Votes taken by Oderico

Ah beh, se pensi che Mieli ha definita la Schlein "affascinante" ce n'è abbastanza per chiedersi di quali sostanze faccia uso...

Ogni tanto ho pensieri erratici del tipo:
"Cari studenti che manifestate, disarmati, per la Palestina o altre cause sgradite a chi comanda forse non sapete di avere un asso nella manica.
Appena vedrete correre verso di voi un drappello di simil-poliziotti armati di manganello, lasciate cadere a terra striscioni e bandiere per fare il saluto romano: vedrete che non solo si fermeranno, ma vi lasceranno passare applaudendovi."
Ora mi dirai che sono un prevenuto, nemico delle Forze dell'Ordine e sovversivo. Forse è vero.
Ma vorrei che qualcuno mi spiegasse perché nessun personaggio in divisa ha alzato un dito contro qualche decina d'imbecilli che facevano proprio il saluto romano in una pubblica manifestazione.
Anche qui, mille pesi e mille misure?

Va bene, mi avete convinto...

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Se preghi alimenti la speranza che Qualcuno ti ascolti.
Non serve dare un nome a quel Qualcuno né, tantomeno, attaccare a esso regole o paure: pensare che ci possa essere è un modo per sentirsi meno solo nella tua e nostra fragilità.
Forse, in altri luoghi e momenti, scopriremo che c'è e se anche non ci fosse sperare nella Sua presenza non sarà stato tempo perso

Finché avremo la convinzione di avere ancora qualcosa da dare al mondo e a chi amiamo resteremo vivi.
Il giorno in cui perderemo questa convinzione per noi sarà finita, anche se arrivassimo a vivere cent'anni

Come ho già scritto altrove, Espero non è solo una persona (mentalmente) lucida, ma splendida su tutta la linea: un Augurio anche qui!

C'era una volta... noi!
Noi che avevamo costruito dal nulla questo angolo virtuale per parlare liberamente di tante cose.
Noi che, facendolo tutti i giorni, avevamo imparato a conoscerci e apprezzarci al di là delle distanze geografiche o di pensiero.
Noi che subivamo anche qualche piccolo attacco da parte di imbecilli di passaggio, boccaloni arcoriani, farisei nauseabondi; ne soffrivamo, ma ce n'eravamo liberati senza problemi né rimpianti.

Noi che stavamo bene assieme al punto da tirare fuori storie difficili che non avremmo mai raccontato a nessuno; o da “esporci” pubblicando cose che tenevamo nel cassetto e non avremmo mai osato far leggere ad alcuno... salvo, poi, scoprire che piacevano.

Poi è successo qualcosa o tante cose e noi ci siamo “trasferiti” altrove come se questo spazio fosse diventato troppo stretto, superato, inutile.
Siamo approdati, chi prima e chi dopo, su Facebook subendone il fascino ma anche la dispersività, il vederlo diventato la ribalta su cui si esibiscono tutti, ma proprio TUTTI.
In primis quelli che non hanno nulla di buono da dire, seguiti da altri che si bevono tutto e se la prendono con te se non fai altrettanto.
OK, anch'io ci sto e mi ha fatto piacere ritrovarvi alcune persone di cui avevo perso le tracce... ma vi stupisce se vi dico che il leggervi certe cose mi fa stare male?
O che questo mezzo diventa sempre più negativo per come diffonde rapidamente odio e bugie in maniera tanto sistematica quanto impersonale?

E' per questo che vorrei tornare qui e ritrovare, se non tutti, almeno alcuni di noi.
Non so voi, ma io ho ancora bisogno di un'oasi dove trovare cortesia, amicizia e buonsenso.
Dove raccontare e raccontarmi a gente di cui mi fido; e, a mia volta, leggere le loro storie.
Ho tante cose nel mio cassetto e vorrei tornare a condividerle con voi; credo che anche voi abbiate molto da proporre e avrei piacere a leggervi, a commentarvi con affetto e rispetto.
E' davvero così impossibile ridare un'anima, anzi la NOSTRA anima a questo luogo?
Credo di no, ma non mi nascondo che è difficile... e non so se basti dirvi “proviamo”.
Io ci sono, per il resto (e se vi va) fate voi.

Anche a me la montagna piace, ma la “mia” è un po' diversa dalla “vostra” perché non pratico l'alpinismo o lo sci, ma mi limito a fare lunghe camminate tra boschi e sentieri alla ricerca (spesso appagata) di frescura, silenzio e solitudine.

