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| CITAZIONE (danielegr @ 26/11/2012, 16:01) Oltre a tutto sembra sicuro che Gesù sia morto il 3 (o era il 7? non ricordo) Aprile del 30. Poiché pare che sia nato nel 6 A.C. avrebbe avuto 36 anni, non 33. Quindi i gradini sarebbero sbagliati e questo contrasta con la storia del miracolo. Diciamo che questo c'entra poco. Se si trattasse di un miracolo, bisogna fare in modo che simbolicamente vi sia un messaggio. Nessuno si fa i calcoli se storicamente Gesù sia morto a quella tal ora di quel tal giorno.... anche perchè non c'è proprio modo di saperlo. Ma se la tradizione dice trentatrè, meglio dare quel messaggio. Diverso discorso sulla sindone. Lì l'immagine rispetta perfettamente la scienza e la storia. L'uomo della sindone è stato inchiodato alla croce per i polsi e non per le mani, come vuole la tradizione. Se fosse stato un falso dell'epoca, il falsario avrebbe sbagliato. Ma qui la cosa è diversa, perchè la sindone è un negativo tridimensionale. CITAZIONE (Libre @ 26/11/2012, 15:55) L'affidamento ad una figura ritenuta più potente degli umili "popolani", per risolvere le asprezze della vita è alla base del cattolicesimo popolare e del fenomeno clientelare e mafioso. Da lì parte tutto. Dall'equivocato ruolo dei cosiddetti santi. CITAZIONE (deljla @ 26/11/2012, 14:55) Io sono ignorante e dunque ti chiedo come si regge la scala La storia non la conosco, però mi chiedo: io credo nel mistero della spiritualità, che anima l'artista, l'uomo creatore, ricercatore. La meraviglia della cupola del duomo di Firenze potrebbe anche essere considerata un miracolo, lo stesso Pantheon, cupole enormi che se non fosse per le straordinarie intuizioni degli architetti che le crearono, non potrebbero stare in piedi. Anche esse sono un miracolo, il miracolo della ricerca umana, il miracolo del genio umano. Che miracolo è quella scala, per quanto mi riguarda potrei ritenerla alla stessa maniera. Eppure le si vuol attribuire un significato più religioso. Perchè? E' forse bellissima e straordinaria architettura umana, potrebbe essere celebrata come tale, come si celebrano le opere di Brunelleschi. Invece gli si vuole dare un significato trascendentale. Il mistero non è in cielo, è in noi. E in noi c'è tanta meraviglia. Ma è come se non ci volessimo credere e quindi si volge lo sguardo al cielo. Diciamo quasi la stessa cosa, in un certo senso.
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