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| Oggi evidentemente non mi va bene niente. Anche questo racconto mi lascia con un sapore di incompiuto in bocca. La linguistica mi pare corretta e scorrevole, e quindi potrei dare un quattro, ma per quanto riguarda la idea/trama non mi sento appagato. Mi pare troppo una costruzione forzata, nulla di obiettare circa una donna che preferisce la carriera a un figlio, ma è il modo con il quale è gestita tutta la faccenda che mi lascia perplesso. Una donna già matura (42 anni) evita l'aborto - e questo lo capisco anche se lo evita solo per paura e non per scrupoli morali o altro - quindi si tiene nella pancia un bambino per nove mesi e non sente mai uno slancio di affetto verso una nuova creatura, al punto di abbandonarla e non interessarsi mai, pur avendone i mezzi, per sapere se è vivo o morto, malato, ricco o povero, niente di niente. Si può dire che l'ha dimenticato, così come si dimentica qualsiasi incontro occasionale. Quindi mi spiace ma non mi sento di dare più di due. Da quanto detto prima emerge che il racconto non mi è piaciuto molto, quindi un altro due. In totale quindi 8
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