Tema Libero

Votes taken by danielegr

view post Posted: 21/1/2017, 19:49     +1mia moglie - Tema Libero
Come volete voi: a me non disturba che ci siano altre storie su questo 3D. Le considero un omaggio alla memoria di Rosalba.
view post Posted: 20/1/2017, 07:59     +1mia moglie - Tema Libero
Grazie a tutti: ho l'aiuto di persone amiche e dei miei figli. Certo che se ne è andato un pezzp molto grosso di me e della mia vita.
view post Posted: 27/7/2016, 05:50     +1Cosa vuoi fare da grande? - Tema Libero
Cosa vuoi fare da grande? È questa la domanda che tutti i bambini di questo mondo si sentono rivolgere, quando ancora non hanno capito niente, e non sanno nemmeno leggere e scrivere. È in effetti una bella pretesa che un bambino di quattro o cinque anni abbia le idee abbastanza chiare su quello che potrebbe diventare il suo futuro lavorativo, al massimo potrà chiedere un nuovo giocattolo. E anche su quello ci sarebbe da discutere: un bambino di solito cambia idea con la velocità della luce. Il camion dei pompieri, no, no voglio un cane. No preferisco un gattino come il mio amico, eccetera.
Io no: a quattro/cinque anni, più quattro che cinque sarà stato il 1940, avevo le idee chiarissime. Volevo fare il Padrone di Casa. Spieghiamo meglio: in quegli anni erano pochi quelli che possedevano la propria abitazione: si andava quasi sempre in affitto. Dove abitavamo noi a Milano (Via Parini) un signore, con grande lungimiranza aveva comperato l’intero stabile, direi 15/18 appartamenti e due o tre negozi. Ogni mese passava a incassare l’affitto, in contanti ovviamente, non si usava ancora l’incasso tramite banca o con assegni.
Io ero affascinato da quella figura che ogni tanto passava, suonava il campanello e tutti gli davano dei soldi, lo trattavano bene, gli offrivano il caffè o altro (quasi sempre rifiutato, e ci credo, ne avrebbe dovuti bere una ventina…). Perché a quell’uomo che secondo me non ti dava niente in cambio, tutti davano dei soldi, e non sembravano scontenti di averglieli dati? Doveva essere un magnifico lavoro!
E poi era temuto da tutti, chissà quali poteri aveva, visto che se facevo i capricci mi minacciavano: Se non la smetti lo dico al Padrone di Casa...
Sogni di un fanciullino…
view post Posted: 11/12/2015, 15:42     +1ancora la Santa Lucia Nera - Tema Libero
Avevo già accennato (https://temalibero.forumfree.it/?t=52696258) alla Santa Lucia Nera, ma voglio riprendere l'argomento. Era la noltte fra il 12 e 13 Dicembre 1916, novantanove anni fa, e i soldati italiani e austriaci si combattevano stando, estate e inverno anche su quote molto elevate, oltre i 3000 metri, come sull'Adamello o sull'Ortles-Cevedale. Le tecniche di guerra di allora oggi non sono più accettate: allora, occupata una qualsiasi posizione si riteneva di doverla “tenere” ad ogni costo. Quindi anche in inverno, anche con la neve, in qualsiasi condizione, ad esempio in un fondo valle, le truppe dovevano stazionare. Gli ufficiali spesso erano gente di pianura, avevano un manuale che gli diceva cosa dovevano fare e basta, esperienza di montagna pari a zero. In sostanza l'impreparazione tecnica era notevole.
Quindi ci furono grandi ammassi di truppe, sia italiane che austriache in posti che qualsiasi montanaro avrebbe evitato, perché conscio del pericolo rappresentato dalle valanghe.
Si riteneva, e forse è giusto anche adesso, che chi fosse riuscito a conquistare una vetta o una cresta di montagna avrebbe avuto una posizione di vantaggio: vero, ma doveva mettere in conto che in quella postazione doveva rimanere per tutto l'anno, inverno compreso, e che aveva maggiore difficoltà nei rifornimenti. E se non fossero bastate l'altitudine e il freddo, si potevano aggiungere tormente, vento, nebbia e quant'altro. Gli austriaci erano arrivati per primi a conquistare la maggior parte di quelle posizioni, gli italiani spesso erano in fondo valle.
Nei giorni precedenti aveva nevicato, nevicato molto e in alcuni punti il manto nevoso raggiungeva perfino i dieci metri. In quelle condizioni, qualunque montanaro lo sa, basta un niente, un alito di vento, un piccolo rialzo della temperatura, un animale che passa a far partire una slavina. Successe nella notte fra il 12 e il 13: le valanghe colpirono indiscriminatamente le truppe sia italiane che austriache, uccidendo circa 10.000 soldati.
Purtroppo non per tutti si trattò di morte in tempi brevi: molti furono imprigionati ancora vivi e mezzi sepolti dalla neve non poterono fare nulla per salvarsi. Si racconta di alcuni che si trovarono imprigionati con i piedi nel ghiaccio che si era riformato e morirono assiderati.
Gli unici reparti che ebbero una sorte migliore furono quelli a capo dei quali c'era un montanaro: una guida alpina, o un boscaiolo, o, perché no, un contrabbandiere. Questi erano persone che conoscevano bene la neve, i suoi pericoli, e che non permisero alla loro truppa di accamparsi in posti troppo pericolosi.
view post Posted: 19/7/2015, 18:22     +1Parliamo di migranti? - Tema Libero
Come forse alcuni già sanno, io abito in provincia di Imperia, a Dolcedo. Una delle frazioni di Dolcedo si chiama Bellissimi. Il nome dovrebbe derivare dalla famiglia Bellissima che è stata tra i primi abitanti del luogo.
È una frazione con una cinquantina di abitanti, e le sono stati assegnati alcuni migranti, nell'ambito della ripartizione degli stessi su base nazionale. Penso a quello che è successo a Treviso, e lo confronto con il MIO paese

