CITAZIONE (jockohomo @ 20/5/2014, 21:20)
Caro Oderico ho letto il tuo intervento riguardo Maroni eccetera e per par condicio ti dico (se la memoria non m'inganna comunque e' cosa certa che al governo fosse il centrosinistra) che quando l'attuale capo dello stato era minintern le forze di polizia si son lamentate perche' non c'erano fondi per comperare i pneumatici e giravano con le gomme liscie con tutti i rischi annessi e connessi in caso d'inseguimento....Ora che finalmente nasce una forza anzi un movimento politico che parte dal basso e non dai vechci partiti riciclati in nomi nuovi ma facce solite...ecco che si grida al lupo al lupo.....certe uscite Grillo se le puo' risparmiare ma lungi dal paragonare il grillo ai tanti responsabili della situazione italiana..ecco io li vorrei andare a parare ..qundi gli ottusi da che parte stanno per la maggior parte????
Hai buona memoria, quindi ricorderai i miei pareri positivi su alcune delle proposte fatte da Grillo (il M5S ancora non c'era) su temi come l'eleggibilità dei Parlamentari, i limiti al numero dei mandati e quant'altro.
Rimangono, per me, idee quasi rivoluzionarie per il nostro Paese e già la loro realizzazione costringerebbe i partiti a cambiare facce e mentalità in tempi non biblici.
Solo per questo fatto io "dovrei" sostenere il Movimento, ma non ci riesco: i toni istrionici e vittimistici del leader-padre-padrone, la "sindrome da accerchiamento" di cui soffrono i militanti, la loro insofferenza ai dubbi e critiche altrui mi danno la sempre più netta impressione di assistere a un copione già visto.
Se, a ciò, aggiungiamo lo sprezzante rifiuto ad aprire qualsiasi canale di comunicazione con altre forze pur avendo la possibilità di condizionarle e non esserne condizionati (8 milioni di voti non sono bruscolini), mi pare di tornare ai tempi del Pannella che sbraitava contro "i partiti dell'ammucchiata" salvo, poi, allearsi con tutti e combinare nulla con nessuno.
Con l'aggravante che lui tutti quei voti non li aveva, ma Grillo sì.
Potrei anche citare il MSI di Almirante che, a cavallo tra gli anni '70 e '80, raccoglieva un consistente voto di protesta senza farne, però un bel nulla... ma, nel suo caso, aveva ancora contro "l'arco costituzionale".
Nessuno nega le responsabilità dei "vecchi" politici, ma come faccio a trovare qualcosa di davvero "nuovo" in un M5S che "si chiama fuori" e sbraita sulla decadenza del Paese rimanendo mollemente seduto in panchina?
Questo lo sanno fare anche PD e centrodestra, con la differenza che "loro" vogliono governare (malamente, certo) mentre Grillo no. O, perlomeno, solo alle "sue" condizioni: chi si crede di essere?
Si sta parlando di Europa, dove si prendono decisioni ben più importanti di quelle prese a Roma: che pensa di fare, il Beppe, a parte voler uscire dall'Euro senza sapere quale moneta adotterà?
Crede davvero di vincere? E, se anche vincesse, cosa gli darebbe il diritto di chiedere la testa di chi gli è sgradito?
Qui stiamo parlando di lui, quindi non mi dilungo a descrivere la nausea uguale e contraria che provo nei confronti dei suoi principali avversari chiedendomi: dov'è la differenza?