DELITTI INSOLUTI

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marrana

Posted on 31/10/2014, 11:12

Ciao,
volevo scrivere due righe a proposito nella tag, ma due volte su tre non mi parte il messaggio.

Sarà la maledizione dei faraoni che colpisce?

Da tempo sono presa dai vari delitti insoluti, in particolare la scoperta del cadavere di Elena Ceste mi fa lavorare la mente in congetture non proprio favorevoli verso il marito.
Ho seguito tutte le notizie sui fatti e le interviste a quell'uomo quando parla mi sembra un bambino quando si scatena in racconti fantastici con una foga tanto convinta che alla fine ci crede pure lui.

Spero che si arrivi alla prova decisiva.

Edited by marrana - 31/10/2014, 16:43

danielegr

Posted on 31/10/2014, 12:31

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Di delitti insoluti purtroppo è pieno il mondo: citiamo, per esempio Simonetta Cesaroni uccisa nel 1984 con una trentina di coltellate, e ce ne sarebbero molti (troppi) altri. Non ho voluto seguire particolarmente l'omicidio della signora Ceste (ci sono ancora dei dubbi sul fatto che si sia trattato di omicidio e non di incidente), ma da quel poco che ho visto anche a me non piace molto il marito.

espero

Posted on 1/11/2014, 12:04

Non mi interesso molto di cronaca nera pero' ho ricordo di tanti casi complessi, insoluti e irrisolvibili.
Forse non si puo' mai sapere tutto.

Oderico

Posted on 2/11/2014, 10:40

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Quando ci si trova di fronte a casi "insoluti" o "irrisolvibili" si dovrebbe stare molto attenti: il rischio di accanirsi contro il "colpevole ideale" è molto forte.
Il marito della signora Ceste appare antipatico o peggio? Può essere, ma lo era altrettanto quel Pappalardi accusato di aver ucciso i due figli e incarcerato per questo, salvo poi scoprire che era del tutto innocente.
Alberto Stasi, fidanzato della povera Chiara Poggi, è un tipo quantomeno ambiguo e amante della pedo-pornogafia?
Può darsi, ma ciò fa di lui, automaticamente, un efferato omicida?
Il "caso Cucchi" è un episodio vergognoso?
Certamente, ma l'assoluzione di tutti gli attuali accusati non è, in sé, uno scandalo se mancano prove certe della loro colpevolezza.

Non è un tema nuovo: ne parlò il Manzoni nella sua "Storia della Colonna Infame", riabilitando la memoria di un povero barbiere indicato come "untore" e fatto confessare sotto tortura...

marrana

Posted on 6/11/2014, 15:01

hai ragione ode,
ma qui più si avanza e più spuntano confronti a suo sfavore:
Le bugie sui tempi, le sue accuse ad altri per depistare
le intercettazioni.

La madre sparisce e ai quattro figli si toglie da subito il loro adorato canino.
Aveva paura del suo fiuto?

Oderico

Posted on 6/11/2014, 21:02

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Non mi fido dei resoconti "mediatici", tesi spesso a creare "il caso" o "il mostro": il caso dei fratellini Pappalardi e l'accanimento contro il loro padre mi sembra la dimostrazione di tutto ciò.
Sono le prove, non i servizi giornalistici e le sensazioni che essi trasmettono, a dimostrare la colpevolezza di una persona.

Insel

Posted on 10/11/2014, 08:06

Non amo i giudizi affrettati, soprattutto in questi casi...tuttavia mi sembra strano che Elena Ceste abbia potuto percorrere quasi un chilometro nuda, senza scarpe e senza occhiali, in una mattina invernale e tenendo conto che era molto miope.

Oderico

Posted on 10/11/2014, 11:15

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Questo potrebbe dimostrare che non è stata una fuga volontaria: rimane da stabilire chi l'abbia portata via e non è ancora detto sia stato sia stato il marito...

marrana

Posted on 5/12/2014, 19:38

A me pare che negli ultimi tempi i delitti si consumino spesso in famiglia.
Il luogo che più dovrebbe darti sicurezza, sta diventando un centro di tensioni negative.

Ultima vittima quel bimbo di otto anni ......sto aspettando con angoscia che le ultime notizie mi diano torto.

