Tema Libero

Parlamento TL, Le leggi proposte da noi

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Raghnar
view post Posted on 10/11/2007, 12:04     +1   -1




Partendo dal presupposto che ci sono ancora due o tre cose che vorrei chiarire (tipo come fare le leggi, che principi usare, ecc..), direi che potrmmo provare a partire sul serio.
Vediamo dove andiamo a finire con questo tipo di procedura.
Ho deciso di partire da: L'istruzione.
 
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_basura_
view post Posted on 10/11/2007, 14:56     +1   -1




pubblica istruzione quindi?? o istruzione comprendente anche quella privata??

partiamo dall'asilo o dalle superiori?? è importante stabilire anche questi punti di partenza, dopo di chè.. io ci sto..

gli altri che dicono???
 
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pirrone
view post Posted on 11/11/2007, 08:07     +1   -1




Il problema prioritario ed il peggior disastro d'Italia! :tl_lancillotto:
 
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_basura_
view post Posted on 11/11/2007, 08:38     +1   -1




il prioritario per me è la sicurezza, ma è crisi anche qui.. lo ammetto..
 
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pirrone
view post Posted on 11/11/2007, 08:55     +1   -1




Come si potrebbe affrontare il problema della sicurezza con una classe dirigente che vi provvede in proprio privatamente e che delega il problema a politici ignoranti ed incapaci di mettere il naso fuori dai confini nazionali per studiare le ricette altrui e che, se anche lo facesserro respingerebbero tutto ciò che potrebbe danneggiare i loro affari sporchi...
:tl_notok:
 
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_basura_
view post Posted on 11/11/2007, 09:00     +1   -1




infatti questi thread sono puramente utopici.. sono discussioni sulle leggi che NOI approveremmo.. creiamo un Parlamento all'interno di TL.. e vediamo cosa ne viene fuori.. a me l'idea stuzzica..
 
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pirrone
view post Posted on 11/11/2007, 09:22     +1   -1




Beh, allora ti propongo un piano di governo completo:
1)Istruzione, a me piacerebbe la privatizzazione (vera, cioè senza un euro di finanziamenti pubblici) dell'Università, all'americana (che resta la migliore università del mondo a detta anche dei tanti italiani che ci lavorano o da lì tornano in Italia), con un sola università pubblica per regione. Completa autonomia per ogni università per l'accoglimento degli studenti. Se una simile riforma sembra troppo drastica, in subordine mi basterebbe questa:
http://old.lavoce.info/news/view.php?id=&cms_pk=774
Autonomia scolastica vera: le scuole devono avere il diritto di reclutare o licenziare tutto il proprio personale dai professori ai bidelli, nessun posto garantito per nessuno.
2) Servizio pubblico: abolizione di trucchi e speculazioni sul precariato tipo legge Maroni, ed in cambio fine del posto garantito agli statali, nonchè alle aziende che vivono di soldi pubblici. Gli assenteisti che non sono tali per schizzofrenia, tumore o sclerosi a placche, ma solo per frequenti mal di testa devono andare a lavorare altrove e per le ferie e i periodi di malattia le Maldive devono essere escluse pena il licenziamento!
3) Sindacato:riforma tedesca o svizzera.
4) Sicurezza: lotta senza quartiere alle mafie con metodi americani (informatevi!), eliminazione della prescrizione e di tutte le procedure dilatorie nei processi penali e soprattutto civili, in questi ultimi obbligo di decisione in tempi certi come avviene per le cause di lavoro.
Per adesso mi fermo qui!
:tl_ok:
 
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_basura_
view post Posted on 11/11/2007, 09:51     +1   -1




ok, per ora possiamo cominciare da qui..

dico subito che molti punti mi trovano d'accordo.. ma ora ho poco tempo..
 
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Scleva
view post Posted on 11/11/2007, 09:57     +1   -1




Posso partecipare come " Quota rosa" a questo " Parlamento" ????????


Di base anche io sono d'accordo sulla proposta Pirrone......che vedo stranamente convertito ad idee centro-destriste
( Pirrone ha abiurato evviva )

Scherzi a parte mi sembra una analisi ponderata e seria nonchè onesta, per cui di base sono per sostenerla.
 
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Vitruvio1
view post Posted on 11/11/2007, 10:01     +1   -1




guarda Scleva che Maroni sta a destra e che la prescrizione ha salvato il sedere a Berlusconi, che sta a destra.

