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Ma in quale dio credete?

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SirLancillotto
view post Posted on 30/6/2012, 19:13     +1   -1




Sarà il caldo asfissiante e la stanchezza che ne deriva, ma è un po di tempo che mi sorge una domanda.

In quale dio credete? E cosa significa credere in dio?

No perché sempre più spesso mi sento dire io credo in dio ma non nella chiesa... e rimango perplesso... ma il dio in cui credete non è quello che vi ha "disegnato" ed "insegnato" la chiesa?
Su quali basi si può credere ad un qualcosa affermato da qualcuno nel quale non si crede?

Il fatto che voi crediate in qualcosa che vi viene "inculcato" da piccoli e non "per fede" è un fatto appurato considerando che se foste nati in altre parti del mondo avreste creduto in altri dei, idoli o non avreste creduto affatto.
Quindi da cosa vi deriva questa certezza? A mio modo di vedere è solo pura e semplice autoconvinzione per paura... una cosa del tipo "se casomai qualcosa dovesse esistere al di la di questa vita io sono a posto"... e se quel qualcosa che dovesse esistere al di la di questa vita fosse quello sbagliato? Non il vostro dio ma quello di altri?
 
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VERDAD
view post Posted on 30/6/2012, 19:27     +1   -1




QUOTE (SirLancillotto @ 30/6/2012, 20:13) 
Sarà il caldo asfissiante e la stanchezza che ne deriva, ma è un po di tempo che mi sorge una domanda.

In quale dio credete? E cosa significa credere in dio?

No perché sempre più spesso mi sento dire io credo in dio ma non nella chiesa... e rimango perplesso... ma il dio in cui credete non è quello che vi ha "disegnato" ed "insegnato" la chiesa?
Su quali basi si può credere ad un qualcosa affermato da qualcuno nel quale non si crede?

Il fatto che voi crediate in qualcosa che vi viene "inculcato" da piccoli e non "per fede" è un fatto appurato considerando che se foste nati in altre parti del mondo avreste creduto in altri dei, idoli o non avreste creduto affatto.
Quindi da cosa vi deriva questa certezza? A mio modo di vedere è solo pura e semplice autoconvinzione per paura... una cosa del tipo "se casomai qualcosa dovesse esistere al di la di questa vita io sono a posto"... e se quel qualcosa che dovesse esistere al di la di questa vita fosse quello sbagliato? Non il vostro dio ma quello di altri?

Dalla paura folle della ultima ora :tl_dev:
 
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emmegi
view post Posted on 30/6/2012, 19:40     +1   -1




Sir, intanto complimenti per aver raggiunto "Reputazione +3" da "+2" che avevi fino a ieri, e poi:
Le tue domande sono logiche ed inderogabili da chi usa la ragione, però è questo il punto: chi usa la ragione? Usarla significa spesso porsi in situazioni scomode o conflittuali con il proprio modo di essere e quindi è meglio "sorvolare" su certi interrogativi che potrebbero metterti in crisi.
Quando io pongo certi dubbi mi viene spesso risposto "Mi è stato insegnato così", "Non ti insegnano nulla di male", "Bisogna avere la fede" e via discorrendo. Praticamente un mettere la testa sotto la sabbia per ignorare il problema e continuare con il solito tranquillo tran tran.
Ora è indubbio che non ci può essere dialogo/discussione con chi accampa la fede, però se qualcuno osasse metterla in discussione, di motivi per allontanarsi dalle religioni (non solo quella cristiano/cattolica) ne avrebbe parecchi.
Questo argomento per me è un invito a nozze (non le tue!!! :D) ma dubito lo sia altrettanto per molte persone che non hanno mai approfondito le motivazioni del loro credere, seguendo pedissequamente riti e tradizioni religiose (chissà poi perchè modificantesi man mano che la società si evolve culturalmente...), e dalle quali, pur consci - dopo approfonditi studi - della loro assurdità, farebbero fatica a staccarsi. -_-
 
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VERDAD
view post Posted on 30/6/2012, 19:50     +1   -1