http://bcove.me/6cbss9f1

Sono ORGOGLIOSO di abitare qui.
view post Posted: 13/1/2015, 19:24     +1Ricordi più o meno antichi - Tema Libero
In televisione, proprio adesso alle 13 e 30, stanno parlando di Togliatti in quella trasmissione che c'è tutti i giorni “Cultura”. Non voglio parlare di Togliatti, figura alla quale vanno, secondo me, attribuiti molti meriti e molti demeriti, ma di quel suo attentatore, Antonio Pallante. Quello che il 14 Luglio 1948 sparò contro Togliatti quattro colpi di pistola, di cui uno solo a vuoto.
Aveva comperato una vecchia pistola e cinque proiettili in Sicilia, ma il modello vecchio dell'arma e la scarsa forza di penetrazione di quei proiettili furono poi determinanti nel salvare la vita di Togliatti. Perché gli aveva sparato? Pallante in questura durante l'interrogatorio dichiarò di averlo fatto perché lo considerava “un nemico della mia patria, un membro del Cominform al servizio di una potenza straniera”.

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Io all'epoca avevo dodici anni e ricordo bene l'atmosfera di tensione che si respirava. Molti esponenti del Partito Comunista vedevano in quell'evento la provocazione estrema del capitalismo contro il proletariato e volevano la rivoluzione. Armi ce n'erano in quantità, molti ex partigiani conservavano il “ri cordo” della loro precedente attività. La bruciante sconfitta da poco subita nelle elezioni del 18/4/1948 avrebbe potuto esacerbare gli animi e spingerli ad azioni violente e sconsiderate.
Non successe nulla, per fortuna: prevalse il buon senso: lo stesso Togliatti dal suo letto d'ospedale impose ai suoi vice, Secchia e Longo, di sedare gli animi e bloccare la rivolta. Ci furono comunque una trentina di morti in varie città, anche tra le forze dell'ordine, e diverse centinaia di feriti.

