Avevo lasciato in sospeso il discorso delle gitarelle fatte a Luglio per far vedere i dintorni a mia cognata. Mi ero fermato a Vasia, paesino che nel passato era stato fiorente e che ora solo in estate con il turismo presenta qualche segno di vita. È proprio un po' sopra il paese che avevamo intenzione (1992 o giù di lì) di comperare un terreno per costruire la nostra abitazione. Meno male che poi non lo abbiamo fatto: innanzi tutto perché il venditore non era di specchiata virtù e poi perché saremmo stati fuori dal mondo mondo più di adesso, senza medico, né farmacia e nemmeno la stazione dei Carabinieri. Inoltre le strade (strettissime e in salita) in inverno gelano e uscire di casa per andare a Imperia diventerebbe un vero problema.
Ma in primavera avanzata e in estate il posto diventa stupendo, ginestre a non finire, fiori, lavanda eccetera.
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La strada che sale, sempre strettissima, è oggi asfaltata e questo semplifica notevolmente le cose: in alcuni chilometri si arriva ai 700 metri della sella del Monte Acquarone. Lì c'è una cappelletta, . Queste cappelle, credo che si chiamino “pievi”, erano un punto di sosta e di ristoro per i pellegrini e per i viandanti che, spesso per ragioni di commercio, percorrevano le mulattiere, uniche strade di collegamento verso l'entroterra. Queste cappelle, che per comodità io chiamo “Pievi” sono caratterizzate da un parte esterna alla chiesa propriamente detta, aperta solo da un lato e coperta. Ai lati ci sono delle panche, di solito in pietra, sulle quali i viandanti potevano riposare o ripararsi dalle intemperie.
La strada, che non è mai più larga di due metri e mezzo/tre metri scende poi verso Lucinasco. Anche lì, poco fuori dal paese, c'è una bella chiesetta (Santo Stefano) il cui interno però non siamo riusciti a visitare. Questo è l'abside:
C'è inoltre, subito dietro alla chiesa, un laghetto pieno di tartarughe e di pesci rossi, alcuni molto grossi.
Comunque, se venite in Liguria, dimenticatevi la costa, San Remo, Diano Marina, e tutte le altre stazioni balneari. Prendete una qualsiasi valletta laterale e risalitela per una decina di chilometri. È lì la meraviglia!