CITAZIONE (Paolo San @ 21/12/2012, 23:48)
mettere a confronto la castità con le tendenze sessuali, a mio parere è sbagliato perhè sono cose molto diverse, tuttavia possiamo provarci!
chi sceglie la castità dice di farlo per amore, chi opta per una vita ascetica o missionaria dice di farlo per amore
anche chi ha tendenza omosessuale e pratica l'omosessualità dice di farlo per amore, quanto volte sentiamo attivisti Gay pronunciare questo termine per giustificare gli atti omosessuali?
No, no, attenzione.
Prima di tutto non credo affatto che sia importante indagare sulla motivazione alla base della scelta di castità. La castità è uno stile di vita, o la si pratica o no, non ci sono vie di mezzo, e praticarla è - e deve essere - certamente una libera scelta, ove "libera scelta" va intesa nel senso di autoimposizione, perché in genere la castità non è tendenza innata nell'individuo: la tendenza innata nell'individuo in ciascuna specie vivente (non solo nella specie umana) è la pratica della sessualità, tendenza talmente radicata da essere persino associata con un meccanismo del raggiungimento del piacere nel momento in cui l'atto sessuale si compie.
Parlo del piacere prettamente fisico (quello che culmina con l'orgasmo), non dell'amore, che è altra forma di piacere che coinvolge pesantemente la psiche e che non necessariamente si lega alla sessualità (come giustamente osservi, vi sono tante forme di amore del tutto platoniche).
E - osservo io - il legame fra sessualità e piacere fisico appare essere talmente forte da permanere anche nei casi in cui l'atto sessuale non è finalizzato alla riproduzione (il caso dell'utilizzo di pratiche anticoncezionali fra coppie fertili, il caso di eterosessuali sterili, il caso di omosessuali, e così via).
Tutte queste casistiche sono ovviamente del tutto svincolate dall'obiettivo della riproduzione, alcune per libera scelta (uso di anticoncezionali) altre per particolari condizioni psicofisiche (infertilità, omosessualità, ecc.), eppure la pratica della sessualità resta comunque da sempre ricercatissima anche in questi ambiti, con o senza la presenza del fattore "amore".
Il che ci porta a considerare ragionevole affermare che la sessualità in sé (non l'amore) sia a tutti gli effetti un istinto primigenio, ancor di più di quanto lo sia l'istinto alla riproduzione tipico di ogni forma di vita. In altre parole, è la riproduzione a essere un sotto-ambito della sessualità (l'istinto di accoppiarsi), e non il contrario.
Se infatti fosse la sessualità a essere un sottoinsieme della riproduzione, non potrebbe esistere sessualità non-riproduttiva. Ma l'evidenza ci dice che la sessualità non-riproduttiva esiste, e ne ho fatto alcuni esempi innanzi.
Questo però sembra essere in totale contrasto con la dottrina cattolica, che intende la sessualità esclusivamente in ambito riproduttivo e nega quindi la liceità di una sessualità svincolata da tale finalità.
CITAZIONE (Paolo San @ 21/12/2012, 23:48)
ora ti domando, mi domando, è innaturale rinunciare alla propria vita sarificandola per salvare altri esseri umani come fece San Massimiliano Maria Kolbe nel campo di concentramento nazista?
è innaturale rinunciare al cibo necessario per darlo ai poveri come faceva San Francesco e come fanno tuttoggi molti missionari?
Ti sembra naturale?
Non tutto ciò he ti viene naturale può essere considerato naturale(a i serial killer viene naturale sgozzare)
e a volte quello che sembra innaturale è invece naturale
Credo che a questo punto sia indispensabile specificare il significato della parola "naturale", che non è affatto scontato.
Vedi, "naturale" è l'istinto di conservazione dell'individuo, ma tale istinto a volte porta a "conservarsi" anche a spese di altri individui della propria stessa specie.
Ma "naturale" è anche l'istinto di conservazione della specie, che a volte confligge con il succitato istinto di conservazione individuale.
Non è affatto una cosa scontata, il significato di "naturale".
CITAZIONE (Paolo San @ 21/12/2012, 23:48)
Non c'è amore più grande che dare la vita per i propi amici
Moralmente sì, eticamente... uhm, non è mica detto.