Oggi a me e alle mie donne è arrivata una strana lettera spedita da questo sito:
www.plebiscito.eu/public/home/indexgenContiene l’invito a “votare” per un fantomatico
Referendum sull’Indipendenza del Veneto, usando il web o il telefono previa digitazione di un codice numerico identificativo.
Se, viene detto, vinceranno i “sì” una delegazione di “miei” rappresentanti, eleggibili con la stessa modalità, verranno inviati a Roma per “trattare con lo Stato Italiano” (sic!).
Il resto della lettera è la solita pappardella indipendentista che promette pace, gioia e prosperità non appena ci staccheremo da Roma.
La cosa puzza di bidone o giù di lì: viene citata la risoluzione della Regione Veneto su questo referendum, ma nella lettera non c’è traccia della Regione stessa. Né mi risulta ci sia stata una presa di posizione ufficiale di un qualsiasi altro ente pubblico.
Si afferma che questo sistema di voto è efficiente, di sicura democraticità e “garantito” da osservatori neutrali; ma chi siano questi ultimi non viene detto, così come non si sa chi ci sia dietro a questo sito.
Dunque chi mi garantisce che, attraverso il mio codice numerico, io non venga schedato sulla base del mio voto, la cui segretezza non mi pare per nulla garantita?
Si potrebbe anche votare in appositi “seggi”, ma essi saranno creati in locali pubblici, piazze o abitazioni private e solo in poche località: chi li dovrebbe controllare per evitare brogli?
Quanto ai “candidati” proposti per la "trattativa" con Roma, sono un gruppetto di illustri sconosciuti scelti non si sa da chi né perché.
Ora, che si voglia fare un sondaggio per valutare l’esito di un futuro referendum mi sta bene.
Non mi va affatto che lo si travesta da consultazione “vera” i cui risultati, di
nessun valore legale, potrebbero essere falsati e spacciati per la “volontà del popolo”… ma, mentre io queste cose me le chiedo, quanti altri si staranno bevendo questa messinscena e voteranno entusiasti?