QUOTE (emmegi @ 30/6/2012, 20:40) 
Sir, intanto complimenti per aver raggiunto "Reputazione +3" da "+2" che avevi fino a ieri, e poi:
Le tue domande sono logiche ed inderogabili da chi usa la ragione, però è questo il punto: chi usa la ragione? Usarla significa spesso porsi in situazioni scomode o conflittuali con il proprio modo di essere e quindi è meglio "sorvolare" su certi interrogativi che potrebbero metterti in crisi.
Quando io pongo certi dubbi mi viene spesso risposto "Mi è stato insegnato così", "Non ti insegnano nulla di male", "Bisogna avere la fede" e via discorrendo. Praticamente un mettere la testa sotto la sabbia per ignorare il problema e continuare con il solito tranquillo tran tran.
Ora è indubbio che non ci può essere dialogo/discussione con chi accampa la fede, però se qualcuno osasse metterla in discussione, di motivi per allontanarsi dalle religioni (non solo quella cristiano/cattolica) ne avrebbe parecchi.
Questo argomento per me è un invito a nozze (non le tue!!! :D) ma dubito lo sia altrettanto per molte persone che non hanno mai approfondito le motivazioni del loro credere, seguendo pedissequamente riti e tradizioni religiose (chissà poi perchè modificantesi man mano che la società si evolve culturalmente...), e dalle quali, pur consci - dopo approfonditi studi - della loro assurdità, farebbero fatica a staccarsi. -_-

Io credo nel bue Api qualche cosa in contrario? :tl_stica:
 
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view post Posted on 30/6/2012, 20:27     +1   -1
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Premessa


Credo che le diverse fedi, religioni e simili si "creino" un dio (notare la minuscola) a loro misura e lo impongano ai "credenti" assieme a una serie di precetti e/o divieti che col "divino" poco o nulla hanno a che fare.
A rafforzare queste operazioni, ci sono testi "sacri" di diverse epoche coi relativi dogmi fondati sulla regola del "prendere o lasciare".
Se "lasci" sei "fuori", diventi una persona di cui diffidare, se non un nemico.
In quest'ottica, il "dialogo interreligioso" non è altro che un dialogo tra sordi, in cui ognuno si tiene la propria idea: solo io posseggo la "verità", gli altri al massimo ne hanno una versione corrotta o incompleta.

Domanda


Anche se non mi riconosco in queste cose, posso credere in Dio (notare la maiuscola)?
E a "quale" Dio?

La "mia" risposta


Parto dal presupposto che Dio possa esistere, pur non avendone una prova "scientifica".
Da questo punto di vista mi ritengo, dunque, un teista.
Ma com'è questo "mio" Dio?
Mi permetto di pensarlo abbastanza intelligente da non ingerirsi troppo nelle vicende umane, lasciando a ciascuno di noi la libertà di fare "tutto" o quasi.
Ma anche abbastanza giusto da riservare, in un eventuale "aldilà", un trattamento adeguato al bene o al male che si è fatto.
In questa ottica, il Dio "padre" del cristianesimo è un'immagine che mi piace molto di più rispetto a quella del dio islamico che incombe e punisce, ma tollera omicidi e schiavitù.
C'è anche la possibilità che la morte concluda del tutto la nostra vicenda e, dopo di essa, non ci sia più nulla.
Pazienza... ma l'aver dedicata anche una piccola parte della mia vita ad aiutare e a far felice qualcuno (oltre a me stesso) mi pare una cosa nobile e morale, anche nel senso più laico del termine.

(continua?)
 
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emmegi
view post Posted on 30/6/2012, 21:44     +1   -1




CITAZIONE (Oderico @ 30/6/2012, 21:27) 

Premessa


Credo che le diverse fedi, religioni e simili si "creino" un dio (notare la minuscola) a loro misura e lo impongano ai "credenti" assieme a una serie di precetti e/o divieti che col "divino" poco o nulla hanno a che fare.
A rafforzare queste operazioni, ci sono testi "sacri" di diverse epoche coi relativi dogmi fondati sulla regola del "prendere o lasciare".
Se "lasci" sei "fuori", diventi una persona di cui diffidare, se non un nemico.
In quest'ottica, il "dialogo interreligioso" non è altro che un dialogo tra sordi, in cui ognuno si tiene la propria idea: solo io posseggo la "verità", gli altri al massimo ne hanno una versione corrotta o incompleta.