Pietro_Valdoni_e_Palmiro_Togliatti
Proprio in quei giorni Bartali vinse una importante tappa al Tour de France conquistando la maglia gialla, e questo contribuì un po' a calmare gli animi, anche se attribuire al Ginettaccio nazionale il merito di aver salvato l'Italia mi pare alquanto eccessivo.
Pallante venne subito catturato e al processo di primo grado venne condannato a 13 anni e 6 mesi di carcere, ma ne scontò solo cinque per l'amnistia del 1953 (aminista Azara).
Ritornato a Randazzo da dove era partito per commettere il suo attentato, riuscì a impiegarsi presso la Forestale e visse poi nel più completo anonimato.
Non ho notizie della sua morte: fino a Dicembre 2009 mi risulta che fosse ancora vivo.
view post Posted: 3/1/2015, 16:02     +1Ricordi più o meno antichi - Tema Libero
Anche per vivacizzare un po' il Forum, mi è venuto in mente di raccontare qualcuna delle mie passate avventure: un po' come alpinista, fino al lontano 1961, poi come “roulottista” dal 1967 al 1988 o pressappoco. Dovrei cercare anche le fotografie, ma quella è un'impresa improba... visti gli anni e i traslochi passati!
Comincio dalla parte alpinistica, evitando però di parlare di arrampicate in termini tecnici, non interesserebbero nessuno, e cercherò di di limitarmi a quella parte più conviviale, cameratistica che è insita nella montagna stessa.
Le serate trascorse con gli amici, nel rifugio, con un occhio alla comitiva e un altro al cielo per valutare l'evoluzione del tempo... Domani potremo andare a fare quella arrampicata che avevamo in programma oppure pioverà? Obbligatorio, prima di andare in cuccetta, uscire un momento dal rifugio per sentire se fa molto freddo (allora domani probabilmente sarà bello e viaaaa...) oppure se c'è quell'afa, quell'aria un po' appiccicosa che ti fa capire che domani mattina potrai dormire fino a tardi.
Già, come era la “cuccetta”?: parlo di quella dei miei tempi, fino al 1961, oggi certamente la cosa è un po' diversa. A volte era un tavolato sul quale erano stesi dei materassini, spesso in gommapiuma, in altri rifugi invece c'erano dei letti a castello, con materassi più o meno morbidi. E sopra un paio di coperte in lana. Le lenzuola erano un lusso che andava pagato a parte, per cui noi, poveri studenti squattrinati non le prendevamo mai. Del resto, si dormiva vestiti: slacciavi la cintura dei pantaloni, toglievi quelle cose tipo i fazzoletti da collo che potevano durante il sonno stringere e dare fastidio, e soprattutto abbassavi i calzettoni. Intendo dire che la parte che arrivava al ginocchio con un elastico, se fosse rimasta durante la notte avrebbe ostacolato la circolazione del sangue e al mattino si avrebbero avute le “gambe di piombo”, con le quale certamente non andavi lontano. Ah, che belle dormite che si facevano! Non si sentiva il freddo, anche se non c'era il riscaldamento e si era a oltre duemila metri, magari con la neve fuori.
segue?
view post Posted: 30/9/2014, 06:08     +2LIBRE non c'è più!! - Tema Libero
Dopo alcuni giorni di black out posso riaccedere ad Internet e leggere queste cose: non avrei mai sospettato in lui una malattia così grave. L'averlo tenuta nascosta a tutti, tranne che ai familiari, non può che essere un altro punto a favore della personalità eccezionale del nostro Libre.
Ciao Libre: te ne sei andato lasciandoci tutti più poveri per la tua mancanza, ma più ricchi per averti potuto conoscere.
view post Posted: 15/8/2014, 10:08     +1Oggi mi è successa una cosa strana... - Tema Libero
Sono contento per te. E speriamo che il seguito (paga, rinnovo del contratto o meglio sua trasformazione in tempo indeterminato) sia ancora migliore.
view post Posted: 16/7/2014, 17:53     +1Inchiodata sul palmeto - Tema Libero
In questi giorni mi capita spesso di pensare all'ultima guerra, a quei fatti dei quali, da ragazzino, sentivo parlare dai “grandi”, e della quale, quotidianamente, sentivo i bollettini di guerra alla radio. In particolare, oltre ai reboanti annunci di grandi vittorie, di sconfitte che non erano sconfitte ma “ritirate strategiche” oppure “sganciamenti”, si sentiva molto spesso la canzone della Sagra di Giarabub. Quella canzone cantava della resistenza oltre ogni speranza di un gruppo di uomini male armati, privi di rifornimenti, di fronte alla soverchiante avanzata inglese. Chi volesse sentire la canzone può trovarla su Youtube in diverse versioni, io propongo questa