Oderico

Posted on 5/12/2014, 20:21

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Purtroppo non è una novità.
Oltre alle violenze domestiche perpetrate quasi sempre da uomini rozzi e maneschi, non è raro che le molestie sessuali subite da minori vengano da parenti o persone "amiche" della famiglia. Ciò le rende ancor più difficilmente confessabili da parte delle piccole vittime..

marrana

Posted on 10/12/2014, 10:19

La madre di Loris.
Ecco cosa succede quando la mente umana ha delle falle, chi vive vicino lo sa perchè sicuramente ne avverte i segnali, ma spesso lo tiene nascosto o lascia che il tempo scorra anche perchè spesso il soggetto rifiuta di essere aiutato da chi di competenza.
I bambini quasi sempre diventano vittime dei loro deliri.
Bisognerebbe tenere a mente questo e regolarsi di conseguenza.

Oderico

Posted on 10/12/2014, 21:16

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Per ora sarei piuttosto cauto nell'attribuire il delitto alla madre.
Allo stesso modo, mi chiedo se, in caso di colpevolezza, non si sia di nuovo davanti a un "caso Franzoni" in cui il delitto viene mentalmente "cancellato", "rimosso" e quindo "negato" da chi lo ha commesso.
Ciò ci colpisce di più perché a commettere il misfatto è l'ultima persona che si ritiene in grado di farlo: la madre... ma proprio per questo saremmo di fronte alla follia, più che al dolo.

danielegr

Posted on 11/12/2014, 17:40

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La colpevolezza della madre sembra sempre più probabile. Io però sono traumatizzato dalle notizie che leggo quasi ogni giorno.
sul Secolo XIX di oggi leggo della scomparsa di un bambino a Bordighera, e pare che sia stata la madre a ucciderlo e a buttarlo in mare. A Rapallo un uomo prima riempie di botte la compagna, poi l'uccide con due diversi coltelli, che poi mette nella lavastoviglie: infine prende in braccio il bambino di 13 mesi e si butta dal quinto piano. Morti entrambi, naturalmente.
E altri casi ancora. Ma cosa sta succedendo, il mondo è impazzito se anche i genitori uccidono la propria prole.

Oderico

Posted on 11/12/2014, 20:26

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Che vi sia follia, non c'è dubbio. Ma casi di genitori, soprattutto padri, che uccidono il resto della famiglia per suicidarsi subito dopo non sono nuovi.
Secondo alcuni, può accadere che in queste persone esploda improvvisamente il timore di non riuscire più a mantenere o proteggere coniuge e figli, quindi li uccidono per "risparmiare loro" le conseguenze di ciò, per "salvarli" dal proprio fallimento economico o morale. Spesso più presunto che reale.
Casi del genere, fino a qualche tempo fa, rimanevano confinati nelle cronache locali; oggi diventano materia per speculazioni mediatiche finalizzate solo alla cattura dell'audience.
D'altra parte, la normalità non fa notizia.

Insel

Posted on 15/12/2014, 17:12 +1

Capire i motivi per i quali una madre uccide il proprio figlio è assai difficile, per cui il processo spesso è solo indiziario e caratterizzato da grosse lacune. Nel caso di Cogne mancano il movente e l'arma del delitto, il tempo a disposizione si è rivelato piuttosto scarso, in compenso le congetture più strampalate si sono dipanate nel corso di innumerevoli trasmissioni-spazzatura. Lo stesso che si verifica oggi nel caso del bambino Loris, con maggiori elementi a disposizione, dalle fascette alle telecamere ai tempi decisamente più lunghi.
Risultato: la mamma di Loris sarà condannata in mancanza di altri indiziati, come è successo alla Franzoni, e il circo mediatico per un po' avrà materiale di cui morbosamente occuparsi.

Io non so se queste due madri siano colpevoli, nè spetta a me stabilirlo, ma sono molto disgustata dagli spettacoli televisivi su cui mi capita di fare zapping e soprattutto da quella disgustosa compagnia di giro, sempre la stessa da anni, costituita da psichiatri, criminologi, magistrati e via discorrendo, che si parla addosso ripetendo le medesime banalità. Non se ne può più.

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