Ok ora che ho tempo, mi permetto di spiegare il racconto per coloro che l'avessero trovato "tiepidamente ermetico"
Frank ha alle spalle un'esperienza d'amore che ha caratterizzato un periodo ben definito della sua vita.
Non ci è dato sapere l'intensità di questo amore se non attraverso la malinconia che egli prova ora. Una nostalgia per un tempo in cui i suoi sensi erano protesi a tutto ciò che la vita offriva perchè era l'amore stesso a sostenerlo e ad incoraggiarlo ad affacciarsi alla finestra, a muoversi sulla pista da ballo, a lasciare andare la sua voce sulle note di una canzone, a cingere la VITA della sua amata. Fu quello il momento in cui la sua vita si riempì di odori, musiche, colori, carne.
Ma quel periodo si concluse. Anche qui non è dato sapere il motivo dell'abbandono, se per scelta di quella che un tempo fu la sua amata donna o perchè lei se ne dovette andare da questa vita terrena.
Il risultato è un uomo che vive nel ricordo di una vita già vissuta e nel timore di scoprire che l'amore per quella donna e per la vita stessa siano entrambi frutto di una idea, di una speranza che rischia di infrangersi di fronte all'inarrestabile realtà contemporanea.
Dunque Frank decide di guardarsi allo specchio, di parlarsi per chiarire con se stesso, a se stesso chi è. Il terrore è la fragilità e l'inadeguatezza di fronte al caos che rende ogni cosa irripetibile, ed egli ha riposto la forza d'animo in qualcuno dei cassetti della stanza per fare posto sul comodino alla foto della sua amata che come un macigno è presente nella sua pelle, nella sua voce, nei suoi occhi, nei suoi gesti. Cosicchè di fronte allo specchio, ad un certo punto, non vede più la sua immagine, ma quella di lei. La follia dell'innamorato, la malattia raggiunge il suo apice, con ella anche l'emozione. Ed ecco che Frank torna a vivere, perchè è l'emozione il misterioso nutrimento e ultimo desiderio di una esistenza. Eppure la vita è fuori da quelle quattro mura irregolari, ma egli gode di un emozione che nasce in lui e da lui perchè lei è in lui. Però il suo cuore, gonfio di dolore e indebolito dall'incuranza della vita, non è in grado di reggere la rivelazione di se stesso. Lui è felice, nonostante il dolore, e mentre si concilia con se stesso, "consegnando la rosa a lei", il suo corpo si accascia a terra. Il cuore ha ceduto.