ROMA - Una busta contenente un proiettile ed un messaggio intimidatorio è stata recapitata al pm di Catanzaro Luigi de Magistris. Nelle ore successive, un'altra analoga è arrivata al gip di Milano Clementina Forleo. Un gesto condannato immediatamente dal mondo politico, dal presidente del Consiglio alle massime cariche dello stato, che hanno fatto arrivare ai magistrati la loro solidarietà. Ma in serata dal gip milanese è arrivata una reazione decisa: "Respingo al mittente - ha detto - la solidarietà di taluni soggetti indirettamente responsabili del mio isolamento e di quel che mi sta accadendo".
Proiettili calibro 38 e stella a cinque punte. Al sostituto procuratore della Repubblica del tribunale di Catanzaro - titolare di delicate inchieste tra cui una che vede indagato lo stesso presidente del Consiglio - il proiettile calibro 38, modificato in modo artigianale, è arrivato via posta. Il plico, spedito da Bologna, è stato aperto ieri sera dallo stesso magistrato nel suo ufficio. Oltre al proiettile, c'era dentro un foglio, sul quale era stata disegnata una stella a cinque punte, recante la scritta: "Il prossimo è per te".
Un pacchetto molto simile è arrivato anche alla Forleo, al centro di polemiche per i giudizi espressi nell' ordinanza con cui ha chiesto alle Camere di utilizzare le telefonate intercettate tra sei parlamentari (tra cui il ministro degli Esteri Massimo D'Alema e il leader dei Ds Fassino) e alcuni indagati nelle inchieste sulle tentate scalate ad Antonveneta-Bnl-Rcs. Anche questo proveniva da Bologna. Dentro c'era un proiettile calibro 38, bucato e disattivato e una lettera di una pagina scritta a mano a caratteri cubitali in cui c'era anche la frase "la prossima sarà reale". La lettera, indirizzata come quella di de Magistris, a "voi nemici della libertà", è firmata con un simbolo definito dagli investigatori un'imitazione "pacchiana" della stella delle Br.
Prodi solidale con i magistrati minacciati. Il presidente del Consiglio Romano Prodi ha espresso la sua solidarietà a entrambi i magistrati per le minacce ricevute, e al suo messaggio si sono aggiunti quelli delle massime cariche dello Stato. Le intimidazioni sono state definite "gravi" ed "estremamente allarmanti" dal segretario dell'Associazione nazionale magistrati Nello Rossi, che, continua, "non possono essere in alcun modo sottovalutate e devono essere oggetto di rapidi interventi".
Il pm de Magistris ha immediatamente avvisato la Digos, che ha avviato le indagini del caso, di quanto accaduto. De Magistris è al centro del caso politico-istituzionale dopo la richiesta di trasferimento presentata nei suoi confronti dal Guardasigilli Clemente Mastella.
De Magistris non parla. Accusato in precedenza dagli ispettori ministeriali di parlare troppo con i giornalisti, il magistrato ha preferito trincerarsi dietro un no comment: "Non posso né confermare né smentire la notizia dell'invio della busta contenente un proiettile. Non so come la notizia si sia diffusa. Non voglio parlare di questioni che mi riguardano personalmente".
Mastella: solidarietà per il gesto intimidatorio. Il ministro della Giustizia Clemente Mastella, ha espresso al pm di Catanzaro "tutta la sua solidarietà condannando il gesto intimidatorio". "So che cosa significa - afferma il guardasigilli - ricevere minacce e proprio per questo, come ho sempre fatto nei confronti di chiunque sia stato vittima di episodi del genere, non posso che esprimere la mia solidarietà e manifestare il mio sdegno per chi, con qualunque motivazione, cerca di intimorire gli altri". Mastella ha espresso la sua solidarietà anche a Clementina Forleo ribadendo la "condanna ferma verso tutti quei comportamenti che cercano di attentare alla serenità e alla sicurezza delle persone".
Di Pietro: distinguere fra azioni terroristiche e quelle di pazzoidi. "E' una cosa che certamente preoccupa - ha commentato il ministro per le infrastrutture Antonio Di Pietro intervistato da RepubblicaTv - ma bisogna distinguere tra un'azione terroristica e l'atto di un pazzoide. Quando una persona è all'attenzione dell'opinione pubblica - ha aggiunto il leader dell'Idv - può succedere che un pazzoide si metta all'opera. E allora può darsi che un bossolo arrivi oggi al magistrato De Magistris e domani all'onorevole Mastella".
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