Non ricordo che qualcuno mi abbia fatto la famosa domanda e non posso neppure dire che fosse un problema di sesso perchè neanche ai miei fratelli veniva chiesto cosa volessero fare da grandi. Dopo le medie la strada che mi si apriva davanti era limitata, le possibilità di andare all'università a Cagliari o a Sassari (il Continente non era che un sogno), non c'erano nè per me e neppure per i miei fratelli per problemi economici. Quindi potevo solo scegliere le magistrali o ragioneria, avrei voluto fare la geometra ma a quel tempo c'era solo una ragazza iscritta in una classe di baldi giovani che era più maschiaccio lei di tutti gli altri messi insieme! Le magistrali non avevano una bella nomea, andavano solo le ragazze che volevano concludere gli studi un anno prima ed era frequentata soprattutto da giovani dei paesi limitrofi. Il campanilismo che brutta bestia, pensandoci con il senno di poi penso che sarei stata una brava maestra. Le materie letterarie erano le mie preferite ma alla fine mi sono appassionata anche alla ragioneria. Il mio lavoro mi piaceva e quando chiudevo un bilancio e tutto quadrava provavo soddisfazione.
I miei figli hanno fatti entrambi il liceo classico, la più grande avrebbe voluto fare veterinaria ma mio marito pensava, erroneamente, fosse un lavoro più adatto a un maschio. Se la immaginava in campagna a dover avere a che fare con pastori o allevatori!
Alla fine ha optato per ingegneria e ora svolge il suo lavoro con passione. L'altro mio figlio ha optato per l'informatica, ha fatto dei corsi e ora sta gestendo la sua attività con sacrificio e non certamente con lauti guadagni. Ma di questi tempi cosa pretendere? Se si riesce a sbarcare il lunario è già un successo.
Mi ha molto divertito il lavoro che avrebbe voluto fare Daniele! Come dargli torto? Passare a fine mese a riscuotere dei soldi ossequiato e temuto da tutti
Oderico di tua figlia ho un ottimo concetto! E' una ragazza intelligente, spiritosa e come dici tu decisa. Le auguro ogni bene.
Emmegi leggo un pò di amarezza in ciò che hai scritto. Su' con la vita e non leggere più le poesie del Leopardi
Un caro saluto alla mia vecchia e confortevole casa