghezza del libro, come tutti, non la conosco... ma davvero, ora, spero di avere la serenità, il coraggio e la curiosità di leggere le pagine successive. :)

E, perché no, di scrivere anche qualche riga di mio! ;)
 
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lattedicocco
view post Posted on 7/7/2008, 09:38     +1   -1




E' da mezz'oretta che mi rigiro questo messaggio ...ma non so cosa scrivere, esattamente come non sapevo cosa scrivere a Tiziana.
Se fossi brava ad essere razionale ti direi che se sai che l'amore non c'era più da tempo anche a te è stato fatto un bel ragalo:fare chiarezza nella tua vita ed essere libera di cercarti la felicità che meriti.
Ma queste cose sono facili da dire anni dopo.
A caldo io sono sempre solo stata capace di sentire dolori lancinanti alla bocca dello stomaco, fatica a respirare, dormire, mangiare. Capacità di fare progetti e vedere in prospettiva: zero.
Quindi non posso far altro che mandarti un bacio.

CITAZIONE
p.s. farei 1000 km per bere il caffè con te.

:tl_kiss:
 
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view post Posted on 7/7/2008, 11:50     +1   -1
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CITAZIONE (paola_kc @ 6/7/2008, 17:45)
Per prima cosa un abbraccio alle sorelle, tardivo lo so, ma non per questo meno sentito.

E un grazie ai fratelli, che almeno qui non ti abbandonano al tuo destino. :)

Era da un po' che avrei voluto raccontarvi della mia nuova vita da single, ma ancora adesso non so bene cosa dire. Sono riuscita a farmi mollare per telefono una domenica sera verso mezzanotte e mezza, dopo quasi vent'anni di vita accanto e qualche momento vissuto insieme. Almeno, credo.
...........................................

Benvenuta nel club.
Mi permetto di dare un consiglio: reagisci subito ma .... con raziocinio... :tl_dev:
 
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Amantide_Religiosa
view post Posted on 7/7/2008, 15:33     +1   -1




Bene, è la prima volta che racconto in pubblico la mia storia, ma spero che la mia vi fara sentire in "buona" compagnia in quanto è stata surreale e assurda il modo in cui sono venuta a sapere.

Era da due anni che stavamo insieme, potevo dubbitare di tutto tranne che nei suoi sentimenti verso di me.
Passiamo il il capodanno insieme, tutto benissimo. All'inizio di Gennaio 2008, credo che fosse 13 gennaio, stavamo insieme a casa sua e il giorno dopo mi accopagnia a casa perchè stavo poco bene (con l'influenza).

Di sera alle 20:00 (lui lavorava fino alle 23:00 di solito) lo chiamo in ufficio per chiedere se quando usciva mi prendeva delle paracetamol perchè erano finiti, e me li portava a casa quando avesse finito. Mi risponde il suo collega e mi dice che lui è appena uscito e se ne andato per stasera. Mi è sembrato un pò strano, ma non ci ho fatto molto caso. L'ho chiamato sul cell. e non mi rispondeva, solo che quel cell era impostato (e lui non l'aveva mai cambiato) in maniera tale che dopo un tot. di squilli la chiamata partiva automaticamente (cioè rispondeva automaticamente).
Bene ragazzi, assisto in diretta audio ad un primo incontro suo, con una ragazza conosciuta in chat 2 giorni prima. Sono rimasta lì impietrita ad ascoltare tutta la conversazione, l'aperitivo, la loro ricerca di un film da vedere alla fine sono andati nel suo ufficio.

Purtroppo non sono nota per essere paziente, dovevo fare qualcosa, la casa mi stava "mangiando" viva. Cosi, presi un taxi e in 5 min ero lì.
Trovo il portone aperto, salgo e suono alla porta del suo ufficio. Nessuna risposta, suono ancora ma questa volta gli dico sono Alba, so che stai lì quindi abbi le palle ad aprire sto caxxo di porta.

A quel punto, sento i suoi passi e lui apre la porta, arrabbiatissimo (lui :tl_shock: ) mi dice cosa vuoi? Beh credetemi, ero andata lì con l'idea solo di guardarlo negli occhi e andarmene, ma quando gli ho detto - non ti vergogni a 39 anni a fare il vitellone ?(non mi chiedete perchè, ma era l'unico aggettivo che mi è venuto in mente in quel momento), lui rispose- vaffanculo! :tl_shock:

Beh, da quel momento in poi non ho visto più, gli tirato un pugno che per una settimana ho avuto l'ematoma e la mano fasciata, gli ho tirato un calcio, l'appendiabito sulla testa finche non gli è uscito sangue.....alla fine me ne sono andata.