Domanda


Anche se non mi riconosco in queste cose, posso credere in Dio (notare la maiuscola)?
E a "quale" Dio?

La "mia" risposta


Parto dal presupposto che Dio possa esistere, pur non avendone una prova "scientifica".
Da questo punto di vista mi ritengo, dunque, un teista.
Ma com'è questo "mio" Dio?
Mi permetto di pensarlo abbastanza intelligente da non ingerirsi troppo nelle vicende umane, lasciando a ciascuno di noi la libertà di fare "tutto" o quasi.
Ma anche abbastanza giusto da riservare, in un eventuale "aldilà", un trattamento adeguato al bene o al male che si è fatto.
In questa ottica, il Dio "padre" del cristianesimo è un'immagine che mi piace molto di più rispetto a quella del dio islamico che incombe e punisce, ma tollera omicidi e schiavitù.
C'è anche la possibilità che la morte concluda del tutto la nostra vicenda e, dopo di essa, non ci sia più nulla.
Pazienza... ma l'aver dedicata anche una piccola parte della mia vita ad aiutare e a far felice qualcuno (oltre a me stesso) mi pare una cosa nobile e morale, anche nel senso più laico del termine.

(continua?)

Ode, la tua premessa è condivisibile, la prima parte della tua risposta - a mio avviso - un po' meno. Perchè? Perchè - ribadisco, a mio parere - è inficiata dalle conoscenze religiose che - bene o male - abbiamo avuto tutti. Se non ti avessero mai parlato di un "aldilà" con premi o punizioni, tu saresti mai riuscito ad immaginartelo? Cioè, per esemplificare, se tu fossi nato prima che esistesse la Bibbia od un qualsiasi altro testo sacro di altre religioni più antiche, ti saresti immaginato un post-mortem così come lo pensi ora?
Personalmente ritengo che ci siano dimensioni che noi umani dobbiamo ancora scoprire e quindi non possiamo definirci gli esseri superiori dell'universo ammettendo che c'è qualcosa (non "Qualcuno") che ancora non conosciamo.
Dimensioni psichiche e dimensioni fisiche: chi può asserire che nell'Universo non ci siano altri mondi come il nostro o addirittura superiori? Per loro noi potremmo essere come le api o le formiche, esseri che sono organizzati in società con ruoli ben precisi e del cui ingegno magari ci stupiamo, consci però che noi umani siamo ben superiori a loro.
In questo contesto come si può ipotizzare una qualsivoglia divinità, intesa nel senso letterale del termine?
Condivido invece appieno la parte finale del tuo intervento. :tl_ciao:
 
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view post Posted on 1/7/2012, 08:54     +1   -1
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L'idea di aldilà, Emmegi, è pre-biblica per non dire preistorica, al pari di quella di una "divinità" potente e creatrice.
Nessuna civiltà si è "rassegnata" a pensare che tutto finisca con la morte, ognuna ha affrontata ed elaborata questa idea a suo modo, ha creato culti e riti che si sono conservati nei secoli o si sono "mescolati" ad altri creando le religioni attuali e, forse, anche qualcuna di "futura".

Questo aldilà è da sempre un tema tanto sfuggente quanto importante; destinato, credo, a rimanere sempre presente e irrisolto nel pensiero umano.
Possiamo chiamarlo con mille nomi, immaginarlo, riporre in esso qualsiasi desiderio o speranza... ma siamo destinati a non saperne nulla finché saremo "qui".
Possiamo anche negarlo, ma questo non dovrebbe cambiare in nulla quella che io chiamo "etica", cioè la necessità di avere un giusto comportamento verso noi stessi e gli altri... anzi, mi pare che questa "etica" trovi ottimi spazi anche in chi non crede!
 
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emmegi
view post Posted on 1/7/2012, 09:09     +1   -1




CITAZIONE (Oderico @ 30/6/2012, 21:27) 
Pazienza... ma l'aver dedicata anche una piccola parte della mia vita ad aiutare e a far felice qualcuno (oltre a me stesso) mi pare una cosa nobile e morale, anche nel senso più laico del termine.
(continua?)

