tolleranti finquando........, ...non ce li mettono sotto casa

Non sono molto più tolleranti gli abitanti dei comuni e delle province amministrate dal centrodestra, di fronte a un'analoga prospettiva: Caino, sai nulla di quel che sta succedendo ad Abano Terme (Padova)?
E, già che ci sei, dà un'occhiata anche qui:

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Dunque, Caino, che c'entra "cosa votano" gli abitanti del comune X o della provincia Y?
Perchè quelli "di sinistra" devono avere l'obbligo di essere "tolleranti" (altrimento sono incoerenti) e quelli "di destra" il diritto di non esserlo (altrimenti sono deboli e arrendevoli contro gl'immigrati, che sono tutti criminali)?

Io non credo che la tolleranza o il suo esatto contrario possa avere un preciso colore politico.
Io appartengo ad una categoria, quella meridionale, che prima dell'arrivo di tutti questi stranieri era il bersaglio preferito, ma questo sarebbe un altro discorso.
Qui in Sicilia, e vedete che di stranieri c'è ne sono davvero tanti, tanto che la domenica in piazza non sento più parlare molto siciliano ma arabo albanese e romeno, non c'è nessun attrito tra noi e loro, abitano tra di noi, sotto casa mia c'è una bellissima famiglia Albanese di Durazzo, scendendo poco più giù c'è una moschea frequentata da tanti mussulmani provenienti da tutto il comprensorio, che esiste da anni e che non ha creato mai nessun problema o fastidio a nessuno di noi.

Direi, piuttosto, che non è prerogativa di settentrionali o meridionali, mentre lo è di taluni partiti che oscillano tra la "tolleranza sottozero" e il "venite tutti qui, che c'è posto".
Due posizioni ugualmente assurde e finalizzate alla conquista di un "consenso" demagogico e superficiale.

Piaccia o no, di lavoratori immigrati c'è bisogno (specie per quei posti di lavoro che gl'italiani spregiano); ma, nello stesso tempo, serve severità e fermezza con chi delinque o non sta alle nostre regole.
Occorre distinguere, non trattare tutti allo stesso modo ("buonista" o "cattivista" che sia) al solo scopo di fare bella figura col proprio elettorato.

Questo è vero, però posso garantire che da me vengono molti datori di lavoro che mi chiedono come fare per mettere in regola gli stranieri.
Qui da noi c'è molto vivaismo, e tanti stranieri di tutte le etnie vi lavorano, e gli ispettori del lavoro girano, eccome.

Nell'azienda in cui lavoro vengono, ormai, quasi solo stranieri.
Le paghe sono buone, c'è 13ma e 14ma e chi ha contratti a termine se li vede rinnovare automaticamente... ma, per molti italiani, appendere, macellare o confezionare pollame sembra essere un lavoro "troppo sporco" e faticoso.

Molto meglio restare a casa, farsi mantenere dai genitori e aspirare a un posto dove si stia seduti e si fatichi poco.
Salvo, poi, a dire che gl'immigrati "portano via il lavoro agl'italiani"...