Non sono un'angelo, ma credetemi scoprire tutta questa agressività non mi è piacciuto per niente, avrei potuto amazzarlo in quel momento, anche se la soddisfazione era tanta, devo ammetterlo.





 
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lattedicocco
view post Posted on 7/7/2008, 16:02     +1   -1




Oddio....pure tu!

Però hai un vantaggio: tu sei riuscita a fare quello che io ho sognato per mesi...prenderlo a cazzotti!
Se il telefono non ti avessi aiutato tu per mesi avresti chiesto spiegazioni e lui per mesi ti avrebbe inventato le peggio stronzate...benvenuta nel club di noi fortunatissime donne di TL!! :tl_applauso:

 
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Amantide_Religiosa
view post Posted on 7/7/2008, 16:39     +1   -1




CITAZIONE (lattedicocco @ 7/7/2008, 17:02)
Oddio....pure tu!

Però hai un vantaggio: tu sei riuscita a fare quello che io ho sognato per mesi...prenderlo a cazzotti!
Se il telefono non ti avessi aiutato tu per mesi avresti chiesto spiegazioni e lui per mesi ti avrebbe inventato le peggio stronzate...benvenuta nel club di noi fortunatissime donne di TL!! :tl_applauso:

Esattamente latte, sarei stata lì a trovare le giustificazioni più assurde io per lui.
Non solo, penso che se non fossi andata lì, a vederlo con i miei occhi, forse sarebbe stato in grado di girare la frittata a suo piacimento. Ovviamente con il mio permesso, perchè in fondo siamo noi che permettiamo che ciò avvenga, anche se mi chiedo...ma uno si innamora, ama, da fiducia, rispetto ecc.ecc. che cavolo si debba fare alla fine? Mandare affanculo apriori?
 
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deljla
view post Posted on 7/7/2008, 16:58     +1   -1




Per Paola

Ho letto il racconto di ciò che ti sta capitando con attenzione e ho "stabilito" che hai bisogno solo di un grandissimo abbraccio che ti prego di accettare insieme a quelli già ricevuti e ad un bacio :tl_kiss:
Non hai necessità di parole, nelle tue c'è già tutto: domande e risposte, analisi e proiezioni, dolore e consapevolezza e propositività. Attraversa con cautela il ponticello di tempo che ti collega al prossimo pezzo di vita, rifocillati di cose che ti piacciono e.... ci arriverai in un soffio!



Mi permetto solo una piccola riflessione sul 'cambiamento' che le storie che ci regaliamo a vicenda mi hanno fatto venire in mente. Anche se esso ogni volta ci sconvolge più o meno in profondità e inevitabilmente ci spruzza di dolore e lacrime, si rivela quasi sempre amico alla lunga distanza.
Me ne sono accorta col tempo che gli ha sempre dato un senso....


Per Amantide

Sei stata una grande!
Anche fortunata ma soprattutto spettacolare, intanto per avergli guastato la romantica atmosfera (tiè) e poi per averlo punito fisicamente.... :tl_ciao:
 
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JuPe
view post Posted on 7/7/2008, 17:47     +1   -1




Anche io ho grande difficoltà a intervenire in questo topic gentilmente segnalatomi da un ambasciatore giorni fa (lo possino!!! (poi facciamo i conti, non ti preoccupà :D )).
Forse anche qualche difficoltà maggiore di quella che avete avuto tutti voi, sia confidenti che confidanti.
Lo immaginereste che possa esistere un uomo che sta messo peggio di tutte voi messe insieme? Forse riesco a convincervi :)
E provo a farlo non "razionalizzando" (troppo complicato, e poi rischierei un impeachment peggiore di quello che sancì la mia conoscenza dialettica con Lattedicocco (a buon intenditor... :) ... :lol: ))... ma semplicemente raccontando la mia storia e situazione attuale. Tanto... gira e rigira tutto ruota intorno a voi donne, e quindi sempre di una storia di depressione femminile si tratta, nello specifico quella di mia madre.

