CITAZIONE (pirrone @ 11/11/2007, 09:22)
Beh, allora ti propongo un piano di governo completo:
1)Istruzione, a me piacerebbe la privatizzazione (vera, cioè senza un euro di finanziamenti pubblici) dell'Università, all'americana (che resta la migliore università del mondo a detta anche dei tanti italiani che ci lavorano o da lì tornano in Italia), con un sola università pubblica per regione. Completa autonomia per ogni università per l'accoglimento degli studenti. Se una simile riforma sembra troppo drastica, in subordine mi basterebbe questa:
http://old.lavoce.info/news/view.php?id=&cms_pk=774Autonomia scolastica vera: le scuole devono avere il diritto di reclutare o licenziare tutto il proprio personale dai professori ai bidelli, nessun posto garantito per nessuno.
2) Servizio pubblico: abolizione di trucchi e speculazioni sul precariato tipo legge Maroni, ed in cambio fine del posto garantito agli statali, nonchè alle aziende che vivono di soldi pubblici. Gli assenteisti che non sono tali per schizzofrenia, tumore o sclerosi a placche, ma solo per frequenti mal di testa devono andare a lavorare altrove e per le ferie e i periodi di malattia le Maldive devono essere escluse pena il licenziamento!
3) Sindacato:riforma tedesca o svizzera.
4) Sicurezza: lotta senza quartiere alle mafie con metodi americani (informatevi!), eliminazione della prescrizione e di tutte le procedure dilatorie nei processi penali e soprattutto civili, in questi ultimi obbligo di decisione in tempi certi come avviene per le cause di lavoro.
Per adesso mi fermo qui!
Premetto che non conosco il sistema americano, ma ti chiedo gentilmente di considerare le mie anche solo senzazioni:
La privatizzazione comporta moltissimi rischi, primo fra i quali quello di influenzare dalla parte del "padrone" chi mette i soldi, per intenderci anche l'indirizzo culturale e formativo. Ti faccio un esempio se Agnelli (per usare il nome di un imprenditore che non c'è più) comprasse un'università, assumesse insegnanti che vanno bene a lui, dipendenti che vanno bene a lui e libri che vanno bene a lui, influenzerebbe moltissimo anche la formazione degli studenti che escono dalla sua università.
Un dubbio: chi decide quali dipendenti della scuola siano da tenere o da cacciare? chi valuta il lavoro di centinaia di insegnanti, o di tecnici, o di segretari o di bidelli? servirebbe una struttura organizzatissima, ma assunta e diretta da chi?
Sull'argomento del posto fisso e garantito per gli assenteisti e statali, sono d'accordo, con l'unica attenzione di non penalizzare quelli che sono ammalati veramente e favorire quelli (che già da adesso) hanno i medici compiacenti che fanno certificati falsi anche di schizzofrenia ecc.
Sindacato: non conosco la riforma svizzera o tedesca, non posso dire nulla. Concordo che i sindacati della scuola italiana sono veramente ridicoli.
Sul punto 4 sono un po' perplesso, non conosco i metodi americani, ma a giudicare da come le mafie di tutti i tipi sono radicate in USA, direi che non funzionano benissimo.
Io vado un po' controcorrente, in uno stato democratico, la scuola pubblica deve essere il fiore all'occhiello, deve funzionare come un'orologio.
Dovremmo partire, secondo me, dal risparmiare le sovvenzioni a scuole private (sia religiose che no) ed usare i fondi per migliorare gli ambienti e le strutture delle pubbliche.
Le assunzioni
devono essere fatte per concorso e meritocrazia, vere però, non con concorsi o con titoli truccati.
Si dovrebbe organizzare nella scuola un sistema di filtro e di controllo sul lavoro di tutti i dipendenti statali e sulle spese scolastiche. Non è detto che perchè non ci si è mai riusciti non lo si possa fare.
I nostri ricercatori universitari vanno in stati esteri (principalmente in USA) perchè da noi il contratto a progetto garantisce un reddito di 10.000-12.000 euro all'anno, in USA di 40.000-100.000. E' sufficiente per dire che università americane sono migliori?
Una constatazione: se i nostri ricercatori dopo l'università sono assunti da università straniere vuol dire che considerano la nostra formazione, nonostante tutti i difetti, molto valida.
Ho un limite, conosco solo un po' la scuola qui da noi, a Brescia, non so come sia in altri posti, mi piacerebbe conoscere in giro per l'italia la situazione come è ora, per decedere se cambiare radicalmente o no.