CITAZIONE (emmegi @ 30/6/2012, 22:44) 
Condivido invece appieno la parte finale del tuo intervento. :tl_ciao:

CITAZIONE (Oderico @ 1/7/2012, 09:54) 
Possiamo anche negarlo, ma questo non dovrebbe cambiare in nulla quella che io chiamo "etica", cioè la necessità di avere un giusto comportamento verso noi stessi e gli altri... anzi, mi pare che questa "etica" trovi ottimi spazi anche in chi non crede!

Ode, vuoi che ti riquoti ancora? :tl_denti1: :tl_ciao:
 
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view post Posted on 1/7/2012, 10:10     +1   -1
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Ma no... in fondo quelle che dico sono ovvietà.
E, in quanto tali, possono anche scandalizzare qualcuno: i ragionamenti "troppo semplici" fanno paura.
 
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view post Posted on 1/7/2012, 15:04     +1   -1
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non so se è successo anche a voi, ma vivendo in una famiglia molto cattolica che credeva in Dio ed in particolare mia nonna che era una devota massima mi hanno abituato fin da piccola a credere in Dio e ci credevo ciecamente, poi quando sono giunta sui 12/13 anni ho cominciato ad elaborare da sola la possibilità che ci fosse un Dio che comandava tutto che vedeva, tutto che era onniscente ed onnipotente,
cominciarono a sorgermi dei dubbi, del perchè bambini in tenerà età morivano, perchè quando chiedevo qualcosa a lui, e l'avevo chiesta per anni dopo la mia prima comunione non fosse mai avvenuto niente, ho cominciato a dubitare di una esistenza che possa essere al di sopra di tutto e manipolare la nostra vita. E' un grande mistero? perche neanche i preti te lo sanno spiegare ed è tutto un dogma. Dio esiste? non so darmi una risposta che mi possa soddisfare. Se c'è sarò giudicata per non aver creduto che ci fosse, ma nella sua infinita bonta forse mi perdonerà se è vero che è così buono e misericordioso,
 
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view post Posted on 1/7/2012, 15:19     +1   -1




QUOTE (Oderico @ 1/7/2012, 09:54) 
L'idea di aldilà, Emmegi, è pre-biblica per non dire preistorica, al pari di quella di una "divinità" potente e creatrice.
Nessuna civiltà si è "rassegnata" a pensare che tutto finisca con la morte, ognuna ha affrontata ed elaborata questa idea a suo modo, ha creato culti e riti che si sono conservati nei secoli o si sono "mescolati" ad altri creando le religioni attuali e, forse, anche qualcuna di "futura".

Questo aldilà è da sempre un tema tanto sfuggente quanto importante; destinato, credo, a rimanere sempre presente e irrisolto nel pensiero umano.
Possiamo chiamarlo con mille nomi, immaginarlo, riporre in esso qualsiasi desiderio o speranza... ma siamo destinati a non saperne nulla finché saremo "qui".
Possiamo anche negarlo, ma questo non dovrebbe cambiare in nulla quella che io chiamo "etica", cioè la necessità di avere un giusto comportamento verso noi stessi e gli altri... anzi, mi pare che questa "etica" trovi ottimi spazi anche in chi non crede!

Ode io preferisco stare più di qua che la'.Poi quando por cojones dovrò andare di la'Allora in quel momento le nostre droghe personali che credi si chiamino endorfine,ci faranno vedere San Pietro,Manitù, hallà,Budda e chi più ne ha più ne mette,ma la cruda realtà e che diventeremo carne per vermoni striscianti,almeno che non ci si fa bruciare gettare al mare come fatto con il povero Willy,e come faranno con me per mio volere :tl_closedeyes:
 
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view post Posted on 1/7/2012, 17:04     +1   -1
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Come avrai letto, mi Capitàn, io non esprimo la certezza assluta che vi sia un aldilà: forse c'è, ma è una verità solo "intuita" e non dinostrabile.
Forse non c'è, ma ciò non dovrebbe impedirci di vivere comunque in maniera "giusta".

Il fatto di "vederci scorrere tutta la vita davanti" e di avere altre simili visioni quando siamo "sicuri" di essere prossimi alla morte può essere, come tu dici, un qualcosa di gestito solo dal nostro cervello.
Una "procedura d'uscita" uguale per tutti e confermata da molte esperienze di "pre-morte".
Qundi esse non servono a dimostrare un'esistenza "ultraterrena", semmai una sorta di meccanismo inconscio presente in noi, forse nella parte più "profonda" e inesplorata del nostro cervello.