Detto questo, sono anch'io per la meritocrazia.
 
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pirrone
view post Posted on 11/11/2007, 13:21     +1   -1




CITAZIONE (Scleva @ 11/11/2007, 09:57)
Posso partecipare come " Quota rosa" a questo " Parlamento" ????????


Di base anche io sono d'accordo sulla proposta Pirrone......che vedo stranamente convertito ad idee centro-destriste
( Pirrone ha abiurato evviva )

Scherzi a parte mi sembra una analisi ponderata e seria nonchè onesta, per cui di base sono per sostenerla.

Vedi Scleva il motivo per cui sono contro questa destra non risiede nel mio passato ideologico comunista, ma nel fatto che questa è una destra che fa meno privatizzazioni della sinistra e che vuole bene agli USA, ma non si sognerebbe mai di applicare quelle ricette USA che funzionano benissimo! L'unica cosa che questa destra ha sempre apprezzato degli USA è ... quello che in USA non funziona: il suo sistema sanitario privatistico, criticato da un premio Nobel come Amartya Sen e dagli stessi americani, che ad ogni elezione ne promettono la riforma. Io ho provato il sistema americano e quello italiano e ti garantisco che il disastro italiano, almeno al Nord, è incomparabilmente meglio del sistema americano... L'elemento più rappresentativo di questa destra è ... Corona: tutto immagine e corruzione!
:tl_notok:
 
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view post Posted on 11/11/2007, 14:29     +1   -1
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Noi troppo odiammo e sofferimmo: AMATE! La vita è bella e santo è l'avvenir (G.Carducci)

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Alcuni punti sull'istruzione, basati principalmente sulle osservazioni di Pirrone:
- d'accordo sulla privatizzazione delle Università, d'accordo magari anche sul fatto che non debbano ricevere un quattrino dallo Stato. I soldi così risparmiati potrebbero, secondo me essere più utilmente utilizzati per la concessione di borse di studio agli studenti che dimostrassero di meritarlo. Su quest'ultimo punto sarei categorico: borse di studio SOLO a chi lo merita indipendentemente dal reddito familiare (altrimenti succederebbe che chi evade le tasse avrebbe anche il premio supplementare della borsa di studio).
- le Università, pur se non finanziate, dovrebbero comunque essere sottoposte a una supervisione da parte dello Stato, per accertare la serietà dell'insegnamento impartito.
Se l'Università supera questa verifica, il titolo di studio dalla stessa rilasciato dovrebbe avere valore assoluto, quindi con abolizione dell'esame di stato. Ovviamente le Università avrebbero la più totale libertà nell'assunzione/licenziamento dei Docenti e dei Dirigenti.
Più tardi cercherò di aggiungere qualcosa sulle scuole medie.
 
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pirrone
view post Posted on 11/11/2007, 15:32     +1   -1




CITAZIONE (danielegr @ 11/11/2007, 14:29)
Alcuni punti sull'istruzione, basati principalmente sulle osservazioni di Pirrone:
- d'accordo sulla privatizzazione delle Università, d'accordo magari anche sul fatto che non debbano ricevere un quattrino dallo Stato. I soldi così risparmiati potrebbero, secondo me essere più utilmente utilizzati per la concessione di borse di studio agli studenti che dimostrassero di meritarlo. Su quest'ultimo punto sarei categorico: borse di studio SOLO a chi lo merita indipendentemente dal reddito familiare (altrimenti succederebbe che chi evade le tasse avrebbe anche il premio supplementare della borsa di studio).
- le Università, pur se non finanziate, dovrebbero comunque essere sottoposte a una supervisione da parte dello Stato, per accertare la serietà dell'insegnamento impartito.
Se l'Università supera questa verifica, il titolo di studio dalla stessa rilasciato dovrebbe avere valore assoluto, quindi con abolizione dell'esame di stato. Ovviamente le Università avrebbero la più totale libertà nell'assunzione/licenziamento dei Docenti e dei Dirigenti.
Più tardi cercherò di aggiungere qualcosa sulle scuole medie.

