| Bene, cuori nerazzurri, è arrivato. Finalmente è arrivato. Una vita che lo aspetto ed oggi è qui. Adesso è il momento dell'amore . Di sentirlo e di dimostrarlo. Questo giorno è solo nostro.
L'Inter è una malattia. La più bella malattia che esista. Che fa soffrire e star bene allo stesso tempo. Una maledizione benedetta, una felicità che , come tale, non può e non deve essere perfetta , altrimenti che felicità è...... Alcune volte nasce per contagio, qualche amico ve la attacca, altre per una cotta improvvisa ( come è successo a me). Ma questo fenomeno misterioso si manifesta per molte altre vie , tanto che la Scienza oggi è troppo modesta per identificarle tutte. Una malattia divina , una benedizione che comporta , come la vita,grandi passioni, gioie , dolori e delusioni . Ma sempre in maniera artistica mai ovvia. Sempre uno scatto di classe , un cambio di passo, una capriola del destino, una sorpresa ! Soffriamo molto noi interisti ma vuoi mettere che emozioni ! La pazzia dell'Inter. Chissà se solo quelli un po' matti arrivano a tifare nerazzurro , come per un codice genetico......un segno divino come credevano gli antichi. Ma questa non è una malattia , è un incantesimo, una magia. La stessa che ammanta gli occhi quando vedono i colori nero e azzurro spiccare sul verde del prato. Così eccoci inesorabilmente incantati. Anche se le sfighe nerazzurre sono infinite: casini , polemiche,spogliatoi bollenti,errori difensivi, arbitraggi, sorteggi, opinionisti ( quante ne abbiamo viste) noi non ci si cambierebbe mai con nessun altro......abbiamo sempre avuto , per esempio , presidenti tifosi e sinceramente innamorati. Siamo fieri del nostro blasone e di un nome che tutto il mondo rispetta senza eccezione. Fieri che la squadra si chiami Internazionale e che il fondatore sia un pittore. Siamo interisti un po' nati per soffrire , un po' per ridere e molto per gioire. Siamo in buona compagnia e ci divertiamo anche quando brontoliamo. Non abbiamo luci a Marsiglia che ci illuminano la Storia o coppe sventolate al cielo in notti di tragedia.....al massimo una piccola lattina. Nella nostra pazzia interista , lo sappiamo, è compreso il gusto di lottare, la grinta , la voglia di non mollare mai. Tanto che sono gli Oriali , i Kalle ,gli Ince , i Cambiasso , gli Zanetti quelli a cui S. Siro riserva gli applausi più sinceri , quelle "vite da mediano" che non a caso è cantata da un interista. Chi di noi non pensa fno al'ultimo che un risultato si possa ribaltare anche dopo uno schifo di partita ?! Noi nerazzurri lo sappiamo che può accadere perchè è già accaduto.
Che questo giorno vi sia lieve , amici miei.Domani parleremo della partita e di tutto il resto che è e rimarrà sempre meno importante.
( In realtà questo piccolo pezzo ha una storia. In parte non è stato scritto oggi ma risale al 4 maggio 2002. Il giorno dopo era una data che si è dimostrata importante nella mia vita -anche se non per le ragioni che immaginate- era stato deciso che il mio vecchio e amatissimo forum si incontrasse per la prima volta a Milano proprio quel giorno. Così scrissi parte di questo la sera prima sapendo che non avrei avuto il tempo di farlo il giorno successivo .......come potete immaginare non uscì mai dal cassetto. Il giorno dopo a Milano , come potete ben comprendere, fu una delle giornate più strane della mia vita . Vedevo per la prima vlta molta gente che amavo e al contempo chiedevo a chiunque passava cosa stava succedendo......0-1.....1-1.....1-2.....2-2......ero assieme a loro in un Mc Donald ma ero anche a Roma e me lo sentivo che stava per cadermi il mondo in testa....i celti hanno capito tutto della vita molto tempo fa !!
La vita oggi mi impartisce una lezione : niente è per sempre .....bisogna crederci perchè i sogni si avverino e le delusioni si trasformino in gioie e non è mai facile nè priva di amarezze la strada per conseguirle, è proprio per questo che diventano gioie più grandi , uniche ).
Edited by balrog 2 - 23/5/2010, 17:35
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