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Il ritorno dei Mona, e dei loro tirapiedi verdevestiti

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Oderico
view post Posted on 6/4/2014, 09:56 by: Oderico     +1   -1
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Sicuramente non vi saranno sfuggite le notizie sulla retata di “Venetisti” e altri “indipendentisti” avvenuta qualche giorno fa. Avrete sentito le diverse reazioni che questi arresti hanno suscitato e approfitto della vostra cortese attenzione per fare, da Veneto, alcune personali considerazioni sui personaggi in questione, le loro idee e ciò che li circonda.
Mi aiuta anche il fatto che la “centrale” di questo complotto si trovi a 6 Km da casa mia e alcune delle persone coinvolte siano abbastanza conosciute da queste parti.

La prima considerazione da fare è che si tratta di una “replica” del 1997, quando un gruppuscolo di sedicenti “Serenissimi” occupò il Campanile di San Marco a Venezia per un'azione dai contorni e dalle intenzioni ancora indefinibili.
Cosa volevano fare quei tizi scarsamente scolarizzati e notevolmente ingenui?
Un'azione dimostrativa? E per dimostrare cosa?
Oppure pensavano, col loro “luminoso esempio”, di far scoppiare la “rivolta” dei Veneti contro il governo di Roma?
Peccato, però, che nessuno si sia mosso e la loro bravata si sia conclusa in Tribunale non per reati politici, ma per cose meno nobili (ed evitabili): sequestro di persona, resistenza a Pubblico Ufficiale e detenzione di armi (?) come il camion-carrarmato fatto in casa.
17 anni dopo, le cose in Veneto sono cambiate (non in meglio) e un paio dei reduci della “gloriosa impresa” (tuttora esaltata da quattro gatti velleitari) hanno pensato di ripetere pari pari il copione d'allora venendo fermati, stavolta, prima di realizzarlo.
Mi sento di dare a costoro il beneficio del dubbio o, perlomeno, dell'incoscienza: è probabile che il loro complotto non rappresentasse un reale pericolo per l'Unità d'Italia, ma il fatto che preparassero un nuovo “carrarmato” in grado di fare comunque dei danni non depone a loro favore.
Né mi pare che la loro visione politica sia migliorata, visto che il secessionismo Veneto resta confinato a una ridicola minoranza di squittini o viene “minacciato” da una Lega in grave caduta di consensi e credibilità.
Tutti, prima o poi, facciamo delle “monade” ma il ripeterle potrebbe configurarsi come reato. :tl_banana:

La già citata Lega merita ulteriori considerazioni.
Nel 1997 accusò i “Serenissimi” di essere “nipotini dei servizi segreti” salvo, poi, accorgersi che godevano di una qualche popolarità. A quel punto fecero retromarcia arrivando a tirar su qualche gazebo per raccogliere fondi per le loro famiglie.
Classico opportunismo da quattro soldi.
Oggi i legaioli partono subito in quarta difendendo a spada tratta la Compagnia dei Mona, “ordinandone” la scarcerazione e organizzando per oggi una manifestazione di "solidarietà".
Ma la faccia tosta dei verdevestiti si spinge oltre arrivando a “recuperare” uno dei loro più disprezzati ex-nemici: Franco Rocchetta, già ideologo di quella “Liga Veneta” che 20 anni fa dialogava alla pari con la “Lega Lombarda” per poi essere defenestrato da Bossi e dalle sue marionette venete.
L'ineffabile Borghezio è andato perfino a trovarlo in carcere e io, malizioso come sempre, mi auguro si sia preso uno sputo in faccia con l'invito di trasmetterlo a Bossi e al Cerchio Magico.
Ma, si sa, in tempo di guerra non si butta via nulla e anche quattro voti possono fare la differenza tra una figuraccia e un fallimento; con buona pace dell'intelligenza e della coerenza.
 
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