Per continuare sull'esempio americano oltre alle borse di studio rilasciati esclusivamente per merito ci sono anche i prestiti d'onore che gli studenti restituiscono, trovato il lavoro: un prestito che sulla carta esiste anche in Italia, ma che nessuno in Italia ha visto mai...
Non sono d'accordo invece alla supervisione dello stato, ma a favore della totale abolizione del valore legale del titolo di studio, riforma che si porterebbe con se l'eliminazione dei concorsi pubblici un sistema di reclutamento che credo esista solo in Italia e, grazie alla nostra atavica corruzione, assolutamente inefficiente, sebbene sia il più costoso in assoluto. Si viene reclutati per titoli e colloqui è se un laureato vuole concorrere per un posto pubblico di magazziniere dovrà avere più chance di uno che laureato non è, del resto il colloquio chiarirà facilmente se il reclutando ha una vera laurea, utile al suo lavoro, e se non è uno psicopatico. Imparino tutti a procurarsi quanti più titoli è possibile per aumentare le probabilità di trovare un lavoro, piuttosto che sbattersi per trovare una raccomandazione!
Questa riforma sarebbe la fine dei vari CEPU ed aprirebbe la gara tra le università a cercare il curriculum che dà più garanzie di assunzione.
Lo Stato dovrebbe solo garantire, d'accordo con imprenditori ed università, una graduatoria obbiettiva tra le università circa le capacità di formare i migliori laureati, così come in USA avviene anche per l'istruzione media, non solo per l'università: graduatoria vitale per la retta delle università private ed anche per quelle pubbliche che non vogliano chiudere per mancanza di iscritti. Vorrei vedere quali università, con la spada di Damocle della retrocessione in graduatoria, si permetterebbero l'assunzione dei professori parenti, piuttosto che dei migliori sul mercato, e consiglierebbero ai loro migliori studenti e ricercatori di andare all'estero piuttosto che fargli ponti d'oro per trattenerli...
:tl_lancillotto:
 
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Maurizio4
view post Posted on 11/11/2007, 15:59     +1   -1




CITAZIONE (pirrone @ 11/11/2007, 09:22)
Beh, allora ti propongo un piano di governo completo:
1)Istruzione, a me piacerebbe la privatizzazione (vera, cioè senza un euro di finanziamenti pubblici) dell'Università, all'americana (che resta la migliore università del mondo a detta anche dei tanti italiani che ci lavorano o da lì tornano in Italia), con un sola università pubblica per regione. Completa autonomia per ogni università per l'accoglimento degli studenti. Se una simile riforma sembra troppo drastica, in subordine mi basterebbe questa:
http://old.lavoce.info/news/view.php?id=&cms_pk=774
Autonomia scolastica vera: le scuole devono avere il diritto di reclutare o licenziare tutto il proprio personale dai professori ai bidelli, nessun posto garantito per nessuno.
2) Servizio pubblico: abolizione di trucchi e speculazioni sul precariato tipo legge Maroni, ed in cambio fine del posto garantito agli statali, nonchè alle aziende che vivono di soldi pubblici. Gli assenteisti che non sono tali per schizzofrenia, tumore o sclerosi a placche, ma solo per frequenti mal di testa devono andare a lavorare altrove e per le ferie e i periodi di malattia le Maldive devono essere escluse pena il licenziamento!
3) Sindacato:riforma tedesca o svizzera.
4) Sicurezza: lotta senza quartiere alle mafie con metodi americani (informatevi!), eliminazione della prescrizione e di tutte le procedure dilatorie nei processi penali e soprattutto civili, in questi ultimi obbligo di decisione in tempi certi come avviene per le cause di lavoro.
Per adesso mi fermo qui!
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Premetto che non conosco il sistema americano, ma ti chiedo gentilmente di considerare le mie anche solo senzazioni:
La privatizzazione comporta moltissimi rischi, primo fra i quali quello di influenzare dalla parte del "padrone" chi mette i soldi, per intenderci anche l'indirizzo culturale e formativo. Ti faccio un esempio se Agnelli (per usare il nome di un imprenditore che non c'è più) comprasse un'università, assumesse insegnanti che vanno bene a lui, dipendenti che vanno bene a lui e libri che vanno bene a lui, influenzerebbe moltissimo anche la formazione degli studenti che escono dalla sua università.
Un dubbio: chi decide quali dipendenti della scuola siano da tenere o da cacciare? chi valuta il lavoro di centinaia di insegnanti, o di tecnici, o di segretari o di bidelli? servirebbe una struttura organizzatissima, ma assunta e diretta da chi?
Sull'argomento del posto fisso e garantito per gli assenteisti e statali, sono d'accordo, con l'unica attenzione di non penalizzare quelli che sono ammalati veramente e favorire quelli (che già da adesso) hanno i medici compiacenti che fanno certificati falsi anche di schizzofrenia ecc.
Sindacato: non conosco la riforma svizzera o tedesca, non posso dire nulla. Concordo che i sindacati della scuola italiana sono veramente ridicoli.
Sul punto 4 sono un po' perplesso, non conosco i metodi americani, ma a giudicare da come le mafie di tutti i tipi sono radicate in USA, direi che non funzionano benissimo.
Io vado un po' controcorrente, in uno stato democratico, la scuola pubblica deve essere il fiore all'occhiello, deve funzionare come un'orologio.
Dovremmo partire, secondo me, dal risparmiare le sovvenzioni a scuole private (sia religiose che no) ed usare i fondi per migliorare gli ambienti e le strutture delle pubbliche.
Le assunzioni devono essere fatte per concorso e meritocrazia, vere però, non con concorsi o con titoli truccati.
Si dovrebbe organizzare nella scuola un sistema di filtro e di controllo sul lavoro di tutti i dipendenti statali e sulle spese scolastiche. Non è detto che perchè non ci si è mai riusciti non lo si possa fare.
I nostri ricercatori universitari vanno in stati esteri (principalmente in USA) perchè da noi il contratto a progetto garantisce un reddito di 10.000-12.000 euro all'anno, in USA di 40.000-100.000. E' sufficiente per dire che università americane sono migliori?
Una constatazione: se i nostri ricercatori dopo l'università sono assunti da università straniere vuol dire che considerano la nostra formazione, nonostante tutti i difetti, molto valida.
Ho un limite, conosco solo un po' la scuola qui da noi, a Brescia, non so come sia in altri posti, mi piacerebbe conoscere in giro per l'italia la situazione come è ora, per decedere se cambiare radicalmente o no.
 
