Campionato Europeo 2012

Il Trap, al di là dei suoi risultati (brillanti, tra l'altro) è uno di quei personaggi "a tutto tondo" che si amano o si odiano.
Gl'irlandesi, gente sanguigna, lo amano.
In ogni caso, nella partita con la Croazia non ha fatto nulla per fermare lo schema efficace ma ripetitivo, degli avversari...


Balotelli (il calciatore, non tu) ha 21 anni, è famoso come una star dello spettacolo e guadagna quanto un mega-dirigente.
Ovvio, quindi, che qualsiasi "colpo di testa" (anche in senso non calcistico) finisca sotto la lente d'ingrandimento dei media (anche non sportivi) e la sua immagine ne soffra ben a di là dei suoi (de)meriti.
Il talento c'è, ma sappiamo bene che il genio si è sposato troppo spesso con la sregolatezza e non è facile gestirlo.
C'è da augurarsi che non faccia la fine di George Best o di altri (non solo sportivi.

Quanto alla "violenza" fisica, è ovvio che un attaccante la debba subire sul campo: i difensori non sono e non possono essere delle mammolette.
Idem per quella verbale, appannaggio, però, dei tanti idioti con madri sempre incinte...




Mi sembra la sintesi di Ucraina - Svezia di ieri sera.
Gli scandinavi hanno girato (spesso a vuoto) attorno al narciso-Ibrahimovic; i padroni di casa avavano Shevchenko, ma accanto a lui c'era gente valida.

Tra Balotelli, Totti e del Piero, c'è ne corre di differenza.
Non lo so se il ragazzo giocherà le altre partite.

Ho avuto due fratelli che facevano Foootball Americano...
S leggi bene il mio intervento, io non me la prendo con Balotelli: è giovane, vive un periodo convulso e pieno di "cose", dovrà affrontarle diversamente ma può farcela...

Gli allenatori e, soprattutto, i CT dovrebbero fare un sacco di cose, molte delle quali non avrebbero nulla a che fare con la scelta dei giocatori, la preparazione e le decisioni tattiche.
Ci sono stati e ci saranno allenatori bravi anche come esempi o maestri di vita... ma questo non mi pare il loro specifico lavoro.

In effetti, nello sport "minore" sono tanti quelli che cercano di togliere i ragazzi dalla strada e indirizzarli meglio.
In quello "maggiore", interessato a ben altre cose, credo ce ne siano molte meno...

L'Allenatore non è ne un educatore ne un pedagocista e ne tantomeno un assistente sociale.
Lui deve insegnargli solo come giocare al meglio e come farlo.
Non si pone neppure la domanda di chi siano ne da dove vengano.
Del resto non gli servirebbe a nulla saperlo.
Possono venire da Roma, da Catania, dal Ghana.
Lui deve solo foggiarli ad essere una squadra.