che ha il testo sia in italiano che in inglese.
Mi era quindi venuta la curiosità di saperne un po' di più. Innanzi tutto su chi fosse quel “colonnello” al quale vengono richieste armi, munizioni, rinunciando al cibo e perfino all'acqua. Oggi queste ricerche sono facilitate da San Google e dall'altrettanto San Wikipedia e così vengo a sapere che l'oasi di Giarabub è a una trentina di chilometri dal confine con l'Egitto, e a circa 300 da Tobruk. Lì 1300 soldati italiani e 800 libici, una buona parte dei quali disertò mentre altri si comportarono da veri eroi, agli ordini del tenente colonnello (promosso colonnello per motivi di metrica) Salvatore Castagna, resistettero per nove mesi alle soverchianti forze inglesi. Da notare che mediante volantini lanciati da aerei era stato promesso un ottimo trattamento in caso di resa. I soldati ai quali Castagna aveva devoluto la scelta rifiutarono la resa, preferendo continuare a combattere. Ecco il testo del volantino:
“Difensori di Giarabub, i vostri capi non vi hanno detto che abbiamo occupato l’intera Cirenaica, catturando 115.000 prigionieri. Ogni vostro sacrifico è inutile. Arrendetevi. Noi vi tratteremo bene”.


Questo era l'oasi di Giarabub nel 1941 (foto aerea)



Oasi_giarabub

Quando i superstiti a Giarabub si ridussero a circa 200, senza più munizioni e nemmeno viveri, il 21 Marzo del 1940, non poterono più sottrarsi alla resa. Il comandante Castagna era stato gravemente ferito, ma le cure in un ospedale inglese riuscirono a salvargli la vita. Fu poi internato per sei anni in un campo di concentramento in India.


(Salvatore_castagna

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view post Posted: 16/6/2014, 12:51     +1Si va a spasso - Tema Libero
Sono stato via alcuni giorni: volevo rivedere alcune località in Valtellina dove in tempi molto remoti avevo svolto attività alpinistiche. Beh, incominciamo ad andare a Chiavenna, troviamo l'albergo che avevamo prenotato e incominciamo a gironzolare. Siamo partiti da Imperia che non faceva molto caldo, quindi pantaloni lunghi, camicia a maniche lunghe e qualche maglione in valigia. Peccato solo che a Chiavenna facesse un caldo indiavolato e che quindi mi stessi liquefacendo in un bagno di sudore. Quindi il gironzolamento era destinato soprattutto a comprare almeno una maglietta estiva, ma le mie idee sulle magliette estive non collimavano con quelle delle venditrici delle suddette magliette...
Finalmente, quando oramai disperavo quasi di trovare un qualcosa di decente, ecco un negozietto che, per caso ne aveva una abbastanza simile ai miei “desiderata”, avanzata da chissà quanto tempo.
Va bene, risolto questo importante problema oramai si era fatta l'ora di cena.
Valtellina? Chiavenna? Terra di Crotti? E allora che problema ci poniamo, basta trovare un Crotto come quello là in fondo, si chiama Crotto Ombra. E come si fa a resistere a un piatto così alla faccia della dieta?


