Tema Libero

Balrog2, Inviato il: 24/6/2009, 22:20

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SirLancillotto
view post Posted on 25/6/2009, 07:18     +1   -1




Infine eccomi qua.
Mi accingo a scrivere di stanze chiuse e di fantasmi.
Non perchè oggi non siano persone reali ma perchè , come coniato da un grande film, molto di quel che significavano si è perso nel tempo come lacrime nella pioggia, parole più che adatte alla presente bisogna.
Se è vero che un detto latino dice che per misurare la grandezza di un uomo bisogna domandarsi se fu capace di vera passione allora questa è stata a buona ragione una grande, incredibile storia.
E se è vero che si scrive prima di ogni altra ragione per sè stessi allora qui è vero due volte.
Lo faccio per me e per riaprire la porta di una vecchia taverna che ancora esiste in un angolo ben nascosto della Contea , una piccola-piccola luce ancora brilla sul'insegna a guidare i viandanti.....i tavoli di legno coi graffiti sono ancora tutti lì.
Una stagione di fede assoluta come mi piace dire delle cose davvero importanti.

Tutto è cominciato molto, moltissimo, tempo fa quando Internet non era neppure nei sogni.
Cominciò con un libro della Rusconi, che custodisco ancora gelosamente con me, alla verde età di tredici anni suonati cercando in una fornita libreria di un vicino e collega di mio padre che spendeva ogni suo avere per questi piccoli , straordinari, mondi pret-a-portet , porte dimensionali di mondi fantastici per un ragazzino onnivoro.
Il libro , come certamente voi lettori avveduti avrete capito, era Il Signore degli Anelli di Tolkien.
Libro che, tante volte letto,ha attraversato la mia esistenza e per più di qualche verso importante,influenzato.
E, attraversandola, fu il motore primo in una giornata dei primi di dicembre del 2000 che mi fece conoscere appieno il significato di serendipità ( cioè trovare qualcosa di fondamentale cercando qualcos'altro).
O forse le cose accadono perchè "devono" accadere ....così , semplicemente.
E fu così che cliccai su un piccolo e insignificante sito : signoredeglianelli.org
Tanto insignificante da essere una delle cose più importanti mai accadutemi.
Il mio primo ( e unico pensavo allora) post lo scrissi come BILBO (non come Balrog ma il secondo già portava questo nick che sarà mio per sempre)e lo scrissi come ideale passaggio di consegne tra un vecchio lettore alla viglia del coronamento del sogno di vedere finalmente una vera trasposizione del libro in film e quelli che erano chiaramente giovani lettori che vi si avvicinavano .
Non avrei mai creduto che quello sarebbe diventato il crocevia di un maelstrom di discussioni e specialmente di sentimenti che durò per almeno sei anni.
Un forum-non-forum , più una famiglia , con tutti gli alti e bassi delle famiglie in cui ci si vuole davvero bene.
C'era tutto, più reale del reale ( la pillola blu del bianconiglio ci faceva un baffo).
Odio, amore,rancori,invidie, gioie, vittorie , sconfitte, delusioni, esaltazioni, amarezze....ma sopra ogni cosa : solidarietà....attaccamento.....senso di vicinanza.....insomma VITA , quella maiuscola, quella vera.
Vista sotto occhi diversi, sotto cieli diversi ma che ci riconosceva uguali nell'affrontarla.
Conoscere le persone senza barriere è un'esperienza sconvolgente, totalizzante, quasi una droga .
Quel forum era il luogo dove si poteva esser certi di essere davvero ascoltati e capiti.
Un'isola che non c'è, una Shangri La,una Avalon.
Mi ci buttai a corpo morto, erano vent'anni che avevo tirato i remi in barca , chiuso in me stesso , senza rapporti veri con nessuno......perchè avrei dovuto farlo ?!.....i rapporti e le amicizie non potevano sopravvivere ai terribili anni ottanta.
Non potevano avere certo nè verità nè tantomeno validità a confronto di quelli che avevo vissuto .
Ora avevo davanti a me qualcosa che vera era certamente, non vi poteva essere alcun possibile dubbio in proposito.
Posso dire di aver conosciuto tante persone lì dentro molto più dei miei fratelli e sorelle, persone che mi hanno aperto il loro cuore e il loro pensiero e accolto il mio nel migliore senso che si può dare a queste parole : con rispetto e considerazione e affetto.
Di questo enorme dono io li ringrazierò sempre ,dono oltremodo raro da fare e da ricevere.
Un dono tanto delicato e fragile che può spezzarsi al minimo sussurro ma che , finchè dura, è un miracolo.
Il punto più alto, lo zenith ,fu il secondo incontro a Roma.
Tre giorni fantastici, so che non dirà nulla a voi che leggete ma per me fu come tornare ai giorni splendidi di Bologna 1977.
Ci si capiva e ci si voleva bene ....cosa si può volere di più !?
Guardandomi indietro ricordo con un sorriso il primo incontro del forum.
5 maggio 2003 , Milano. Vi dice nulla ?
Ci conoscevamo come e più delle nostre tasche ma non ci eravamo mai visti.....mi viene in mente che sembravamo come adolescenti alle prese col primo sesso .....non sapevamo letteralmente dove mettere le mani.
L'impatto con la fisicità di persone così intimamente conosciute dà un senso di dislocamento.
Avvicinarsi a quel muretto a Milano, dove un gruppetto di persone teneva un libro di Tolkien in mano è stato uno degli eventi più emozionanti della mia vita.
Ho conosciuto tante persone in quel forum a cui voglio sinceramente bene epperò tutte, indistintamente ,sono grandemente importanti per me e spesso, qualche sera, le ricordo.
Sapere che anche loro da qualche parte del mondo magari pensano a me (so che lo fanno) è di grande conforto e tenerezza.
Una di queste persone è ancora con me e mi è massimamente mportante......non saprei descrivere la mia vita prescindendo dalla sua presenza, testarda e cocciuta ma anche intelligente e affettuosa che ringrazio di essermi accanto.
Su tutte , forse come simbolo o forse perchè per certi versi mi assomigliava, ricordo ROSIE la nostra cara e adorabile locandiera.
Ci eravamo ripromessi di dirci sempre le cose come stavano, senza quelle ritrosie che piano piano entrano nei rapporti di amicizia e che se fosse finita non ci sarebbero state telefonate di circostanza con quei silenzi pieni di nulla, saluti vani e senza senso.
E così è stato.Ci vogliamo ancora un gran bene ma è quasi certo che non ci sentiremo mai più.
Ricordo vividamente una frase che mi disse in una mattina di sole a Falzes durante uno dei forumincontri:
"Balrog tu metti troppo di te stesso in tutte le cose e quando questo finirà soffrirai".
"Bene- risposi- allora soffrirò".
Non mi sono mai pentito di aver detto quelle parole.
Non baratterei un'oncia di questa sofferenza per un attimo di quello che quel forum mi ha dato: essere un uomo migliore.
E questo , alla fine di tutto, è la miglior cosa che un uomo possa dire.

balrog

P.S. mi sono ricordato di una cosa ....c'è correlato a quel piccolo forum un altro sito dove ci sono le fotografie dei nostri incontri e c'è ne è una in particolare dove ci siamo proprio tutti .....a rivederla mi è venuta in mente una scena del film "L'attimo fuggente" quando il professor keating fa vedere le foto delle vecchie classi della scuola ai suoi allievi ....carpe diem sussurra....."vivete la vita, cogliete l'attimo"........
 
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