Dunque io non saprei dire se sono mai stato innamorato o meno, se molto o poco, se mai o "perennemente" innamorato. Col tempo ho capito che per me la questione sentimentale aveva un'importanza vitale. Cosa intendo?
Provo a rendere idea con un passo di un libro di psicologia (riferimento: Alice Miller - Il Dramma Del Bambino Dotato (e la ricerca del vero Sè)) che in un capitoletto distaccato a ciel sereno intitola: "Il cervello d'oro":
"C'era una volta un bambino con un cervello d'oro. I genitori se ne accorsero per caso, vedendo sgorgare oro, ancichè sangue, una volta che il bambino si era ferito alla testa. Presero dunque a sorvegliarlo con una gran cura e gli proibirono di stare con gli altri bambini, per paura che lo derubassero. Quando il ragazzo, divenuto grande, volle andarsene per il mondo, la madre disse: "dopo tutto quello che abbiamo fatto per te, anche a noi spetta un pò della tua ricchezza". Il figlio allora estrasse un pezzo d'oro dal suo cervello, e lo donò alla madre. Ricco com'era, visse nel lusso con un amico per un certo tempo, ma una notte l'amico lo derubò e scappò via. Allora l'uomo decise che non avrebbe più rivelato a nessuno il proprio segreto; e poichè le scorte si assottigliavano a vista d'occhio, pensò di mettersi a lavorare. Un bel giorno si innamorò di una graziosa fanciulla, e ne fu contraccambiato. Ma la fanciulla amava anche i bei vestiti che egli le comprava in gran quantità. Sposatisi, vissero felici per due anni, dopodichè la fanciulla morì, e per i suoi funerali, che dovevano essere grandiosi, l'uomo spese tutto quello che gli restava. Un giorno, mentre debole, povero e triste si trascinava per la strada, vide in una vetrina un paio di stivaletti che sarebbero andati giusti alla moglie. Dimenticando di essere vedovo (forse perchè il suo cervello svuotato non funzionava più), entrò nel negozio per comprarli.
Ma in quel momento crollò a terra e il venditore lo vide giacere morto dinanzi a lui.
(l'Autrice aggiunge:) Daudet, che sarebbe morto anche lui di una malattia al midollo spinale, conclude così la sua narrazione: "Malgrado il suo tono di racconto fantastico, questa leggenda è vera dal principio alla fine (...) Ci sono dei poveracci (...) che pagano le piccole cose della vita con oro zecchino, col loro midollo, con la loro sostanza. E' un dolore che si rinnova ogni giorno; e poi, quando sono stanchi di soffrire...".
Orbene (sempre l'Autrice), tra le "piccole", ma anche indispensabili, cose della vita, non rientra forse anche l'amore materno che a molti tocca pagare - paradossalmente - con la rinuncia alla propria vitalità?".

(fine citazione)
Io la fine di quel bambino non la voglio fare.

Ho amato mia madre come un padre, quel padre che lei ha avuto ma che ha fatto tanto soffrire lei e i suoi fratelli.
Così mi trovai attratto da una ragazza "bambina", la persona giusta che non potesse amarmi per quello che sono, ma verso cui concentrare tutte le mie attenzioni ed energie, a "fondo perso". Certo, ero ricambiato, ma la proporzione era 100 a 1. E così dopo 4 anni iniziai a realizzare che così non poteva continuare, che dovevamo liberarci l'uno dall'altra (ero arrivato ad essere troppo esigente, pur rendendomene conto), e soprattutto da quel modo sbilanciato di amare. Lei aveva paura dei sentimenti, io invece, solo li smistavo in forme diverse e faticose. Ci siamo lasciati con non poco patimento, ma parlando (era l'unica cosa che funzionava perfettamente, la comunicazione) abbiamo digerito tutto relativamente presto, lasciandoci con malinconia e serenità, rimanendo fratelli spirituali (nessuna relazione può mai scomparire del tutto). Entrambi cresciuti e più consapevoli ognuno di sè stesso.

Mi ci è voluto coraggio per lasciarla, ho aspettato mesi dai primi segnali che le davo, l'ho accompagnata, fino a che poi le è stato oltremodo facile capire (il solito fesso, mi sono sentito). E quindi... in questo topic d'apoteosi del sentimento femminile, ci sta pure un'autoesaltazione di me stesso e quindi della virilità, va... tanto so giocare con la superbia senza farmi (troppo) male :D
In tal senso mi fa piacere che Lattedicocco si sia avvicinata non poco a considerare "un regalo" quella che lì per lì può sembrare "abbandono" ma che altro non è che una forte spinta alla ricerca della libertà e di sè stessi. Lo dico con tutta la delicatezza di cui riesco, anche se perdonatemi non sono in vena di troppe sottigliezze. E con un pò di benevolo sarcasmo diretto a Latte (tanto lei c'è abituata ormai :D ) dico: dirlo esplicitamente proprio, no eh? E' tabù!!! Un uomo coraggioso (malgrado i limiti di ognuno)... no, non può esistere -_-
Paola, oltre questo, mi permetto ora di ribadire solamente che non hai che da guardagnare in questa tua nuova vita, in questa ricerca di te stessa in te stessa, in cui troverai anche nuovi orizzonti da condividere in un nuovo amore. E' imparando ad ascoltare sè stessi che poi si è in grado di ascoltare gli altri.
Latte, in modo estremamente accorto e puntuale: la parola "autopunizione" ti dice niente? Se no, va bene, se si... mi piacerebbe potermi confrontare con te, perchè temo di stare combattendo con dinamismi "inconsci" simili a quelli che tu, per te, hai vinto. Lo dico qui per non disturbare il tuo percorso personale, è solo un piccolo segnale, un invito senza impegno a confrontarci, se vorrai, se lo sentirai.
A Tiziana credo di poter aggiungere altro, se non che concordo con lei, le storie passate non svaniscono, lasciano un tesoro o una ferita indelebile, ma dai cui poi - se si vuole - si può ripartire. Al limite... il mix "autocompatimento+pigrizia" io continuo ad additarlo come sconvenientissimo. "Ci mancava poco che convincessi tu a me del tuo modo di vedere gli uomini, e non il contrario :D".
Deljla... scusami troppo complicato il tuo racconto per riuscire a comprenderlo del tutto nelle varie vicende... ma ho colto la forza straordinaria, ne sono ammirato.
Un solo piccolo appunto: evitiamo del tutto le generalizzazioni, ok :) : anche un uomo maturo con una ragazzina può avere un senso non per forza negativo... protesto a nome del silente, inconsapevole e ormai spaurito comitato maschile!!! (che desidererebbe solo una vera parità, nulla di maschilistico!!!) :)
Amantide... per rispetto alla tua storia, evito di definire il tuo ex, ma mi ha colpito, credevo che comportamenti del genere stessero solo nei film. Non credo che quella aggressività che sentisti faccia parte di te. Insomma, era un modo per difenderti e ti sei limitata, credo, anche se era inutile. Almeno, hai tenuto dentro meno rabbia del dovuto.

