Allora, Giulia... da una parte ti dico che il racconto è scritto bene, dall'altra che non sono molto d'accordo su come hai trattata la protagonista.
Personalmente, al di là di tutte le considerazioni che si possono fare sul suo egoismo e carrierismo o sulla sua paura di cambiare la sua vita per diventare madre, trovo che la sua scelta di far nascere
comunque la figlia sia stata un gesto positivo.
Se, poi, la figlia si è ritrovata con dei genitori adottivi "inadeguati" perchè dovrebbe incolpare della sua infelicità la madre naturale?
Chi le garantisce che, se la protagonista l'avesse voluta crescere, sarebbe potuta essere più felice?
Volendo agganciarmi alla realtà, ho notato che molti figli adottati cercano di conoscere la madre naturale; e non per insultarla, ma per ringraziarla
comunque di aver donata loro la vita.
Quindi, questa figlia l'ho trovata un tantino s****za (se mi si passa il termine) e la "sorpresa" che ha fatto alla protagonista, andandola a trovare, mi è parsa quasi un "infierire" sulla sua situazione già triste di per sè.
Beninteso, Giulia, la mia non vuole essere una critica, ma la constatazione che il tuo racconto può avermi più o meno commosso, ma mi ha fatto soprattutto riflettere.
E, forse, meriterebbe anche un dibattito.
Non fermarti qui: spero potrà esserci una nuova occasione per stupirci ancora coi tuoi lavori.