Diavolo, ragazzi, ma manco al Campiello, credo, si litiga così tanto! Calmi!
Oi, è un po' di tempo che in qualsiasi forum mi trovo, stanno tutti a litigare... Ma fossi io che... inasprisco gli animi? Bboni!! State bboni!!
Scherzi a parte, credo ci siano in atto dinamiche che vanno ben oltre questo concorso - dove, appunto, non si vince davvero nulla - delle quali non sono a conoscenza (ed è ben lungi da me la voglia di colmare la lacuna!!!
)
Rispondo dunque unicamente alle questioni "tecniche" sul mio racconto, lasciando a voi quelle personali.
Rispondo alle questioni tecniche fermo restando che questo:
CITAZIONE (Luysia @ 17/12/2009, 13:01)
Voglio ringraziare Primitivo, perché nonostante la critica anche severa, ha accettato sportivamente e con signorilità il mio voto e voglio aggiungere che non avrei mai riconosciuto il suo racconto perché i suoi giudizi erano espressi in maniera molto corretta, nel leggerli, ho pensato che Primitivo fosse un giornalista o uno scrittore abituale; Il racconto "notte" non mi sembrava opera sua , mi è apparso confuso poco attinente al tema (e qui non avevo tutti i torti, considerato che lui stesso ha dichiarato di averlo scritto molto prima, quando ancora non conosceva il titolo del tema in concorso). Per quanto riguarda i punti esclamativi, spero che Primitivo, me ne dia atto, in alcuni punti, erano veramente fuori posto.
è l'unico post dove ho visto "direttamente" tali questioni.
Par di capire che i punti discussi siano tre:
1. farraginosità del testo, poco in linea - forse - con la precisione e la schematicità dei giudizi che ho dato;
2. uso eccessivo dei punti esclamativi;
3. fuori tema del racconto.
I primi due punti sono "figli" dello stesso discorso, e sono frutto di una precisa scelta, non del caso. Posso aver sbagliato nella valutazione, ma è stato uno sbaglio "cosciente", non frutto di distrazione. Ti spiego qual è stata la mia considerazione.
Il racconto è un racconto in prima persona, non in terza persona. Tutte le frasi sono dunque da ritenersi discorso diretto: sono "io" che "parlo", più che scrivere. Ecco dunque che la punteggiatura è quella che contraddistingue il discorso diretto. Ed anzi, secondo una certa scuola di pensiero, diciamo che più corretto sarebbe stato addirittura sostituire tutti i punti con punti esclamativi, visto che ogni frase è - appunto - un'esclamazione del protagonista.
Se il racconto fosse stato in terza persona, ossia io avessi "scritto" di quel tizio fuori da un night che guarda le luci dei palazzi, i punti esclamativi non avrebbero più avuto senso, e dunque sarebbero spariti.
Stesso discorso, dicevo, per la farraginosità del tutto. E' il flusso dei pensieri del protagonista che dovevo rendere, e non potevo rendere il flusso dei pensieri di un uomo in preda ad una "sbronza triste", tanto forte da ucciderlo (se vogliamo), facendolo parlare in modo lucido, preciso. Di nuovo, se il racconto fosse stato in terza persona... ecc. ecc.
Ma è proprio perchè "dovevo" (tutto il racconto si basava su questo) rendere in qualche modo il pathos, che ho scelto la prima persona narrante: proprio per poter usare punti esclamativi e "sporcare" il testo.
Quanto al terzo punto... bè, qui il discorso si fa - forse - più soggettivo.
Che il racconto sia stato scritto prima, non mi sembra che possa far testo. Non parla di un... pranzo di ferragosto sulla spiaggia
! Parla di una notte, e la città c'è, eccome, a mio modo di vedere: il protagonista parla addirittura con le luci delle finestre delle case!
Certo, non è una descrizione di una passeggiata notturna. Ma il tema non era: a passeggio per la mia città di notte. Era: "notte in città".
Per assurdo, avrei giudicato in tema un racconto che parlasse di uno che non riesce a dormire perchè quello di sopra fa rumore con le scarpe, e il camion della nettezza urbana è rimasto bloccato sotto casa sua e suona il clacson.
Accenni al fatto che io sia un giornalista o uno scrittore abituale.
Allora, giornalista no. Sono un informatico con l'hobby della scrittura. Da quando avevo circa... 10 anni (ora ne ho 44) appena ho un attimo di tempo leggo, e se gli attimi sono due, scrivo.
Ho scritto di tutto, sempre, e fino a qualche tempo fa in gran segreto, di nascosto, per il solo e semplice (masochistico, penserà qualcuno) scopo di rileggermi!!! Tafazziano, eh?
Ultimamente ho fatto "l'errore" di far leggere un mio romanzo ad amici, e ho riscontrato che tanto male non scrivevo.
E per ora su questo discorso mi fermo qui, non aggiungo altro.
Come hai detto nel tuo post, nessun risentimento. E ti ringrazio per la signorilità e la sportività che mi hai riconosciuto.
Ho sempre ritenuto che i complimenti fanno piacere, ma sono poco costruttivi, perchè ti dicono: "Bravo, continua così", ma tanto tu devi cambiare, altrimenti poi la gente dice che ti ripeti. Meglio invece una critica (costruttiva), perchè ti dice dove stai sbagliando e ti dà quindi una traccia su cui lavorare e su cui perfezionarti.
Mi spiace essere stato un po' la... "pietra dello scandalo" involontaria di questa polemica. Spero si calmi presto e che gli strappi (che come dicevo in pvt a qualcuno) sono sempre dolorosi, possano ricucirsi.
Ecco, così vi ho assestato il mio primo "lenzuolino". Temo per voi, conoscendomi, che ne seguiranno altri!
(forse tutto il lenzuolino andrebbe spostato nel mio thread.... l'ho messo qui perchè i riferimenti erano qui.... se volete spostatelo!
)