WxE3ING



Però bisogna spiegare cosa è un Crotto: nal corso dei secoli le montagne purtroppo franano, cadono grandi massi che si sovrappongono e creano un ambiente nel quale soffia un vento, chiamato “Sorel” che ha la particolarità di mantenere quasi costante per tutto l'anno la temperatura, facendo di quell'ambiente, che sarà il “cuore” del Crotto, un luogo ideale per la conservazione e la maturazione di formaggi, salumi e vini. Intorno a quell'ambiente poi si può creare una struttura in muratura o in altro materiale e quindi avere una specie di ristorante.
Questo è il foro dal quale spira il Sorel (in un altro Crotto, quasi al confine con la Svizzera)
[IMG]AGexOlp[/IMG]

Segue?

Edited by danielegr - 20/6/2014, 14:06
view post Posted: 16/3/2014, 09:02     +116 Marzo 1978 - Tema Libero
Sono già passati trentasei anni: voglio ricordare queste vittime innocenti della furia omicida delle BR.

Il vice brigadiere di pubblica sicurezza Francesco Zizzi, le guardie di pubblica sicurezza Raffaele Iozzino, Giulio Rivera, il maresciallo Oreste Leonardi e l'appuntato Domenico Ricci.

Erano la scorta di Aldo Moro, poi assassinato due mesi dopo.
view post Posted: 15/1/2014, 17:16     +1Il 3ad ufficiale degli auguri! - Tema Libero
CITAZIONE (16giulia @ 15/1/2014, 14:15) 
Ciao Bas, ho visto le foto della vostra cenetta in montagna. Beati!

Toglimi una curiosità ma chi è Alfredo o meglio che nick aveva su Tema Libero?

In attesa di Basura ti rispondo io: è il grandissimo LIBRE!! (mica bau bau micio micio...)
view post Posted: 13/1/2014, 11:20     +1Dunque, è finita? - Tema Libero
CITAZIONE (SirLancillotto @ 13/1/2014, 09:47) 
Ci sono quasi 10 anni di forum a testimoniare che non è mai stato un forum qualunque e leggere certe cose fa male, sopratutto considerando il tempo, le arrabbiature, le minacce e gli insulti che mi sono beccato su questo forum e per questo forum.

Non so cosa sia per voi l'amicizia, ma io non considero persa l'amicizia perché non ci si sente, per vari motivi, per tanto tempo... Ho smesso di scrivere su TL e, ad essere sinceri, non so nemmeno se riprenderò mai a farlo, è cambiata la mia vita, sono cambiate le esigenze, le storie, le situazioni. Il tempo e la voglia non sono più quelli di prima (scrivo molto poco anche su FB) e mi spiace che qualcuno lanci accuse a chi non è più qui sopra per motivi che potrebbero non essere validi per alcuni, ma che sono validissimi per chi ha deciso di cambiare.
Può dispiacere che alcuni non frequentino più TL ma nessuno è legato da un contratto che vieta l'abbandono del forum!


I figli si procreano, si crescono ma, ad un certo punto, si lasciano anche andare...

Sir, non ti preoccupare: noi della "vecchia Guardia", quella che "muore ma non si arrende", capiamo benissimo che a un certo momento il tempo, la voglia, le esigenze cambiano e possono rendere difficoltosa la presenza su un forum. Questo naturalmente non può incidere assolutamente sui rapporti di amicizia che si sono creati.
Tornando a noi, io non credo che ci voglia un "passaggio di consegne". Sir è e resta "lo nostro duce", e non vedo la necessità di delegare particolari poteri ad altri, considerato anche che, in caso di necessità, ognuno dei moderatori potrebbe assumerli temporaneamente per compiere determinati atti (ad esempio il "ban").
Detto questo, Tema Libero continua a vivere, alla faccia di chi gli vuole male, e il Sir resta sempre il benvenuto (e il Capo) quando e se riterrà di affacciarsi su questi lidi.
Almeno, questo è il mio parere.
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