LINUX, microcorso

io che faccio un microcorso su linux? la realtà supera la fantasia!

beh, prima di tutto le motivazioni di questo microcorso: girando qua e là per la rete ci troviamo spesso a leggere, nel bene o nel male, di questo misteriosissimo sistema operativo, che, data l'evoluzione storica del mercato informatico è ben poco diffuso. c'è chi avrebbe curiosità sufficente a provarlo, ma si sa, cambiare è sempre difficile. in questo modo spero di semplificare un pochino la vita a chi si trova titubante nel passare da windows a questo nuovo modo di usare il pc.

dunque, abbia inizio il microcorso. la cadenza sarà del tutto casuale, per iscriversi è sufficente leggere questo topic e postare eventuali domande alle quali io sia in grado di rispondere.

piccolo avvertimento... non preoccupatevi più di tanto se uso qualche termine oscuro prima del dovuto, con un po' di pazienza cecherò di chiarire tutto.

una nota per gli esperti di linux: io non sono un megaesperto, e questo minicorso è dedicato a chi si avvicina al mondolinux per la prima volta. anche se vi viene l'orticaria a leggere l'elogio della gui o delle distro clicca e vai, trattenete le vostre stroncature. per chi comincia ritengo sia meglio un approccio soft (piccolo quiz per espertoni: come si chiamava la distro da cui deriva slackware?).

1. breve storia di linux

linux nasce nel 1991, dal progetto di uno studente di informatica dell'università di helsinky, linus torvalds. linus aveva cominciato a lavorare ad un suo sistema operativo utilizzando come base minix. il nome che linus aveva dato alla sua creatura era freax, parola che richiamava "free" (libero) e "freak" (smanettone), a cui aggiungeva la classica x finale dei sistemi operativi di tipo unix.
nel 1992 linux (divenuto un vero e proprio sistema operativo con l'introduzione di lilo, programma che permette l'avvio del sistema) viene posto sotto licenza gpl (diventa cioè software libero a tutti gli effetti); da quel momento si cominciò a lavorare per far sì che i programmi del progetto gnu (acronimo che significa "gnu is not unix" e che si proponeva di scrivere un clone libero e aperto di unix) funzionino con linux. il kernel ufficiale del progetto gnu è ancora in lavorazione, quindi linux (o, come alcuni preferiscono, gnu/linux) è il kernel ufficiale de facto. kernel? sì, linux in sè non è un sistema operativo completo, bensì solo un kernel (cioè un programma che si occupa di "fornire ai processi in esecuzione sull'elaboratore un accesso sicuro e controllato all'hardware" (da wikipedia).
nel 1993 nasce la prima distribuzione universalmente riconosciuta, yggdrasil (oggi scomparsa), mentre nel '94 nasce slackware (la più vecchia distribuzione attualmente attiva). e cos'è una distribuzione? se linux è il kernel, la distribuzione - o distro - è il vero e proprio sistema operativo: oltre al kernel (fondamentalmente uguale per tutte), ogni distribuzione ha tutto un suo set particolare di programmi (server x, programmi per navigare in internet, programmi di posta elettronica, desktop manager, terminali, ...).

1a. le distro
esistono centinaia di distribuzioni, ma le più usate sono poche:
-slackware
-gentoo
-debian
-ubuntu
-knoppix
-suse
-mandriva
-fedora

esistono diversi modi di classificare le distro; si possono distinguere le live (come knoppix e simili, che sono in grado di funzionare direttamente da cd) da quelle che si installano. oppure le rpm (red hat, fedora, mandriva, suse, yellow dog, ...) dalle deb (debian, knoppix, ubuntu, simply mepis, ...) e da quelle basate sui sorgenti (slackware, gentoo, lfs, ...).

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ok, aspetto domande, prossimamente la seconda parte.

Edited by vic vega - 24/12/2006, 10:26

messaggio dalla regia...

mi è stato fatto notare che il minicorso stava in una sezione in sola lettura. ora è anche scrivibile, quindi scrivete!

dunque... sul mio pc di casa convivono winxp e linux (nello specifico ubuntu 6.06.1). il "problema sta nella preparazione della casetta per linux. siccome (a meno di non comperare un hard disk nuovo come ho fatto io) windows è preinstallato, bisogna prima di tutto ridurre lo spazio a disposizione di windows e creare altre due partizioni (una che occupi quasi tutto lo spazio residuo e una che di solito si consiglia di creare il doppio della ram... ma con le ram di oggi basta molto meno). la prima partizione (quella più grossa) ospiterà il sistema operativo e dovrà essere formattata ext3 o reiserfs (sono i filesystem più comuni per linux, non è indifferente usare l'uno o l'altro; se volete mi documento bene sulle differenze e poi vi dico); l'altra è una partizione di swap (cioè funziona da ram aggiuntiva) e i ben informati consigliano di crearla nelle prime sezioni del disco (per questioni di velocità), ma cambia poco.

