| Il vero dramma dell'Italia, secondo me, è la burocrazia, e soprattutto il modo ottuso con cui si applicano le norme. Ci sono due fatti che adesso descriverò che avrebbero potuto, con un po' di elasticità mentale evitare delle spese improduttive, inutili e essere anche a favore dei cittadini.
Il primo: alcuni anni fa ero alla ASL per una visita e aspettavo il mio turno. A un certo punto vedo arrivare tre militari, uno dei quali era alto almeno due metri e con due spalle in proporzione, che accompagnano un ometto minuto tenuto con una catenella che gli bloccava i polsi. Evidentemente era un carcerato della locale prigione che doveva fare una visita (mi pare che fosse l'ambulatorio di otorinolaringoiatria). Quindi tre militari, guardie carcerarie, suppongo. Un cellulare (nel senso di veicolo usato per il trasferimento dei detenuti) Almeno un'altra guardia sarà rimasta sul cellulare. E, naturalmente, uno sconvolgimento della coda dei pazienti che aspettavano il loro turno (il detenuto ha saltato la coda, anche per motivi di sicurezza). Tutto questo per una visita che è durata meno di cinque minuti. La domanda sorge spontanea: non era preferibile chiedere al medico di recarsi lui presso il carcere e fare la visita lì? Fra il carcere e gli ambulatori ci saranno non più di 5/600 metri.
Il secondo: questo è capitato a me e a chissà quanti altri nella mia situazione: Io per rinnovare la patente debbo rivolgermi alla Commissione Medica, e questo comporta, tra l'altro, la compilazione e il pagamento di TRE bollettini postali, due dei quali a favore dello stesso ente (Dipartimento Trasporti) e l'altro a favore ASL. Mi domando perché non sia possibile fare un unico versamento: sono tutti enti pubblici e si possono girare gli importi senza problemi. Ma non basta: uno di quei versamenti era di 9 euro, e già lì mi giravano le scatole, per nove euro si poteva trovare un altro sistema, che so, una marca da bollo, per esempio. Però a un certo punto qualche genio ha avuto l'idea brillante: nove euro sono pochi, aumentiamo a 10 euro e venti centesimi. E chi ha avuto il bollettino con su scritto “nove” e ha già pagato? Problemi suoi, faccia un altro versamento integrativo per ben 1 euro e 20 (più naturalmente la tassa del versamento, 1 euro e 50, più dell'importo del conguaglio…) Però, siccome anche gli enti pubblici hanno un'anima, una gentile impiegata telefona a chi si dovrebbe presentare, avvisandolo che deve fare un versamento suppletivo… Il telefono costa, il lavoro di quella gentile impiegata anche, ma quanto rimane all'ente pubblico di quell'euro e venti? Credo che il lavoro sia in perdita...
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