Quanto al discorso di Marian, è molto più complesso e meriterebbe una risposta più lunga quasi "teologica"... per ora non la do: il PC mi si surriscalda e sta facendo le bizze.
Vediamo se funziona meglio nelle prossime ore.
 
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view post Posted on 1/7/2012, 18:35     +1   -1
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ode anche se non credo un dio onniotente onniscente e misericordioso, mi attengo ai 10 comandamento, vivo nel rispetto delle regole tutte, se quando morirò mi vedrò dinnanzi a lui chiederò perdono per essere stata come san Tommaso.
 
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view post Posted on 1/7/2012, 20:23     +1   -1
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CITAZIONE (7rediroma @ 1/7/2012, 16:04) 
non so se è successo anche a voi, ma vivendo in una famiglia molto cattolica che credeva in Dio ed in particolare mia nonna che era una devota massima mi hanno abituato fin da piccola a credere in Dio e ci credevo ciecamente, poi quando sono giunta sui 12/13 anni ho cominciato ad elaborare da sola la possibilità che ci fosse un Dio che comandava tutto che vedeva, tutto che era onniscente ed onnipotente,
cominciarono a sorgermi dei dubbi, del perchè bambini in tenerà età morivano, perchè quando chiedevo qualcosa a lui, e l'avevo chiesta per anni dopo la mia prima comunione non fosse mai avvenuto niente, ho cominciato a dubitare di una esistenza che possa essere al di sopra di tutto e manipolare la nostra vita.

La domanda che poni, Marian, potrebbe essere: ammesso che Dio esista, sia onnipotente, onnisciente e possa decidere della nostra vita, fino a che punto ci "ascolta"?
Può o vuole realizzare le nostre preghiere e aspirazioni?
O ha già un piano prestabilito che non possiamo modificare?

Nella visione islamica, Allah ha già deciso tutto e ci si deve abbandonare alla sua volontà: Islam significa proprio "abbandono".
In quella cattolica vedo qualche "contraddizione" e provo a spiegarmi.

Per il cattolico ciò che accade nella nostra vita è deciso da Dio ed è "quanto di meglio" ci possa accadere, quello di cui "abbiamo bisogno" per diventare migliori... per brutto e triste che possa essere.
Ma è anche vero che il cristianesimo dà grande valore alla preghiera, al punto che essa può potrebbe addirittura indurre Dio a cambiare i suoi piani.
Cristo stesso, durante l'agonia nel Getsemani, chiede al Padre di "allontanare questo calice", per poi comunque, accettarlo.
Allora la questione è: fino a che punto Dio può/vuole cambiare la sua volontà nei confronti di ciascuno di noi?
Per ogni "miracolo" che accade, quanti non vengono "ascoltati"?
E perchè?

Non chiedete a me la risposta: non sono un teologo... semmai ponetela a qualcuno più esperto e fatemi sapere. Grazie.

CITAZIONE (7rediroma @ 1/7/2012, 19:35) 
ode anche se non credo un dio onniotente onniscente e misericordioso, mi attengo ai 10 comandamento, vivo nel rispetto delle regole tutte, se quando morirò mi vedrò dinnanzi a lui chiederò perdono per essere stata come san Tommaso.

E' un approccio "laico" non molto diverso dal mio: a volte "crediamo di non credere", ma ci comportiamo come se credessimo e ciò non è sempre un male.
 
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SirLancillotto
view post Posted on 2/7/2012, 07:03     +1   -1




CITAZIONE (Oderico @ 30/6/2012, 21:27) 
In questa ottica, il Dio "padre" del cristianesimo è un'immagine che mi piace molto di più rispetto a quella del dio islamico che incombe e punisce, ma tollera omicidi e schiavitù.

Quindi una scelta ponderata, ragionata ma che poco ha a che fare con la "fede"?

CITAZIONE (Oderico @ 30/6/2012, 21:27) 
Pazienza... ma l'aver dedicata anche una piccola parte della mia vita ad aiutare e a far felice qualcuno (oltre a me stesso) mi pare una cosa nobile e morale, anche nel senso più laico del termine.