la distro più adatta per uso domestico? non che io ne conosca moltissime, ho usato knoppix (da cd), mandriva, suse, linspire (da cd) e attualmente uso ubuntu. sono tutte distro di uso molto semplice, con menzione particolare per ubuntu (fin qui l'interfaccia testuale l'ho usata ben poco, e all'inizio il vero scoglio è quello. normalmente si consigliava di partire con mandriva, ma direi che una qualunque di quelle citate (e aggiungerei anche fedora) sono perfettamente newbie-friendly.

linux nasce come s.o. testuale, ma le interfacce grafiche (le più usate sono kde -già citata da scleva- e gnome) esistono già da molto, e con esse un gran numero di applicazioni grafiche.

e fra le applicazioni ne esistono anche molte "multipiattaforma", cioè esistenti anche per windows ecc. (firefox, thunderbird, openoffice); addirittura, installando wine è possibile usare applicativi windows (già: navigare con i.e. sotto linux!)!

per daniele: hai scaricato l'rpm o il sorgente? hai provato a usare il package manager di mandriva (urpmi)?

tornando al post di scleva... oltre a vi esistono anche nano e emacs come editor testuali, lynx per navigare in internet da testuale, da riga di comando si può perfino masterizzare!

2. la scelta della distro

non esiste una distro che vada bene per tutto e per tutti. alcune distro sono dedicate a determinati campi di utilizzo (editing audio, uso in dispositivi particolari, ...), altre sono dedicate ad architetture specifiche (yellowdog è solo per powerpc, ovvero per computer apple), altre a nicchie ben definite di mercato (per esempio, solo al mercato asiatico). rimanendo sulle architetture che è più probabile trovare in ambito casalingo, la scelta è comunque molto vasta. ridurrei a quelle distribuzioni che ho già citato nei miei post precedenti, o poco più (ci sono esperimenti interessanti come symphonyos). comincio a dire che per chi comincia non è il caso di usare distribuzioni come slackware, gentoo, debian o lfs. sono distribuzioni (beh... lfs non è neppure una vera e propria distribuzione...) molto complesse già in fase di installazione (hanno installer testuali o semi-grafici e richiedono, gentoo in particolare e lfs all'estremo, una massiccia interazione dell'utente. poi, una volta installate, sono quelle che probabilmente massimizzano le prestazioni della macchina, ma intanto ci metti settimane prima di poter accendere il pc e usare la tua gentoo.) e a volte, è il caso di slackware, mancano di strumenti per semplificare l'installazione degli applicativi oppure usano versioni non "all'ultimo grido" di kernel e applicativi, cosa che ha i suoi pro (usi programmi testati e stabili) ma anche i suoi contro (non benefici delle correzioni apportate nelle versioni più recenti).

venendo alle distro iù a portata di click, i consigli ruotano in genere intorno a 3 nomi: mandriva, suse, ubuntu.

2a. mandriva

distribuzione francese nata come "fork" di red hat e col nome di mandrake, è passata dalle stelle della new economy alle stalle de quasi fallimento (intorno al 2004-2005) per poi riprendersi e inglobare altre distro gloriose (conectiva, per fare un esempio). da queste fusioni è nato il nuovo (e orrendo, a detta di molti) nome "mandriva", che ha anche risolto una causa legale che vedeva la società imputata per l'uso del nome mandrake (noto personaggio dei fumetti). da qalche tempo ha preso a numerare le versioni con un numerale che indica l'anno, così laq versione più recente è la 2007. è classicamente considerata LA distribuzione per i principianti, e in effetti è di uso molto semplice. dà un'ampia scelta di applicativi, permette di installare da subito diversi ambienti grafici (kde e gnome ma anche diversi altri), e il suo punto di forza sta nel centro di controllo (ricordo bene il nome?), che poi altro non è che il corrispettivo del pannello di controllo di windows. è una distro basata su pacchetti rpm, i più comuni fra i cosiddetti "precompilati", quindi l'offerta di software è mastodontica, anche senza dover compilare a mano il codice sorgente (anche se a volte serve lo stesso).

2b. suse

distribuzione tedesca, acquistata alcuni anni fa da novell. nasce come fork di slackware, ma passa presto a un'architettura simil-red hat (infatti anche suse usa pacchetti rpm). oggi la versione per i "privati" si chiama opensuse e non contiene software con licenza proprietaria. questo significa che (per esempio), per visualizzare video wmv bisogna installare manualmente il codec. ha il punto di forza in yast, che non è altro che il programma che automatizza l'aggiornamento e l'installazione degli applicativi, di utilizzo piuttosto semplice (ma, a memoria mia, anche discretamente lento).