Amo particolarmente un angolo nascosto dell'Altopiano di Asiago: una piccola valle tra i boschi scoperta quando avevo solo 7 anni, durante la prima vacanza della mia vita.
Vi si trova un piccolo cimitero della Prima Guerra Mondiale dove riposano alcuni soldati inglesi; ogni volta entro, firmo il registro dei visitatori e mi siedo sul basso muretto di cinta per salutare David.
E' caduto tra quei monti, lontanissimo da casa sua, quasi un secolo fa e lo sento stranamente "vicino" perché era nato esattamente 60 anni prima di me, il 5 gennaio 1898.
Forse nessuno lo ricorda più, a parte me... ma ora è in pace, nel fresco silenzio di quell'abetaia.

L'unica cosa certa di questa oscurissima vicenda sono le vittime.
Mandanti, fiancheggiatori e spettatori interessati sono rimasti quasi tutti nell'ombra.

Cosa voglio dal M5S? Che faccia pesare gli 8 milioni di voti che ha ricevuti, non che li tenga in un cassetto: è chiedere troppo?
Ricordo che anche 'l'ignavia è peccato, così come il non scegliere è comunque una scelta.

Quanto al "ravvedimento" che ci viene proposto, non credo sia una buona idea portare in Europa un partito che starnazza contro l'Euro facendo balenare un referendum improponibile ma non ci dice quale alternativa propone alla moneta unica.
Certo, nemmeno Berlusconi lo dice ma allora cosa distingue il M5S da Farsa Italia?
Sempre meno cose, a quanto pare, sia nei discorsi dei vertici, che in quelli della base: i berluschini chiamano comunistiiiiiiiiiiiiii chi non vota per loro, i grillini accusano chiunque non li applauda di sostenere e approvare il PD.
Che bello, il "nuovo che avanza"! Quanta apertura mentale nei confronti di chi osa pensare diversamente...

Il problema delle opposizioni e dell'ostruzionismo parlamentare non è solo italiano: ha precedenti illustri in qualsiasi democrazia e si sono visti autentici record oratori pur di rallentare o fermare leggi ritenute sgradite o pericolose.
Rimane da chiedersi se questo espediente sia davvero efficace o se si risolva, alla fine, in una pura e semplice manovra dilatoria incapace di evitare l'approvazione di ciò che cerca d'impedire. Di solito succede esattamente così.

Allo stesso modo, Parlamenti molto più democratici e rappresentativi del nostro si sono dotati di leggi Anti-filibustering, "tagliole" o altro finalizzate a limitare il fenomeno. Ovviamente tra le proteste più o meno vibrate di chi "ostruiva".
Dunque, al di là di un dissenso che è del tutto legittimo, mi chiedo che senso abbia tirare per le lunghe un dibattito destinato comunque a finire in un certo modo, dato che la maggioranza ha deciso così.
A prescindere dalla giustezza delle ragioni degli oppositori, si può parlare di "attentato alla libertà" o simili nel momento in cui democraticamente (piaccia o no a chi dissente) un'assemblea legittimamente eletta decide qualcosa?
Ci sono le maggioranze e le opposizioni: le une e/o le altre possono essere disoneste, sgradevoli o peggio ma le prime hanno diritto a governare e le seconde no.
Semplicemente.

Cambiare non significa scegliere un altro che lascia tutto com'è.
E Grillo sta facendo questo, pur avendo avuta almeno una possibilità per tentare un cambiamento qui e ora: fra due, tre o sei mesi potrebbe essere già tardi... ma sarà comunque colpa degli "altri" (Berlusconi docet!).

Forse carichiamo troppe cose sula "groppa" di una sola giornata, forse pretendiamo che possa essere bella, particolare, "magica" perché tutti dovremmo essere "diversi", "migliori" in essa.
Purtroppo non è vero, purtroppo anche a Natale si soffre, si muore, si rimane delusi da una favola che raramente finisce come vorremmo.

Per questo penso, spero e auguro che per tutti ci possa essere un Natale, magari più di uno, non necessariamente il 25 dicembre ma in ogni giorno dell'anno in cui possiamo incontrare una piccola o grande gioia, un gesto insolito, qualcosa che inizi facendo girare positivamente pagina alla nostra vita.
Dove nasce un bambino, dove torna la speranza, dove si riesce a superare anche il dolore più forte e inatteso là è il Natale.

Mi preoccupa un Grillo che torna a tuonare contro l'Euro, minaccia il referendum ma evita di dire con cosa lo vuole sostituire, in che tempi, con quale parità rispetto alle altre valute e con quanta garanzia che la sua "nuova moneta" non verrà svalutata a ogni sospiro.
Questa non è politica, ma la solita demagogia che, purtroppo, lo fa somigliare al Berlusconi degli annunci e delle sparate propagandistiche.
Un film già visto.

...poi