CITAZIONE (pineapple1 @ 30/4/2013, 12:56)
quello che mi stupisce degli elettori del M5S che secondo me non sanno quello che vogliono....
A me sembra l'esatto contrario.
Il M5S ha proposto un programma elettorale preciso. Condivisibile nel merito o meno, però chiaro, preciso e perfettamente comprensibile da tutti.
Ma soprattutto, direi che il principale elemento che accomuna gli elettori del M5S è la critica di fondo al sistema partitocratico. Un principio che ricorda molto le posizioni dei Radicali, quindi niente di nuovo o di incomprensibile.
Il successo elettorale del M5S (oggettivamente superiore a tutte le più ottimistiche aspettative) è dovuto sia a questi contenuti di forte critica e sia al carisma personale di Grillo. Senza dimenticare che la critica alla partitocrazia è stata accompagnata da proposte fortemente innovative che sono state capite e condivise dagli elettori del M5S: una cosa, quella di "farsi capire", che ai Radicali non è mai riuscita salvo che in alcune grandi battaglie di civiltà.
Dati questi presupposti, quindi, doveva essere facilmente e chiaramente prevedibile il fatto che il PD non avrebbe mai e poi mai potuto ottenere l'appoggio politico del M5S senza prima dimostrare con fatti concreti e di notevole rilevanza la propria buona fede.
Infatti Grillo non ha mica chiesto un pacchetto di caramelle, ha detto chiaro e tondo che per cominciare a parlare con loro il PD doveva rinunciare subito ai rimborsi elettorali, dimostrando quindi di convergere su uno dei punti fondamentali del programma politico del M5S.
Ora, tutto si può dire, ma non v'è alcun dubbio che questo per Bersani non sarebbe stato un "calarsi le braghe", perché rinunciare ai rimborsi elettorali sarebbe stato un gesto di forte valore simbolico perché avrebbe rappresentato nient'altro che la volontà di rispettare NON gli elettori di Grillo MA la maggioranza degli italiani che alcuni anni prima aveva ABOLITO tramite referendum il finanziamento pubblico ai partiti e che era stata spudoratamente presa in giro quando la Casta ha tirato fuori dal cilindro la storiella dei "rimborsi elettorali".
Ma c'è nel PD qualcuno che si chiede cosa sarebbe successo se Bersani avesse accettato l'invito di Grillo?
Beh, io non lo so ma un'idea me la sono fatta: sbaglierò, ma credo che Bersani sapesse benissimo che se avesse seriamente portato davanti alla sua segreteria la proposta di rinunciare al malloppo, sarebbe stato impallinato subito dagli stessi (e forse anche da molti altri) che al momento di votare per Prodi hanno fatto succedere quello che sappiamo.
Quindi, sì, in effetti col senno di poi devo dire che Napolitano aveva ragione e ha avuto buon naso quando ha detto a Grillo che non intendeva affidare al M5S l'incarico di formare un governo perché "non c'erano i numeri": un governo di coalizione M5S-PD non sarebbe mai potuto nascere perché nel PD troppi non sarebbero stati d'accordo.
Ma questi NON POTEVANO NON SAPERE che chiudere la porta al M5S avrebbe aperto solo due possibili scenari: o nuove elezioni subito oppure un "compromesso storico" con Berlusconi.
L'attuale governo, quindi, è figlio unico della situazione interna del PD, in cui pochissimi erano disposti ad andare verso il M5S e moltissimi erano invece perfettamente disponibili all'abbraccio mortale con il PdL, pur tradendo in maniera plateale il paletto elettorale "MAI CON IL PdL" che TUTTI i dirigenti del PD hanno sempre urlato a destra e a manca.
Ovviamente, queste persone sono quelli che ora accusano il M5S di oltranzismo e gli rimproverano di aver "costretto" il PD a fare l'inciucio "per il bene del paese".
Beh, io a questa favoletta non credo affatto, mi dispiace. I quadri dirigenti del PD si sono mostrati per quello che sono realmente, e tutto questo non è mica colpa di Grillo, è solo colpa loro. Voi elettori e simpatizzanti del PD dovreste inseguirli con i forconi, per come questi quaqquaraqquà vestiti a festa vi hanno tradito.
Sbatteteli fuori, gli affaristi, i baciapile e i professionisti del Palazzo. Sbattetele fuori, queste serpi in seno, se siete capaci. Fareste un gran favore all'Italia oltre che al partito.