Tema Libero

Racconto blu, (a Carlo con amore per sempre)

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deljla
view post Posted on 10/6/2010, 12:46     +1   -1




Ispirata dall'iniziativa di Giulia e Oderico pubblico anch'io un racconto che avevo scritto quando fu proposto il tema "nel blu dipinto di blu". Solo il nome della protagonista è di fantasia, il resto è impresso nel mio cuore in maniera indelebile.

RACCONTO BLU

Era luna, anche se non era ancora l'una. Era luna e notte. E cielo.
Luna e occhi. Blu naturalmente.

Tutto ebbe inizio, come spesso accade, con uno sguardo. Nel caso di Misia, sull'uscio di quella baita in cui era capitata per caso, uno di quegli inviti all'ultimo momento, più che di uno sguardo si trattò di una colata di blu che le scivolò sul corpo, s'insinuò attraverso ogni poro per raggiungerle il cuore, ogni cellula, fino all'ultimo globulo rosso.
Il buio e il cielo quella sera erano liquido caldo nel quale lei inzuppava i contorni bevendone sfumature blu; le sembrava di fluttuare in un lago di miele addomesticato mentre si arrendeva sorpresa a quel mondo-ragazzo audace e un pò folle, con un piglio di sicurezza inusuale per i vent'anni o poco più che dimostrava.

Da quella prima immersione Misia non risalì in superficie per una settimana esatta. Tutto fu blu, ogni senso invaso: si aggirava sulla farfalla blu che lui aveva tatuata sulla spalla, rideva alla vista delle rose blu che lui le lasciava sull'auto, affondava il viso sul bavero del cappotto blu del ragazzo impregnato del suo profumo... Sembra strano a raccontarsi, ma così fu. Fino al sogno.

Lei scalava il cielo, i piedi affondati nel blu/nulla ma consistente che occupava tutto il tutto; intorno armonia condensata, braccia libere a supportare il corpo... D'improvviso mani di vento gelido la scaraventarono giù e Misia si ritrovò seduta sul letto cercando invano di connettersi con l'alba che le sussurrava qualcosa dalla finestra.
Squillò il telefono e le mani cattive del sogno entrarono con prepotenza in lei, reali come non mai, a sottrarle violentemente il drappo blu.

Strappo di cielo, mucchietto d'umanità ferita senza più colore, guidò per qualche ora lungo la litoranea, parcheggiò l'auto in prossimità di uno spuntone di roccia dal quale intravide una caletta sormontata dalla stessa; la raggiunse e, incastonata come una perla in quel guscio prezioso, lasciò che i frammenti strappati, almeno quelli conficcati più in profondità, si staccassero da lei e rotolassero fino alla prima onda buona che se ne facesse carico. Respirava il blu a pieni polmoni ma era come se all'aria mancassero l'ossigeno o l'azoto. Era aria vuota. Boccheggiava. Immagini di balene spiaggiate con gli sfiatatoi dilatati all'inverosimile le scivolavano, seppur stridendo, tra le circonvoluzioni del cervello.
Attraverso le ciglia inondate improvvisamente la vide: una ragazza come tante, ma con qualcosa di inusuale tra le mani. La seguì con lo sguardo e la ossservò sedersi a poca distanza da lei, piantare tre rose blu nella sabbia e il viso al sole.
Sconquasso nelle viscere, corrente elettrica nella spina dorsale e quella frase dimenticata, di qualche sera prima, a tuonare nel cervello: "ti ho cercata per tutto il pomeriggio con le rose in macchina, ma dov'eri?"... Misia fissò le rose; la sconosciuta, mentre si alzava per andarsene, fissò lei, lasciando lì, come un totem fuori luogo e fuori tempo, il "regalo".
In macchina con quei fiori sulle gambe, Misia inizialmente si disse che forse stava impazzendo, ma subito dopo si convinse che per quanto assurdo fosse ciò che gli era capitato, a centinaia di chilometri dal luogo dove viveva, si trattava di una coincidenza, strana quanto si vuole, ma pur sempre una coincidenza.
Entrò in casa col prezioso fardello stretto al petto e, poggiando le chiavi al loro posto, buttò distrattamente uno sguardo alla libreria. Inquadrò un libercolo leggermente fuori posto e si avvicinò per rimetterlo in ordine. Poi tornò, spinta da non si sa cosa, sui suoi passi, si volse ancora verso il libro, l’aprì a caso e la frase, che sembrava fluttuare sulle pagine aperte, la lasciò senza fiato "Certo che sei una testa dura, i fiori blu sono per te, cos'altro devo fare per fartelo capire?".
Misia scivolò con la schiena contro il muro fino a rannicchiarsi a terra, mentre un senso di tepore la invase, distendendole ogni fibra del cuore.