Ma il fatto di aiutare e far felice qualcuno (oltre a te stesso) non è necessariamente legata al credere in un dio. Altrimenti qui si torna alla solita questione che gli atei sono il male del mondo ed i credenti il bene.
Un ateo/agnostico può aiutare e a far felice qualcuno alla stessa stregua di un credente, non pensi?

CITAZIONE (Oderico @ 1/7/2012, 09:54) 
L'idea di aldilà, Emmegi, è pre-biblica per non dire preistorica, al pari di quella di una "divinità" potente e creatrice.
Nessuna civiltà si è "rassegnata" a pensare che tutto finisca con la morte, ognuna ha affrontata ed elaborata questa idea a suo modo, ha creato culti e riti che si sono conservati nei secoli o si sono "mescolati" ad altri creando le religioni attuali e, forse, anche qualcuna di "futura".

Si, ma il punto è che qui non si sta parlando di civiltà, si sta parlando di scelte personali.
La civiltà, la chiesa o chi per loro, hanno sempre creato un qualcosa per tenere "a bada" il popolo. L'idea dell'inferno e delle sue pene per chi non segue certi dettami è sempre stato uno spauracchio funzionale.
Ma questo va oltre la mia domanda, appurato questo, razionalmente, cos'è che vi fa credere in un dio costruito piuttosto che in un altro?

CITAZIONE (7rediroma @ 1/7/2012, 16:04) 
Dio esiste? non so darmi una risposta che mi possa soddisfare. Se c'è sarò giudicata per non aver creduto che ci fosse, ma nella sua infinita bonta forse mi perdonerà se è vero che è così buono e misericordioso,

Il punto non è nemmeno se esiste o meno un dio... ma perché QUESTO dio? Perché questo e non un altro?
Perché questo dei cristiani e non quello degli islamici?
Per quel che mi riguarda è SEMPLICEMENTE per cultura, di conseguenza non si può parlare di fede, ma, al massimo, di "fede indotta".

CITAZIONE (7rediroma @ 1/7/2012, 16:04) 
non so se è successo anche a voi, ma vivendo in una famiglia molto cattolica che credeva in Dio ed in particolare mia nonna che era una devota massima mi hanno abituato fin da piccola a credere in Dio e ci credevo ciecamente, poi quando sono giunta sui 12/13 anni ho cominciato ad elaborare da sola la possibilità che ci fosse un Dio che comandava tutto che vedeva, tutto che era onniscente ed onnipotente,
cominciarono a sorgermi dei dubbi, del perchè bambini in tenerà età morivano, perchè quando chiedevo qualcosa a lui, e l'avevo chiesta per anni dopo la mia prima comunione non fosse mai avvenuto niente, ho cominciato a dubitare di una esistenza che possa essere al di sopra di tutto e manipolare la nostra vita. E' un grande mistero? perche neanche i preti te lo sanno spiegare ed è tutto un dogma. Dio esiste? non so darmi una risposta che mi possa soddisfare. Se c'è sarò giudicata per non aver creduto che ci fosse, ma nella sua infinita bonta forse mi perdonerà se è vero che è così buono e misericordioso,

Beh, più o meno è capitato anche a me, crescendo ho iniziato a farmi domande e a farle a chi di dovere, quando le risposte erano (sia nel bene che nel male) "lo ha voluto dio" beh, ho iniziato a farmi l'idea che la questione "religione" fosse una grandiosa bufala ed ho iniziato ad allontanarmi.

CITAZIONE (Oderico @ 1/7/2012, 21:23) 
La domanda che poni, Marian, potrebbe essere: ammesso che Dio esista, sia onnipotente, onnisciente e possa decidere della nostra vita, fino a che punto ci "ascolta"?

Secondo me questa frase raccoglie tutte le risposte...

"Se Dio non può sconfiggere il male allora non è onnipotente,
Se può sconfiggerlo e non vuole farlo allora Dio è malvagio,
Se invece non vuole e non può farlo allora perché chiamarlo Dio?"
(da Franklyn, un film del 2008)
 
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55 replies since 30/6/2012, 19:13   938 views
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