2c. ubuntu

premetto che qui sono un po' di parte, dato che è la distro da cui sto scrivendo questo post. e, proprio per questo motivo, è anche la distro di cui vi posso dare più informazioni.

distribuzione sudafricana, derivata da debian, ha solo due anni ma è diventata la più scaricata da internet. è molto semplice da usare e molto leggera (richiede un solo cd, contro i 3-5 di mandriva e suse), si installa rapidamente (in una pausa pranzo... in 25 minuti hai ubuntu funzionante sul pc e l'interazione con l'installatore sta tutta nelle prime fasi). per poter fare questo, però, limita l'offerta. ubuntu, di base, usa gnome come desktop grafico. altre versioni usano altri desktop (kubuntu usa kde, xubuntu usa xfce, fluxbuntu usa fluxbox, ebuntu usa enlightenment). se vuoi ubuntu con kde, dovrai installare kde a posteriori. inoltre, essendo basata su debian (quindi molto rigorosa sulla filosofia del software libero e aperto), di base non installa pacchetti proprietari (codec e driver proprietari, skype e altro software del genere). questo fa sì che per farne una distro pienamente utilizzabile ci si impieghi qualche tempo, ma le operazioni non sono particolarmente complesse (alcune richiedono l'uso della riga di comando, ma fatte quelle il terminale va quasi a prender polvere).
la versione più recente è la 6.10 (anno e mese di uscita, così ubuntu viene numerata; e si usano comunemente anche dei nomi: la 6.10 è edgy eft o anche solo edgy), io uso la 6.06.1 (dapper drake, detta anche solo dapper) e non penso di aggiornare, dato che dapper sarà supportata fino al giugno 2011.



di base, la dotazione di software delle varie distro è più o meno sempre la stessa, a parità di ambiente grafico, quindi grossomodo le possibilità dell'una o dell'altra distro sono le stesse.

io farò sempre riferimento a ubuntu, casomai, se ricordo qualche grossa differenza, parlerò anche di come fare la stessa cosa con suse o mandriva. ah... con debian le azioni saranno pressochè le stesse che si fanno con ubuntu...

dipende da cosa ci devi fare.
per il 99% della vita quotidiana di un utente casalingo linux va alla grande, come qualunque altro sistema operativo.

i vantaggi sono:
- maggior stabilità rispetto a windows (anche xp)
- costruzione più orientata alla sicurezza (unix, e linux di conseguenza, nasce in ambiti di rete, dove la sicurezza è essenziale)
- miglior gestione dello spazio disco (quante volte hai deframmentato windows? ecco, i filesystem per linux si autodeframmentano)
- modularità (non ti serve un certo servizio? puoi decidere di non averlo nel codice)
- libertà di scelta (estrema!)
- filesystem gerarchico (un po' tecnico... se a te serve che una certa cartella contenga tanti file piccoli puoi farla diventare una vera e propria partizione formattata reiserfs, mentre il resto può essere formattato ext3... per farla breve, puoi sfruttare al meglio le varie caratteristiche dei singoli filesystem)
- altri che mi verranno in mente

evito i discorsi sul software libero/aperto, se ne potrà riparlare. è più che altro filosofia, non tanto un vantaggio o uno svantaggio.

ovvio che ci siano anche svantaggi, ed eccone una carrellata:
- necessità di usare la riga di comando (in sè non è uno svantaggio, tutt'altro, ma per chi proviene da windows non è naturale)
- pressochè impossibilità di utilizzare i videogiochi più noti (si può bypassare, ma è comunque un po' complesso)
- scarsità di programmi (vero e non vero... ma certo non c'è l'offerta che c'è per windows)
- spesso, necessità di installare manualmente i codec per alcuni formati audio/video molto comuni (ma non è detto che si debbano dare i comandi via testo, con ubuntu l'ho fatto in automatico)
- anche qui, mi riservo di farmene venire in mente altri.

di conseguenza, se non ti interessa giocare ai videogiochi più modaioli, devi solo navigare, ascoltare musica, fare immagini glitterate e usare una office suite, linux ha sostanzialmente più vantaggi che svantaggi. chiaro che se devi usare un gestionale per azienda o hai appena acquistato l'ultimo videogioco sfornato da microsoft... beh, si sa qual è l'unica scelta...

fogli di calcolo? openoffice! (tra l'altro è multipiattaforma, io lo uso in ufficio su windows)

quanto alla gradualità, io a casa ho un magnifico hard disk da 160 gb: 80 per xp e 80 per le distro che si sono succedute (mandrake/mandriva, suse e ubuntu).

i comandi testuali sono un pochino meno intuitivi di quelli del prompt di dos, ma con le distro che ho indicato si usano veramente poco, e comunque basta un minimo di pratica e non ti sarà difficile capire cosa fa

(risposta: installa il programma "nomeprogramma" partendo dal suo codice sorgente... non ti spaventare, ci sono modi più semplici di installare applicativi!)


















ho editato perchè mancava un pezzettino... oramai questo comando non lo uso praticamente più... però mi pareva che mancasse qualcosa (il "./configure", che è abbastanza importante).

Edited by vic vega - 27/12/2006, 18:49

che versione usi di openoffice? aggiorna alla 2 o successiva, ora c'è anche un sostituto per access, "base"!

ti ho convinta a informarti di più? wow! medagliamedagliamedaglia!