Da quel momento, e per i due mesi successivi, Misia ebbe la certezza, confermata ogni volta che lo desiderava, che lui le fosse accanto: una canzone alla radio, proprio quella e proprio in quel momento, la solita farfalla che la cercava, perfino dentro casa, appoggiandosi sulla sua mano, sul braccio, sulla testa. Lui c'era, e lei sapeva che non era la sua fantasia ad inventarsi un palliativo per non morire; era un segreto meraviglioso, seppur turbato dalla sensazione crescente che una fine da lì a poco sarebbe sopraggiunta.
Infatti.
Ancora quel sogno, lo stesso: il cielo da scalare e mani, preziose questa volta, ad alleviare ogni fatica; una, due, cento volte, come un disco graffiato che torna su se stesso all'infinito.
Misia annaspò nella notte consapevole che quello fosse l'addio. Uscì di casa così com’era e corse da lui. Cancello chiuso; si arrampicò e lo scavalcò graffiandosi le gambe. Attraversò velocemente quei vialetti fiocamente illuminati che conosceva a memoria, lo raggiunse; appoggiò la fronte alla sua e così vide
gli occhi di lui che si fondevano finalmente con quelli del cielo.
Accostò anche la guancia a quella di lui, percorse con dita tremanti il contorno delle sue labbra e sorrise serena, occhieggiando l'indelebile pennellata di blu che avrebbe, per sempre , decorato la sua anima.



L'Angelo è lui:
www.facebook.com/profile.php?id=153...09093693&ref=mf

Edited by deljla - 10/6/2010, 14:04
 
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view post Posted on 10/6/2010, 16:02     +1   -1
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Allora ditelo che volete farmi piangere! :tl_notworthy:

deljla ti dico solo bellissimo e commovente!

E' poetico, pieno di pathos, non paragonabile con altri racconti perchè veramente nuovo e scritto magistralmente!

Poi quel video.... :tl_ciao2:

Potevamo dirlo subito che era questo il titolo che ci piaceva di più e che ci trasmetteva tante emozioni!

 
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_basura_
view post Posted on 10/6/2010, 16:08     +1   -1




Bello davvero delijla, ma... di chi parli?
 
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espero
view post Posted on 10/6/2010, 17:15     +1   -1




bello e sorprendente.
il blù ci emoziona sempre, da Modugno in poi.
 
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view post Posted on 10/6/2010, 21:59     +1   -1
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In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr

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Più che un racconto, sembra un viaggio interiore.
Più che narrare fatti, descrive emozioni e pensieri in modo inusuale... ma bello, originale.
Più che "vita vissuta", è sentimento concreto.

Mi sento spiazzato, ma mi piace essere portato fuori dai percorsi consueti in questo modo.
 
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deljla
view post Posted on 11/6/2010, 08:38     +1   -1




Sono davvero molto felice che vi sia piaciuto e di aver avuto la possibilità di condividere con voi una delle magie di cui la vita mi ha onorata.

