Il messaggio
Venni arrotolato e messo in una bottiglia, poi dall’alto, della cima di una sorgente mi lasciarono cadere da una cascata, iniziai un viaggio faticoso ma bellissimo.
Dopo essere stato sballottato arrivai nel letto di un fiume, c’era quiete e galleggiavo tranquillo, mi godevo il panorama delle sponde del fiume che cambiavano continuamente, prima ricche di canneti, poi di vegetazione bassa con fogliame morbido, qualche papera nuotava con i piccoli al seguito, alcuni pescatori erano li in attesa di vedere muovere finalmente la canna da pesca,avevano un’aria molto rassegnata.
I giorni si avvicendavano, ed io galleggiavo, la corrente mi trascinava dolcemente, la notti erano bui, ma una mattina al levarsi del sole mi trovai davanti uno spettacolo splendido, ero arrivato a Roma, passai sotto ponti bellissimi, sopra i muraglioni si intravedevano dei palazzi antichi, importanti, mi sorprese l’angelo che sopra una torre merlata sguainava una spada, era l’angelo che aveva salvato la capitale dalla peste, il palazzaccio sede della giustizia con delle bellissime statue, più in la le famose carceri di Regina Coeli, poi una chiesa che sembrava il duomo di Milano, lo stadio del nuoto, e su su in alto una bellissima statua color oro di Gesù con le braccia levate al cielo a benedire la città. Non potevo vedere SanPietro ero troppo in basso.
Ebbi un attimo di terrore quando da lontano intravidi un’isola in mezzo al fiume, pregai di non infrangermi sulla terraferma, ma la corrente mi spinse di lato e superai il pericolo, la mia corsa seguitava, Roma era davvero splendida, e se gli argini erano di cemento, al di sopra c’era tanto verde, alberi chiomati e siepi cariche di fiori di tanti colori diversi
Dopo tanto navigare mi trovai in un fiume grandissimo….. ma no..non era un fiume, ero arrivato al mare. Ebbi un po’ paura, era smisurato, inoltre c’erano delle onde che mi sommergevano ogni volta che si infrangevano su loro stesse, ed io seguitavo a navigare chiuso nella bottiglia senza sapere dove sarei approdato, in particolare quando, e se ci fossi mai riuscito.
Ad un tratto mi trovai di fronte ad un palazzo galleggiante, grandissimo, era un traghetto che navigava verso la costa, dietro aveva una scia di delfini che giocavano facendo dei salti fuori dall’acqua, mentre dal ponte i bambini si affacciavano per vedere quel bellissimo spettacolo; vidi delle isole, barche a vela che facevano delle regate e, motoscafi ancorati, da dove le persone si tuffavano nel mare, che finalmente era molto calmo le meduse, trasparenti e bellissime mi scortarono per un bel tratto di mare, finalmente un po’ di compagnia
Era notte il buio pesto faceva risaltare il luccichio delle miriadi di stelle che lo tempestavano, era uno spettacolo splendido, poi alcune stelle cominciarono a cadere espressi il desiderio di arrivare da qualsiasi parte, ma di arrivare presto.
Passarono altri giorni, altri traghetti e delfini…ma dove sarò? Arriverò mai? E prima che potessi finire quel pensiero mi accorsi che non galleggiavo più, ero fermo su una spiaggia con la sabbia bianchissima, anche il colore del mare era cambiato, che splendore!! era a chiazze che andavano dal turchese intenso al verde smeraldo, intorno a me sgambettavano dei gabbiani emettendo uno strano verso. Ero approdato in Sardegna
Rimasi li parecchi giorni, qualche paguro mi saliva sopra ma scivola subito via, credevo di essere invisibile..
Possibile che nessuno si accorgesse della bottiglia con il messaggio all’interno? Pensavo che mai nessuno mi avrebbe liberato dal guscio di vetro che mi aveva ospitato per tanto tempo, e che mai avrebbero letto il messaggio che era contenuto.
Una mattina, durante la pulizia della spiaggia, venni raccolto….pensai ecco ci siamo; invece mi deposero su una cariola con tante altre bottiglie che erano state abbandonate dal popolo della notte che aveva festeggiato l’estate con il falò la musica le grigliate ed il bagno di mezzanotte illuminati dal fascio luminoso della luce della luna piena.
E’ finita pensai, ma poi un raggio di sole illuminò il vetro bianco, e attirò lo sguardo del ragazzo che aveva fatto pulizia. Prese la bottiglia, scrutò l’interno, l’aprì con un improvvisato cavatappi e mi liberò.
Una fresca brezza marina mi avvolse… ce l’avevo fatta.
Il ragazzo srotolò il messaggio e ci trovò scritto: chi vive nel cuore e nei pensieri di chi li ha amati, non muore mai. Ciao Alessandra ti voglio bene.
ciao ti voglio bene
VOTATE!!!