| Bene, ma bisogna valutare anche le alternative. Tolte le "solite" formazioni, qualcosa resta: M5S, ALDE, Lista Tsipras. Il resto è la solita galassia di frammenti.
Viste le esternazioni più o meno gonfiate ma, comunque, violente del sig. Grillo il M5S non ha guadagnato presso di me maggior credibilità. Fermo restando che molte idee e proposte dei Pentastellati continuano a piacermi, la loro "strategia" (?) continua a basarsi su uno sprezzante autoisolamento dal mondo intero con qualche vaghissima promessa di apertura non si sa bene verso chi. Quanto, poi, a cosa accadrebbe se vincessero queste Europee, mi pare di sentire discorsi fuori da qualsiasi logica: via Renzi e Napolitano, elezioni anticipate, processi ai giornalisti sgraditi... non si rendono conto che si devono eleggere i nostri rappresentanti al Parlamento UE e non fare un referendum sui Destini della Patria? A quanto pare no, ma non provate a spiegarglielo.
ALDE, che si presenta come una "nuova" alleanza liberista e moderata, credo possa piacere a chi auspica un approccio pragmatico, magari "di destra" ma senza farsi abbindolare dalle cavolate stile Farsa Italia. Difficile dire se arriverà al quorum ma la trovo un'alternativa rispettabile se non altro nelle intenzioni.
Non nascondo di essere attratto dalla Lista Tsipras: per chi ancora si sente "di sinistra" o, perlomeno, "più a sinistra" del PD in salsa Renzi o di una SEL ondivaga e incapace di camminare da sola è senz'altro meglio dei relitti del comunismo ri(af)fondatore post-Bertinottiano. Il Greco ha un'idea di Europa che nulla ha a che fare coi burocratismi e i salvataggi delle banche, può sembrare "radicale" ma, dopo aver ascoltato gli invasati ducetti di Arcore e Genova, finisce per fare quasi la figura del moderato. Una cosa mi sta sullo stomaco: aver candidato un emerito imbecille come Casarini; ma nessuno è perfetto e per quel tale (che, comunque, non mi pare candidato nel mio distretto) non esprimerò certamente la mia preferenza.
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