La sera di cui parlo nel racconto, nella baita in montagna, tornai a casa alle 3 del mattino con mio figlio addormentato sul sedile posteriore dell'auto; parcheggiai vicino al portone di casa e scesi per prenderlo in braccio. Nel buio sentii un tonfo e un uggiolare di cane: mi voltai nella direzione dalla quale provenivano i suoni e vidi il fioco bagliore di una sigaretta che si avvicinava. Stavo per urlare ma riconobbi in tempo Carlo che mi aveva aspettata dietro il recinto della casa accanto... Lui si mise l'indice sulle labbra e sorrise. Non disse nulla ma aprì la portiera e prese mio figlio in braccio. Io feci strada, aprii le porte fino a quella della stanza di mio figlio; lui lo adagiò sul letto e si diresse verso l'ingresso. Non disse una parola, mi baciò forte sulla fronte e andò via. Dopo, nei giorni della disperazione, trovai il mozzicone di sigaretta di quella sera in giardino; devo averlo ancora tra le pochissime cose del passato che conservo.


Lui ogni tanto ancora torna. Questa foto, purtroppo sfocata data l'emozione del momento, l'ho fatta poco più di un mese fa: una farfalla blu/azzurra sulla mia mano image

Edited by deljla - 11/6/2010, 10:13
 
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deljla
view post Posted on 11/6/2010, 09:30     +1   -1




CITAZIONE (_basura_ @ 10/6/2010, 17:08)
Bello davvero delijla, ma... di chi parli?

Bas, ho cercato di sintetizzare una magia infinita che ho avuto la fortuna di vivere qualche anno fa. Da ogni passaggio descritto con poche parole potrei trarre un racconto: tutto in Carlo era straordinario, ogni suo fare aveva un che di particolare che lasciava a bocca aperta.

In questi giorni sono 11 anni che un incidente d'auto, ancora avvolto nel mistero perchè avvenuto in piena notte e senza nessun testimone apparente, ha decretato la fine della sua vita.
 
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_basura_
view post Posted on 11/6/2010, 13:47     +1   -1




triste
 
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balrog 2
view post Posted on 11/6/2010, 22:33     +1   -1




il tuo racconto mi ha ricordato questa che forse non conosci ..........l'autore ti sorprenderà.....certe cose non cambiano mai al mondo e le emozioni sono proprio una di queste cose

Io ti canto dolce candela
che tu sia di tua luce amante.
sono la fiamma e la falena
come verità ed amore.

Per amore danzo nel fuoco,
per te l'amo... non ho altro amore.
La mia passione si spegnerà
nella fiamma che ti consuma.
Nella luce io danzo, per il fuoco d'amore
Amo il fuoco per te.. .altro amore non ho.

Io ti canto bella falena
che tu sei di mia luce amante.
tu non conosci la verità...
Il tuo volo è un 'illusione.

Amo me stessa e la mia morte.
con me arde il fuoco, non io nel fuoco
E quando all'alba mi spegnerò
di me traccia non resterà.



Afghanistan. 1600

Mirza Khan Ansari

Poeta e mistico di etnia Pashtun, canta l'insensato amore
della falena per la candela...
Ragione e Sentimento. Verità ed Amore.


questo è ciò che si avvicina di più a un commento che io abbia scritto.....dimmi Deljla chi è la fiamma e chi la falena......


bal
 
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deljla
view post Posted on 12/6/2010, 09:16     +1   -1




Grazie Bal, non la conoscevo, è bellissima.

L'ho riletta più e più volte, ma fiamma e falena nella mia mente si materializzano l'una nell'altra ardendo e muovendo le ali, simultaneamente e alternandosi. Faccio fatica a distinguere i contorni di ognuna. Forse a volte è proprio l'assenza di perimetro a significare più di ogni altra cosa mai vissuta prima.
 
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balrog 2
view post Posted on 12/6/2010, 22:54     +1   -1








infatti nella loro danza di fuoco si consumano ambedue..........

bal
 
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deljla
view post Posted on 15/6/2010, 13:52     +1   -1




Bal :tl_hug:
 
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11 replies since 10/6/2010, 12:46   266 views
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