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| L'altro giorno sono tornato a Venezia dopo 12 anni: molto caldo, qualche brezza ristoratrice, stranieri a frotte, monumenti presi d'assalto. Poco o nulla da segnalare se mia figlia, che c'è stata due anni fa, non ci avesse suggerito di visitare il Ghetto Ebraico. Erroneamente, pensavo si trovasse sull'Isola della Giudecca (raggiungibile solo col vaporetto), invece è molto vicino alla Stazione Ferroviaria e vi si entra attraverso quello che sembra il portoncino di una casa.
Non mi soffermerò sulle lapidi che ricordano le vittime della Shoah, né su ciò che vi si visita: non è questa la sede. A sorprendermi è stata la semplice vetrina di un panificio-pasticceria che espone diversi tipi di biscotti prodotti con ingredienti Kosher (cioè permessi dalla religione ebraica) sotto controllo rabbinico. Incuriositi, ne abbiamo acquistati un po' e sono stati una piacevolissima sorpresa: consiglio gli "Azimi dolci", aromatizzati con semi di finocchio e sesamo. Assaggiate quelli a forma di cannolo sottile: oltre a essere morbidissimi, il loro interno è cremoso; squisite, poi, le tenere "cupolette" a base di mandorle... Dunque, se andate a Venezia e visitate il Ghetto prendetene qualcuno come souvenir: è vero, costano un po' di più dei classici pasticcini, ma il loro prezzo lo valgono tutto!
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