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view post Posted on 11/11/2007, 16:02     +1   -1
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CITAZIONE (pirrone @ 11/11/2007, 15:32)
Non sono d'accordo invece alla supervisione dello stato, ma a favore della totale abolizione del valore legale del titolo di studio, riforma che si porterebbe con se l'eliminazione dei concorsi pubblici un sistema di reclutamento che credo esista solo in Italia e, grazie alla nostra atavica corruzione, assolutamente inefficiente, sebbene sia il più costoso in assoluto. Si viene reclutati per titoli e colloqui è se un laureato vuole concorrere per un posto pubblico di magazziniere dovrà avere più chance di uno che laureato non è, del resto il colloquio chiarirà facilmente se il reclutando ha una vera laurea, utile al suo lavoro, e se non è uno psicopatico. Imparino tutti a procurarsi quanti più titoli è possibile per aumentare le probabilità di trovare un lavoro, piuttosto che sbattersi per trovare una raccomandazione!
Questa riforma sarebbe la fine dei vari CEPU ed aprirebbe la gara tra le università a cercare il curriculum che dà più garanzie di assunzione.
Lo Stato dovrebbe solo garantire, d'accordo con imprenditori ed università, una graduatoria obbiettiva tra le università circa le capacità di formare i migliori laureati, così come in USA avviene anche per l'istruzione media, non solo per l'università: graduatoria vitale per la retta delle università private ed anche per quelle pubbliche che non vogliano chiudere per mancanza di iscritti. Vorrei vedere quali università, con la spada di Damocle della retrocessione in graduatoria, si permetterebbero l'assunzione dei professori parenti, piuttosto che dei migliori sul mercato, e consiglierebbero ai loro migliori studenti e ricercatori di andare all'estero piuttosto che fargli ponti d'oro per trattenerli...
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Fino a un certo punto sono d'accordo ma non mi sembra giusto togliere il valore legale del titolo di studio e, di conseguenza, eliminare qualsiasi controllo statale sull'università. Penso per esempio a un medico: preferisco essere sicuro che quel pezzo di carta che ha incorniciato e attaccato nel suo studio sia il risultato di una Università che è stata verificata, controllata e certificata da un ente superiore (e possibilmente disinteressato). Un po' come sono, o meglio, come dovrebbero essere, le società di revisione e certificazione dei bilanci
Lo stesso discorso, ovviamente, vale anche per un avvocato penalista che difende un imputato, per un ingegnere che costruisce un ponte e via dicendo.
 
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57 replies since 10/11/2007, 12:04   1634 views
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