| Posso ricordarlo come l'ho vissuto ?... Guardo il calendario. 16 Marzo. E' un giorno come un altro ?.. No. I ricordi tornano a quel 16 Marzo 1978. Ero allora alla scuola Polgai (di polizia Giudiziaria di Brescia). Quella mattina eravamo in Piazza d'Armi, il cortile principale di una scuola si chiama così, A provare delle tecniche operative. All'improvviso uno ci chiama. Ci chiama dalla sala convegno. Venite, venite !. E' successa una cosa terribile. Tutti noi ci guardiamo per un attimo. Andiamo a vedere. Nella sala convegno c'è un grosso televisore Tc Color, uno dei primi dell'epoca. Entriamo tutti in ordine sparso e subito rimaniamo colpiti da quello che vedevamo in quello schermo. Un colore ancora sbiadito, ma le immagini erano nude e crude. Il commentatore di mamma Rai, piangeva commentandole. L'On. Aldo Moro rapito. La sua scorta sterminata. Cinque colleghi massacrati. Chi era ancora per terra, chi accasciato dentro la propia auto. Si erano delle immagini davvero strazianti. Su di noi cadde un improvviso silenzio. Tutti zitti, tutti zitti a guardare, a cercare di capire che cazzo era successo. Era la prima volta che la Tv mandava in onda una strage in diretta subito dopo la sua feroce esecuzione. Piano piano le lacrime scendevano giù dal viso anche a noi che guardavamo. Poi però viene fuori l'orgoglio. Il Dr. Ales, Direttore della scuola ci diceva sempre che un buon Poliziotto non si deve mai abbattere. Deve reagire, deve reagire. Sapevamano che tutti Noi saremmo stati destinati alla fne del corso alle Squadre Mobili e alle Digos, che all'epoca era il nuovo Ufficio antiterrorismo. Si. Tra di noi trapelava solo un sentimento. Li troveremo TUTTI quei bastardi. TUTTi. Dal primo fino all'ultimo. Perchè dico questo. Badate, mi scendono anche adesso le lacrime ricordando quel drammatico momento, davvero vissuto in diretta. Questa azione ha dato forte motivazione a tanti di noi. Io volevo lasciare la Polizia dopo aver finito il periodo del militare. No. Non lo potevo fare. Fino a che almeno l'ultimo di quei vigliacchi sarebbe finito dietro una sbarra, abbastanza robusta. Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Francesco Zizzi, Giulio Rivera, Raffaele Iozzono. No, non siete stati carni da macello. Vi abbiamo vendicato.
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