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LINUX, microcorso

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vic vega
view post Posted on 24/12/2006, 10:22 by: vic vega     +1   -1

viaggiare o stare fermi è solo un'intenzione

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2. la scelta della distro

non esiste una distro che vada bene per tutto e per tutti. alcune distro sono dedicate a determinati campi di utilizzo (editing audio, uso in dispositivi particolari, ...), altre sono dedicate ad architetture specifiche (yellowdog è solo per powerpc, ovvero per computer apple), altre a nicchie ben definite di mercato (per esempio, solo al mercato asiatico). rimanendo sulle architetture che è più probabile trovare in ambito casalingo, la scelta è comunque molto vasta. ridurrei a quelle distribuzioni che ho già citato nei miei post precedenti, o poco più (ci sono esperimenti interessanti come symphonyos). comincio a dire che per chi comincia non è il caso di usare distribuzioni come slackware, gentoo, debian o lfs. sono distribuzioni (beh... lfs non è neppure una vera e propria distribuzione...) molto complesse già in fase di installazione (hanno installer testuali o semi-grafici e richiedono, gentoo in particolare e lfs all'estremo, una massiccia interazione dell'utente. poi, una volta installate, sono quelle che probabilmente massimizzano le prestazioni della macchina, ma intanto ci metti settimane prima di poter accendere il pc e usare la tua gentoo.) e a volte, è il caso di slackware, mancano di strumenti per semplificare l'installazione degli applicativi oppure usano versioni non "all'ultimo grido" di kernel e applicativi, cosa che ha i suoi pro (usi programmi testati e stabili) ma anche i suoi contro (non benefici delle correzioni apportate nelle versioni più recenti).

venendo alle distro iù a portata di click, i consigli ruotano in genere intorno a 3 nomi: mandriva, suse, ubuntu.

2a. mandriva

distribuzione francese nata come "fork" di red hat e col nome di mandrake, è passata dalle stelle della new economy alle stalle de quasi fallimento (intorno al 2004-2005) per poi riprendersi e inglobare altre distro gloriose (conectiva, per fare un esempio). da queste fusioni è nato il nuovo (e orrendo, a detta di molti) nome "mandriva", che ha anche risolto una causa legale che vedeva la società imputata per l'uso del nome mandrake (noto personaggio dei fumetti). da qalche tempo ha preso a numerare le versioni con un numerale che indica l'anno, così laq versione più recente è la 2007. è classicamente considerata LA distribuzione per i principianti, e in effetti è di uso molto semplice. dà un'ampia scelta di applicativi, permette di installare da subito diversi ambienti grafici (kde e gnome ma anche diversi altri), e il suo punto di forza sta nel centro di controllo (ricordo bene il nome?), che poi altro non è che il corrispettivo del pannello di controllo di windows. è una distro basata su pacchetti rpm, i più comuni fra i cosiddetti "precompilati", quindi l'offerta di software è mastodontica, anche senza dover compilare a mano il codice sorgente (anche se a volte serve lo stesso).

2b. suse

distribuzione tedesca, acquistata alcuni anni fa da novell. nasce come fork di slackware, ma passa presto a un'architettura simil-red hat (infatti anche suse usa pacchetti rpm). oggi la versione per i "privati" si chiama opensuse e non contiene software con licenza proprietaria. questo significa che (per esempio), per visualizzare video wmv bisogna installare manualmente il codec. ha il punto di forza in yast, che non è altro che il programma che automatizza l'aggiornamento e l'installazione degli applicativi, di utilizzo piuttosto semplice (ma, a memoria mia, anche discretamente lento).

2c. ubuntu

premetto che qui sono un po' di parte, dato che è la distro da cui sto scrivendo questo post. e, proprio per questo motivo, è anche la distro di cui vi posso dare più informazioni.

distribuzione sudafricana, derivata da debian, ha solo due anni ma è diventata la più scaricata da internet. è molto semplice da usare e molto leggera (richiede un solo cd, contro i 3-5 di mandriva e suse), si installa rapidamente (in una pausa pranzo... in 25 minuti hai ubuntu funzionante sul pc e l'interazione con l'installatore sta tutta nelle prime fasi). per poter fare questo, però, limita l'offerta. ubuntu, di base, usa gnome come desktop grafico. altre versioni usano altri desktop (kubuntu usa kde, xubuntu usa xfce, fluxbuntu usa fluxbox, ebuntu usa enlightenment). se vuoi ubuntu con kde, dovrai installare kde a posteriori. inoltre, essendo basata su debian (quindi molto rigorosa sulla filosofia del software libero e aperto), di base non installa pacchetti proprietari (codec e driver proprietari, skype e altro software del genere). questo fa sì che per farne una distro pienamente utilizzabile ci si impieghi qualche tempo, ma le operazioni non sono particolarmente complesse (alcune richiedono l'uso della riga di comando, ma fatte quelle il terminale va quasi a prender polvere).
la versione più recente è la 6.10 (anno e mese di uscita, così ubuntu viene numerata; e si usano comunemente anche dei nomi: la 6.10 è edgy eft o anche solo edgy), io uso la 6.06.1 (dapper drake, detta anche solo dapper) e non penso di aggiornare, dato che dapper sarà supportata fino al giugno 2011.



di base, la dotazione di software delle varie distro è più o meno sempre la stessa, a parità di ambiente grafico, quindi grossomodo le possibilità dell'una o dell'altra distro sono le stesse.

io farò sempre riferimento a ubuntu, casomai, se ricordo qualche grossa differenza, parlerò anche di come fare la stessa cosa con suse o mandriva. ah... con debian le azioni saranno pressochè le stesse che si fanno con ubuntu...
 
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95 replies since 21/12/2006, 00:03   1185 views
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