Amore.
Mi sa che nessuno sa davvero cosa sia, e che alla fine conti prima di tutto la correttezza, e la ricerca della verità, intesa non in senso religioso. Già è molto credere che esista una verità di noi stessi per ognuno di noi. E che questa sia vitale, positiva, bella come la vita stessa.

Io la sto cercando, ho dovuto cercarla, e... mi sono scoperto "irretito" in dinamiche spaventosamente ingarbugliate, se non altro: perchè estremamente sensibile. All'inizio non ero creduto, ministro senza portafoglio di una famiglia disorientata, poi addirittura governatore senza autorità, timone senza timoniere, il cui unico potere era quello di incepparmi quando vedevo che la direzione era sbagliata. Per anni ho sofferto la depressione della paura di non farcela. Ora non è che sto chi sa quanto meglio, sono alle siringhe di vitamina B per fare un esempio, e domani incontrerò un gastroenterologo che si è dimostrato molto premuroso e ferrato, sono ai minimi storici quanto a energia vitale. Anni e anni di psicofarmaci, e nessuno si è mai preoccupato di vedere le mie condizioni fisiche. Ora so che è possibile, difficile ma possibile, e già ho fatto un bel tratto di percorso. Il destino ormai l'ho vinto, so che c'è un sovradestino, per me come per tutti, ed è un qualcosa che dirigiamo noi, malgrado i venti spesso contrari.
Forse uscire da queste dinamiche mi darà una forza eccezionale (esistenziale, non parlo di Hulk :D ), oppure, forse, finalmente potrò assaporare la vita semplicemente, facendomi spazio nel mondo per potermi radicare.
Per il resto, vi farò sapere :)

Mi duole ammetterlo, ma molto del destino dell'umanità... è in mano alle donne.
Vi prego, non siate egoiste, perchè sennò è finita.


Ciao a tutti :) :tl_ciao:

Edited by JuPe - 7/7/2008, 19:00
 
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Insel
view post Posted on 7/7/2008, 17:47     +1   -1




CITAZIONE (lattedicocco @ 2/7/2008, 17:33)
Col risultato che adesso più sono felice con mio marito più mi sento una merda e che per questa ragione sono diventuata buona docile e mansueta ed è un ruolo che a volte mi va stretto.

Sai, Latte, questa frase mi ha colpita in modo particolare: se dopo la storia con quel signore (si fa per dire...) tu e tuo marito siete riusciti a ricostituire un rapporto tanto bello e costruittivo, una famiglia felice, significa che quello che c'era prima tra voi era ben più forte di qualsiasi altra cosa.

Non sentirti una merda per l'equilibrio sereno della tua vita attuale, ma nello stesso tempo non forzare la tua natura...insomma, per quel poco che ti conosco qui sopra, mi sembri ben altro che docile e mansueta :tl_denti1: quindi, lascia perdere i ruoli che ti vanno stretti, sii te stessa, con tutti i tuoi pregi e i tuoi difetti.

Ah, segui il consiglio di tuo marito: ritagliati qualche piccolo spazio...serve, serve, eccome se serve, a qualsiasi età :tl_kiss:
 
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77 replies since 2/7/2008, 06:55   1435 views
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